8 Aprile 2024

Perché non tornate a vivere in Italia?

Drusilla Melbourne • 4 commenti

Una domanda all’apparenza innoqua e semplice che invece mi ha fatto molto riflettere.

Da quasi due anni vivo a Melbourne. Finalmente, dopo anni di Middle East (Kuwait prima e Arabia Saudita dopo) siamo atterrati in Australia.
Era il nostro sogno da tanto tempo, soprattutto per i nostri figli. Ma ora che siamo qui sentiamo forte la nostalgia di casa.
Spesso io e mio marito, stanchi dopo una giornata di lavoro impegnativa, ci ritroviamo seduti a tavola a criticare il paese che tanto avevamo sognato.
Abbiamo da ridire sul sistema scolastico, sul costo della vita, sulla difficoltà a socializzare, sulla viabilità nel centro città. Ci sono giorni che arriviamo persino a lamentarci riguardo il cibo. Insomma, quando la lamentela parte, è difficile da fermare perché si autoalimenta.

Ma qualche giorno fa un caro amico ci ha posto la domanda fatidica:
“Perché non tornate a vivere in italia?”

Rispondere a questa domanda ha richiesto tempo per pensare e riflettere. Per chi come noi vive fuori dall’Italia da anni è semplice, ma è più complicato spiegare a chi ha uno stile di vita diverso dal nostro, i motivi che ci tengono a vivere fuori dall’Italia.
Naturalmente non prendete le mie parole come oro colato, si tratta di una questione molto personale legata a ciò che ognuno di noi identifica come priorità. Quindi, tutto ciò che scriverò non sono risposte assolute che vanno bene per tutti, ma sono semplicemente ciò che noi consideriamo importante.

“Perché non tornate a vivere in italia?”

Prima di tutto, non vogliamo tornare a vivere in Italia per una semplice questione lavorativa, che si collega inevitabilmente con una questione economica. Mio marito fa un lavoro che gli piace moltissimo, in ogni Paese in cui siamo stati si è interfacciato con culture lavorative diverse, ha dovuto confrontarsi con modi di lavorare differenti. Ma da ogni realtà ha imparato cose nuove e professionalmente è cresciuto. Qui a Melbourne, io ho ricominciato a lavorare, faccio qualcosa che davvero mi piace e la cosa bella è che il lavoro lascia molto spazio alla vita privata.

Spesso ci lamentiamo del sistema scolastico australiano, di ciò che ci manca della scuola italiana, ma in realtà entrambi i sistemi scolastici hanno pregi e difetti. Tutto dipende da ciò che vogliamo noi genitori per i nostri figli. Inoltre, vivere all’estero, ha permesso ai miei figli di confrontarsi con sistemi scolastici differenti. Quindi, di godere degli aspetti positivi di ognuno di questi.
Quello che spesso mi chiedo è: “Ma esiste davvero un sistema scolastico perfetto?”. E soprattutto, perfetto per chi?

Non vogliamo tornare a vivere in Italia, nonostante ci manchino gli amici che abbiamo lì, nonostante qui a Melbourne non sia semplice socializzare. Ma vi confesso che in giro per il mondo abbiamo conosciuto gente straordinaria!
Vivere all’estero ci ha permesso di aprire i nostri orizzonti ed incontrare persone di diverse culture che ci hanno fatto guardare e scoprire il mondo da altre prospettive. Il tema dell’amicizia è stato ben affrontato poche settimane fa anche dall’amica Valeria!
Sono anche convinta che se fossi rimasta a vivere in Italia i rapporti con la famiglia e gli amici sarebbero diventati parte di una routine che avrebbe sminuito il loro valore e la loro preziosità.

Talvolta capita di lamentarsi della qualità del cibo, del piacere dello stare a tavola tipicamente italiano, ma vivere all’estero ci ha regalato la possibilità di conoscere nuovi cibi e nuove ricette. Oggi non posso rinunciare ai datteri che ho scoperto vivendo a Riyadh o all’hummus che ho scoperto in Kuwait.

Vivere così tanti anni lontano dall’Italia ci ha cambiati, non siamo più le stesse persone di quando siamo partiti. Inevitabilmente abbiamo subito le influenze da ogni luogo in cui abbiamo vissuto. È cambiato il nostro modo di vedere il mondo, la nostra prospettiva. 

Tornare in Italia adesso, credo ci manderebbe in confusione. Ci sentiremmo stranieri in patria perché tutto ciò che un tempo ci sembrava familiare oggi ci sembrerebbe estraneo.

E voi, tornereste in Italia? Per quali motivi?

Drusilla, Melbourne

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4 commenti

  • Francesco Spisani

    Gentile sig.ra Silvia, intanto mi fa piacere che lei in Italia stia bene, mi permetto di dire la mia sul problema in generale. Si scappa dall’Italia non tanto per ragioni ideali, che ciascuno potrebbe avere, ma per questioni molto più concrete, in primo luogo il lavoro sovente precario e mal retribuito (che gli stipendi siano fermi da 30 anni non lo dico io, lo dice una ricerca di Confindustria), che non consente l’accesso ad un’abitazione propria e a una vita autonoma. Per capire che questo non è bene, io credo, non serve aver conosciuto realtà diverse…

  • Ciao grazie ho letto volentieri i vs, anzi i tuoi pensieri. Tu che hai avuto tante esperienze di vita completamente diverse dalla mia. E niente pi affascina di più che ascoltare come una bimba la. Ita di qualcuno altro. Per farla breve, ho una figlia di 13 anni tra poco dovrà sceglie che scuola superiore frequentare. E tutti sono convinti che la scelta migliore sia scappare dall’ Italia. Lo sento dire da molto tempo e non so se lo pensano veramente. Perché io qui sto bene. O forse lo penso solo perché non hoai conosciuto una vota diversa. Quindi grazie per var risposto alla mia domanda. Senza saperlo.

  • Francesco Spisani

    “Prima di tutto, non vogliamo tornare a vivere in Italia per una semplice questione lavorativa, che si collega inevitabilmente con una questione economica”

    direi che questa è la miglior ragione, che condivido al 100%. Del Bel Paese non te ne fai nulla, se sei precario a mille euro al mese o poco più. In Italia veniteci in vacanza.

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