nonni espatrio
10 Ottobre 2022

Di nonni ed espatrio

Nadja Australia • 2 commenti

É appena uscita di casa. La nonna che ci é venuta a trovare qui nella lontana Australia é appena salita sull’aereo che la riporta nella nostra amata Sardegna, lontana dai suoi nipoti. Che difficile essere nonni e nipoti ai tempi dell’espatrio!

Siamo ormai via di casa da tantissimi anni, i miei figli non hanno mai avuto la possibilità di una vita quotidiana con i miei genitori e con quelli di mio marito. Ci penso spesso, sapete? Di quanti abbracci e baci, e dolcetti passati sottobanco li sto privando.  Li vediamo una o due volte l’anno, e cerchiamo di goderci ogni attimo. Sarà abbastanza?

Mi sento sempre in colpa, sopratutto pensando a quanto io invece mi sia goduta i miei di nonni, di tutti i bei ricordi che mi legano a loro e di come mi abbiano visto crescere e diventare quella che sono. 
I miei figli no. Vedersi due volte l’anno riuscirà a essere abbastanza per creare ricordi, un legame? E parlarsi tutti i giorni via Skype (santo subito), sarà sufficiente? 
Questa è la vita che abbiamo scelto, questo è il nostro lavoro. Ne vale la pena?

Stasera sono cosi, con questi pensieri che mi ronzano per la testa. Sarà che sono state delle belle settimane, abbiamo fatto tante cose e i miei figli erano felicissimi. Il solo pensiero che domani mattina la cercheranno e dovrò spiegare loro che é tornata a casa sua, alla loro vita di sempre, mi mette tristezza.


Non ho mai avuto ripensamenti sulla vita che facciamo, ma da quando sono mamma mi metto più problemi e mi faccio molte domande. É giusto farli crescere lontani (fisicamente) dagli affetti? Dalla famiglia, dalle nostre radici?
Non ho una risposta oggi. Abbiamo fatto tante foto e ci siamo goduti il tempo, il sorriso dei bambini ci resterà impresso sicuramente per un po’, abbiamo creato dei ricordi e fatto il pieno d’amore fino al prossimo incontro!
É vero che la distanza non conta, che comunque ci si sente spessissimo e ormai internet ha rotto molte barriere, ma insomma, un abbraccio è un abbraccio, no?


Vero anche che non è la quantità di tempo che si passa insieme che conta, ma la qualità, e quella, ve lo posso assicurare è molto, molto alta! Ma la quotidianità non è importante? Io ho ben chiaro il ricordo di me che vado da mia nonna, mi metto ai suoi piedi e aspetto che finisca la sua telenovela preferita, per avere poi quei biscotti così buoni che comprava solo per me, e di mio nonno che mi leggeva le favole del libro con la copertina rosa, e mi insegnava a scrivere in corsivo! E l’altro nonno che mi svegliava ogni mattina dicendo frasi in sardo stretto che faticavo a capire a quell’ora! Che mi guardava e decantava la poesia che aveva scritto solo per me. O il profumo della mela cotogna cotta per “darmi energia”, diceva nonna Pina.

Questo i miei figli non lo avranno. E mi spiace davvero tanto.


Insomma il post è un po’ sconclusionato, ma così sono i miei pensieri. Sono certa che stiamo facendo del nostro meglio per dargli le migliori opportunità per il loro futuro, facciamo dei sacrifici che spero verranno ripagati, e diamo loro tutto l’affetto e l’amore che possiamo. Così fa tutta la nostra famiglia, ovunque si trovi. 
Provo a dormire, chiudo gli occhi e metto il cuore in pace. 
Ne vale la pena. Cresceranno sapendo di essere amati e che i nonni, anche se lontani, vogliono loro un mondo di bene.


Si. É proprio cosi.
Buonanotte figli miei.
Buon viaggio nonna, grazie di tutto. See you soon!

Nadja, Australia

Share with your friends

2 commenti

  • Noi dopo la nostra prima bimba presi dal senso di colpa siamo tornati in Italia ma riadattarsi non è facile, sono passati due anni , avuto un altro bimbo ma abbiamo comunque Melbourne nel cuore. Chissà se faremo di nuovo questa “pazzia”!

    • Capisco bene. Noi ci pensiamo davvero spesso al rientro. Melbourne è una città che rimane nel cuore ❤️

Lascia il tuo commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.