riti pasquali in italia
18 Aprile 2025

3 riti pasquali da non perdere in Italia

Federica Italia • 0 commenti

Quando si parla di riti pasquali, è facile pensare subito alla famosa Settimana Santa spagnola. Ma anche in Italia, da nord a sud, la Pasqua è il momento di tradizioni antiche e suggestive che si svolgono da secoli.

La Pasqua è un momento importante per la cristianità che celebra la resurrezione di Gesù, ma nel corso dei secoli, a partire dal Seicento, accanto ai momenti ufficiali della Chiesa, si sono sviluppati riti e celebrazioni popolari e pagani.

Al nord queste manifestazioni si concentrano spesso in un’unica giornata, ma scendendo verso il centro e il sud Italia, si prolungano a più giorni. In alcune località si celebra l’intera settimana santa. Un’influenza che risale, in parte, proprio al periodo della dominazione spagnola.

Nonostante le differenze locali, ci sono dei tratti comuni in tutte le celebrazioni:

  • le processioni dei Misteri, in cui statue sacre, spesso lignee, vengono portate in corteo
  • la presenza di penitenti incappucciati che percorrono le vie in segno di espiazione
  • l’organizzazione affidata alle confraternite, custodi di queste antiche tradizioni

Ma cosa sono esattamente le confraternite?

Si tratta di gruppi nati secoli fa, composti da laici e religiosi uniti da un forte senso di fratellanza. Già in epoca romana si dedicavano ad attività caritatevoli e alla gestione delle cerimonie religiose, in particolare le processioni legate ai santi e alla Madonna. Furono proprio queste comunità a dare origine a forme di rappresentazione come i flagellanti e, in seguito, alle Sacre Rappresentazioni, una sorta di teatro religioso nato per raccontare la Passione.

I componenti delle confraternite, soprattutto uomini, indossavano tuniche tutte uguali, in un colore preciso per ogni confraternita. Tuniche che vengono indossate ancora oggi durante le processioni pasquali.

Un’altra caratteristica comune a tutte le celebrazioni è l’atmosfera cupa che accompagna i giorni precedenti la Pasqua. Nelle chiese si spengono le luci e i paramenti sono a lutto. Tutto parla di dolore e attesa. Il Miserere risuona nelle strade durante le processioni, i penitenti camminano in silenzio, le melodie sono lente e toccanti.

Poi arriva la domenica di Pasqua, con la sua esplosione di luce, di colori, di festa. Alla solennità religiosa si affiancano usanze popolari che sanno di rinascita.

Fra i tanti riti presenti in Italia, ne ho scelti tre che sono davvero suggestivi.

Il Venerdi Santo di Romagnano Sesia in Piemonte

Ogni due anni, negli anni dispari, il borgo antico per tre giorni, si trasforma in una Gerusalemme d’altri tempi.

Questa rappresentazione sacra, nata nel 1729, è un vero e proprio viaggio nel tempo che rievoca i momenti più intensi della vita di Gesù. A partecipare sono circa 300 tra attori e figuranti, tutti in abiti storici accuratamente ricostruiti.

Il paese intero diventa un grande palcoscenico a cielo aperto, dove ogni angolo ospita una scena simbolica, dando vita a una serie di quadri viventi emozionanti. Ogni gesto, ogni ambientazione è curata nei minimi dettagli, per offrire agli spettatori un’esperienza realistica e toccante.

Nel 2025, questa suggestiva rappresentazione tornerà a incantare chi avrà la fortuna di viverla.

Le processioni bianca e nera di Sorrento 

A Sorrento, nel cuore della notte, un suono rompe il silenzio: è il tamburo che annuncia l’inizio di un rito tra i più suggestivi della Settimana Santa.

Questa tradizione, che affonda le sue radici nel XIV secolo, prevede due solenni processioni, dette bianca e nera, guidate da confraternite diverse.
All’alba del Venerdì Santo si svolge la “processione bianca”, dedicata alla Madonna Addolorata. Gli uomini che vi prendono parte, appartenenti alla Venerabile Arciconfraternita di Santa Monica, o dei Cinturati, indossano una tunica bianca.

Al calar della sera, torna il silenzio ed inizia la seconda processione: quella del Cristo Morto. Stavolta i partecipanti, membri della Venerabile Arciconfraternita della Morte, indossano vesti nere, simbolo di lutto e raccoglimento. Mentre camminano in fila, intonano il Miserere, un canto antico e struggente che attraversa le vie cittadine come una preghiera corale di perdono.

La processione dei misteri a Trapani

Ogni anno, nel pomeriggio del Venerdì Santo, Trapani si prepara a uno degli eventi più solenni della Settimana Santa: la processione dei Misteri, uno dei riti pasquali più conosciuti d’Italia.

Ventuno opere scultoree, realizzate in legno, rappresentano i momenti più drammatici della Passione di Cristo. Le loro origini affondano nella tradizione spagnola.

Alle 14 in punto, i gruppi prendono il via: vengono sollevati sulle spalle dai Massari, che li accompagnano per le vie cittadine con un passo ritmato e ondulatorio detto “annacata”, tipico solo di questa processione siciliana.

Per 24 ore senza interruzioni, la città vive al ritmo lento e solenne delle marce funebri, suonate dalle bande musicali che seguono i Misteri. Soprattutto la notte ha un’atmosfera particolare, scandita dal suono della “ciaccola”, uno strumento simile alle nacchere, che annuncia il passaggio delle statue.

La mattina del sabato, dopo una notte di cammino e commozione, i Misteri rientrano nella loro chiesa: un finale carico di emozione e spiritualità.

riti pasquali: la processione dei misteri di Trapani

Se vuoi conoscere altri riti pasquali puoi leggere questo mio articolo su tutti i riti di Pasqua da nord a sud dell’Italia.

Assistere a questi riti pasquali è sicuramente una bellissima esperienza.

Federica, Italia

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