7 Febbraio 2025

Una settimana in vacanza a Rio de Janeiro

Diletta Brasile • 0 commenti

Due premesse fondamentali prima che vi inizi a raccontare quanto è bella Rio.  

La prima è che se si viene in vacanza dall’Italia e quindi si sostengono le spese di aereo onestamente ritengo sia un mezzo delitto fermarsi solo a Rio, se pur bella.
Il Brasile è grande come un continente e custodisce meraviglie naturali davvero spettacolari. 

Seconda premessa è che non sono quel tipo di persona che rifiuta le attrazioni turistiche classiche e quindi non cerco,  quando viaggio, percorsi alternativi se prima non ho visitato quei luoghi che hanno reso celebre un determinato posto. 

Detto questo iniziamo. 

A Rio de Janeiro si arriva con un volo diretto ITA via Roma di circa 11/12 ore. Lungo, lunghissimo ma almeno arrivi direttamente a destinazione senza scali. Ovviamente ci sono anche alternative con altre compagnie. 

Consiglio di pernottare nella così chiamata Zona Sur, ovvero la parte più bella della città, ma soprattutto la più sicura. Io cammino per queste strade abbastanza tranquillamente, invece nella zona nord onestamente sola evito di andare. 

Le spiagge sono tante e tutte molto belle. Le più famose sono Ipanema e Copacabana. Dormire in questa zona significa godere di un panorama spettacolare, della possibilità di farsi un bagno, passeggiare, fare esercizio e contemporaneamente gustare una caipirinha, una acqua di cocco, musica. C’é sempre tanta musica a Rio. 

Non si può comunque venire a Rio de Janeiro e non visitare :

La statua del Cristo 

La statua, finita di costruire nel 1931, è un simbolo della città e del Brasile e rappresenta Cristo Redentore dell’umanità. La scelta di collocare la statua in un punto geograficamente ideale, Corcovado 710 metri, restituisce alla città un grandissimo abbraccio collettivo di cui Rio non potrebbe più fare a meno. Inserita nel 2007 fra le sette meraviglie del mondo moderno è raggiungibile con un treno turistico molto carino, ma anche in taxi, navette e addirittura a piedi con un percorso medio impegnativo di circa due ore, ovviamente dipendendo dall’andatura. 

Il Pan di zucchero

Altro simbolo incontrastato della città, il Pan di zucchero regala una vista spettacolare da qualunque posto lo si guardi. Da lontano, da sotto, dal primo morro, alla funivia, alla cima. Oltre a questo vedrete scimmiette ed animali di vario tipo di cui non dovete assolutamente avere paura. La sua forma particolare a forma di un antico pane brasiliano rimane un paradiso anche per scalatori, con una funivia suggestiva ed emozionante. In zona la vista Santa Marta, irrinunciabile. 

Santa Teresa

Con gli archi di Lapa a fare da cornice, inizia una bellissima passeggiata in tram per le strade di Santa Teresa. Un suggestivo tram giallo, un tempo carico di passeggeri appesi ad ogni dove, ora giustamente regolamentato, accompagna i visitatori attraverso questa zona caratteristica. La fermata finale è in fondo ad una favela e si sconsiglia la discesa se non per impegni specifici. Le fermate intermedie invece regalano scorci caratteristici attraverso le strade cariche di negozi di artigianato locale. Consiglio dalla fermata intermedia la discesa a piedi che ti porterà alla suggestiva escadaria Selaron, una scalinata colorata e peculiare che ti immergerà totalmente nell’atmosfera carioca. 

Centro storico

Il centro di Rio è caratterizzato da una serie di monumenti imponenti risalenti al 1700 . La Igreja de nossa Senhora de Candelaria, Teatro Municipal, Museo Naval, Museo de la Belas Artes. Vi segnalo un posto particolarmente affascinante (almeno per me); il Real Gabinete Portugués de leitura  risalente al 1837. Poche volte nella vita ho visto una biblioteca così bella.
Pranzetto con tappa obbligatoria alla Confetteria Colombo, nel cuore della città. Fa parte del patrimonio culturale e artistico della città. Cibo discreto, ma atmosfera pazzesca che ti catapulta nella Rio di fine ottocento. 

Ultimo, ma solo in ordine di costruzione da non perdere il museo da Manha (museo del domani), costruito nel 2015 nella zona portuale,  con una forma decisamente d’avanguardia di fatto è un museo di arti e scienze, che tratta tematiche del cambiamento climatico, del degrado ambientale e del collasso sociale. 

Spiagge

Spiagge ce ne sono quante ne volete. Per darvi una idea se ne contano circa settanta per centosettantanove chilometri di litorale. Onestamente sono una più bella dell’altra. Ne trovi di tutte le dimensioni. Anfratti intimi e distese immense. Le più famose Capocabana, Ipanema, Leblon, praiia Vermelha, Flamengo, São Conrado. Barra. In parecchie di queste si praticano ovviamente tutti gli sport acquatici che vi vengono in mente. Dal surf, pallavolo e un sport molto famoso qui che si chiama futvolei, un misto interessante di calcio e pallavolo. Nella spiaggia di São Conrado, lanciandosi da Pedra Bonita, si atterra dopo un planetario volo in deltaplano o parapendio. 

Insomma, credo di avervi raccontato una quantità sufficiente (ovviamente non tutto) per iniziare a mettere i soldi nel salvadanaio e venire qui nel paradiso. 

Qui a Rio de Janeiro, un po’ presuntuosamente si dice che “Cristo è carioca” e si sia costruito il suo luogo natale bello e a misura di paradiso.

Io posso solo dirvi che è uno posto molto bello per trascorrere una settimana che sia da base per visitare altre meraviglie brasiliane che avrò modo e tempo di raccontarvi. 

Scrivetemi se decidete di venire. Un abbraccio ed un caffè è il minimo che possa offrirvi.    

Diletta, Rio de Janeiro

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