A Roma, la mia città ho vissuto tante storie inconcludenti. A 25 anni ho perso mio padre al quale ero molto legata, più che a mia madre. Ha spirato l’ultimo respiro con la sua mano nella mia. È stato un dolore fortissimo ed immenso che fa male sempre anche dopo più di trent’anni. Dopo ho cercato un uomo che facesse le veci di…. vedevo e non vedevo, capivo o non volevo capire. Insomma mi innamoravo sempre con la speranza che fosse quello giusto. Ma non lo era e a volte dimenticavo di avete una dignità. Io volevo solo un pò di amore…
Nell’estate del 94 decisi di andare a Parigi con Cinzia, collega ed amica d’infanzia. Due settimane di pura cultura. Niente uomini, solo camminare in lungo ed in largo, apprendere il più possibile e godersi l’estate e la libertà. Avevo già trent’anni, una storia strana con uno che non aveva le mie stesse aspettative, insomma, niente di serio.
Siamo a Parigi da una settimana, una meraviglia dopo l’altra. Lunedì, 15 agosto alle 15 e 15 seduta sulle scale della piazza del Centre George Pompideau vedo lui, quasi un metro e novanta di occhi azzurri come il mare, capelli e baffoni neri come la pece ed un paio di calzini rossi sotto i jeans ed una Nokia in spalla a fotografare concentrato ogni cosa.
Mamma mia, dico alla mia amica, ma l’hai visto quello? Ma è bellissimo! E come faccio io adesso? Mi domandai?
È stato un amore travolgente, di quelli che ti annebbiano il cervello, ma ti lascia il cuore acceso a mille.
Il 7 luglio 1995, dopo solo 11 mesi, ci siamo sposati a Roma, in Campidoglio, senza conoscerci, praticamente. Il 15 luglio mi sono trasferita in Germania.
Dopo 12 mesi è nato nostro figlio e dopo due anni nostra figlia.
Ho lasciato tutti gli affetti, un lavoro fantastico, con colleghi meravigliosi a cui sono ancora oggi legata, per seguire un amore sottile sottile, inconsapevolmente e piena di incoscienza, uno solo che mi ha dato un’altra vita.
La notte prima delle nozze, la mia mammona, che forse fino l’ultimo sperava ci ripensassi, mi disse queste testuali parole, che mi fanno ancora oggi sorridere: “Tiziana, se tu domani non vuoi sposarti più, non c’è problema, disdico tutto”…. io la guardai con tutto l’affetto di figlia e le dissi: “Mamma, io André lo amo” e lei: “Era questo che volevo sentire”. Grazie mammona!
Io ed André ne abbiamo passate tante, è stata durissima ma, come dico sempre io, i momenti brutti si dimenticano per lasciare il posto solo a quelli belli. E così fu.
Vivo in un posto molto diverso da Roma, in mezzo alla natura, dove uccellini, anatre e scoiattoli mi accompagnano. Sono vicinissima al Mare del Nord, che di mare ha ben poco, ma i paesaggi qui sono quasi irreali per quanto sono belli.
A Roma ci torno quando posso. Le mie due migliori amiche sono là che mi aspettano sempre e comunque a braccia aperte.
Io sono italiana ed anche se, tra qualche anno, avrò vissuto qui più della metà dei miei anni, lo resterò per sempre, con orgoglio!
Tiziana