Family&Kids

Vivere (e visitare) Marrakech con i bambini

Marrakech con i bambini
Written by Veronica Marocco

Avere figli è uno dei più grossi stravolgimenti della vita: infinita gioia, infinito amore, ma anche enormi responsabilità. A maggior ragione quando si vive all’estero, si passa dalla coppia serena che potrebbe spostarsi ogni sei mesi e vivere out of a suitcase, ad un gruppo familiare che si sposta tra valigie, passeggini, esigenze sempre diverse.

Gli spostamenti cominciano ad essere estremamente ponderati: ad oggi, sappiamo che non potremmo mai accettare trasferimenti in luoghi non consoni alla crescita di due bambini.

In particolare, le domande calde sono: è un posto sicuro? ci sono ospedali, cliniche, medici di buona qualità? infrastrutture adatte? scuole che possano frequentare senza dover perdere mesi o anni preziosi per la loro formazione?

Per nostra fortuna, non ci siamo mai trovati a fronteggiare l’eventualità che questi requisiti mancassero. Ma potrebbe succedere. Con Marrakech, tutte le richieste sono state soddisfatte.

Il Marocco in generale, e Marrakech in particolare, sono mete che reputo adatte, sia per turismo che per un progetto di vita, alla vita con bambini piccoli. Non sono esperta di teenager, per cui sarei curiosa di sentire anche opinioni di mamme di più “lungo corso”!

A Marrakech c’è una scelta educativa discreta, passando per due scuole internazionali francesi facenti parte della rete dell’Education Nationale, fino ad una scuola americana, altre di stampo britannico, Montessori, e scuole private marocchine, alcune davvero ottime (verificate sempre la compatibilità dei certificati di studi, però!).

Per quanto riguarda le attività, c’è una scelta vastissima e abbordabile (parliamo di prezzi nettamente inferiori alle grandi città italiane, mi dicono le amiche) per quanto riguarda lo sport. Nuoto, equitazione, golf, judo, danza… Per farvi un esempio, mia figlia fa ginnastica quattro ore alla settimana in una palestra pubblica attrezzatissima (vi si svolgono anche gare internazionali, con la presenza della squadra di ginnastica marocchina) a circa trenta euro al mese. Una lezione privata di nuoto per mio figlio, con istruttore in piscina, costa meno di venti euro all’ora. In gruppo, si parla di circa duecento euro a trimestre per due volte alla settimana.

Durante le vacanze, vengono organizzati numerosi camp di stampo differente: sostegno ai compiti o sport o attività ludico/artistiche.

Ci sono moltissimi parchi indoor: Trampolini, parchi giochi, laser games o escape games. Se vivete in una residenza di tipo compound, avrete solitamente spazi verdi per giocare e una piscina condominiale.

Dettaglio importantissimo: è molto semplice e comune trovare una tata (nounou) che vi aiuti nella cura della casa, gestione dei bambini e preparazione dei pasti. Per me, che sono quasi sempre sola con due bambini piccoli, è una risorsa preziosa.

E poi, come ho già detto, i bimbi sono davvero benvoluti, trattati sempre con i guanti, e ricevono sorrisi ovunque: e già questa è una sensazione stupenda, in un mondo in cui a volte mi sembra che queste piccole persone siano viste come un fastidio e ci sia sempre meno pazienza con loro.

Se posso trovare una nota negativa, i parchi giochi in esterna sono un po’ carenti, spesso molto trascurati. Se poi venite per turismo, attenzione in Medina: le vie sono strette con una pavimentazione e un traffico (umano, animale, motorizzato) che mal si sposa con i passeggini. Marsupi tutta la vita per i più piccini!

Siete mai venuti a Marrakech con i vostri bimbi? Vi aspetto!

Veronica, Marocco

Foto di Robert Brands su Unsplash

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Author

Veronica Marocco

Amante dei viaggi e dei libri, con la mia laurea in Lingue e il mio lavoro in hotel, quando pensavo alla possibilita' di partire dall"Italia la mia immaginazione si fermava a Londra...e invece dopo due anni in Francia, nel 2011 scendo dalla scaletta di un aereo che mi porta dritta a Hong Kong, per quasi quattro anni. Nel 2014 la seconda tappa del tour asiatico: Tokyo, immensa, calma e caotica al tempo stesso. Dopo due anni nella megalopoli giapponese, nuova destinazione è Taipei, capitale dell'isola di Taiwan, che rimarrà nei nostri cuori: qui è nata Beatrice, la nostra bambina. Nel 2019 siamo arrivati a Shanghai, per poi tornare in Europa, in Francia, nell'estate del 2020. Per l'inizio del 2022, quando ormai credevo sarei rimasta europea, e dopo essere diventati quattro, accogliendo Francesco (nato a Nizza), un nuovo biglietto aereo diceva Doha, Qatar. Un bel giro del mondo del quale proverò a raccontare.

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