Sono appassionata di fotografia da sempre. Forse è colpa di mia madre? Da piccola, ricordo che mi inseguiva con una grande macchina fotografica, costringendomi a posare in ogni luogo e in ogni lago (cit. orribile, scusate). Ora sono felice di avere tanti ricordi stampati, ma all’epoca era un incubo! Ma veniamo al punto. Sono expat da molti anni e i miei figli hanno vissuto in così tanti posti che forse non li ricorderanno tutti. E qui entro in gioco io con la mia Canon (e spesso anche il mio iPhone). Le fotografie che ogni expat deve assolutamente fare nella nuova vita all’estero!
So che a molti non importa, i ricordi sono nel cuore e bla bla bla. Chi ride di me perché scatto foto a tutto non sa che le rivedo spesso. E mi fanno stare bene.
La mia casa in Serbia, quando eravamo solo io e il mio non-ancora-marito! La bandiera sarda appesa sopra quel divano blu scomodissimo. Il baretto nella piazza di VrÅ¡ac, con le poltroncine in vimini e un caffè delizioso. Il nostro primo appartamento a Cluj Napoca, con vista sui brutti palazzoni comunisti , ma in lontananza la foresta. La ripida salita a Sofia che mi separava dal centro commerciale con i giochi per la mia bambina quando il parco era coperto di neve. E il ristorante di sushi sotto casa che era come una mensa! E il mio banco di frutta preferito a Lima! Con la signora che mi chiamava: “Caseraaaa”. Per non parlare del compound a Riyadh.
Se chiudo gli occhi posso ricordare anche il profumo del momento in cui ho scattato le foto. Ho tutto lì. Nel mio hard disk, nei miei album, e anche nel mio cuore.
Quindi eccomi qui a consigliarvi le fotografie da fare nella vostra vita da expat. Per voi, per i vostri figli e per i vostri amici. E per quando finalmente sarete in un posto che chiamerete casa e non dovrete più prendere aerei così spesso, e vorrete sorridere con una tazza di caffè in mano. Pronti?
- ESTERNI DELLA CASA. Chi si ricorda il primo edificio che ha visto e dove poi ha trovato casa? Io sì. Tutti. Anche avendo cambiato casa varie volte in diversi continenti! Tutto grazie a terribili foto con la data impressa e poi a fantastiche foto panoramiche colorate. Casette basse in Serbia e un alto palazzo con parco in Perù!
- INTERNI DELLA CASA. Quando vado a vedere appartamenti, scatto sempre foto. Per me, per rivederle con calma e decidere, e poi per averle come ricordo. Prima di me e dopo di me. Sembra strano, lo so. Ma ricordare come ho trasformato la casa per renderla più “mia” mi mette allegria e riempie di orgoglio. E gli oggetti che mi porto sempre in giro trovano nuova vita e nuova luce!
- POSTI PREFERITI. Il baretto della colazione. Il supermercato più vicino. Il negozietto di curiosità . Il banco della frutta. Il parco più bello. La casa degli amici. Tutto ciò che ora sembra scontato un giorno sarà un ricordo lontano e forse lo dimenticherete. Mi piace ritrovare le foto e pensare: ma quanto era orribile il caffè lì?!
- POSTO DI LAVORO O STUDIO. Se siete all’estero per studio o lavoro, avete mai pensato di fare foto del posto che frequentate ogni giorno? Magari adesso lo odiate, ma chissà se un giorno ne avrete nostalgia? Oggi sono una Pollyanna!
- SCUOLA. I vostri figli vanno a scuola? Avete fatto la foto di rito il primo giorno con la divisa nuova e la cartella mentre entrano? No, non per i social, non pubblico mai foto dei miei figli! Per voi. Per loro. Per tutte le taglie di divise che cambieranno. Per le diverse uniformi che hanno portato, per i denti che cadono e i capelli che crescono. Per l’emozione del primo giorno che non cambia mai.
- AMICI. La mania dei selfie ce l’avevo già quando le macchine fotografiche lasciavano la data sulla foto. Sfuocate e troppo vicine. Foto davvero orribili. Ma che ricordi! Chiedete alla mia amica Ga e lei potrà testimoniare! E anche le foto che mai pubblicheremo! Ora che è tutto più facile e ci sono app di fotoritocco, uscite e fatevi la foto orribile con gli amici. Ne riderete al momento e quando sarete divisi da oceani!
- AMICI DEI BAMBINI. Ho foto di mia figlia a Riyadh con la sua migliore amica. Sono bellissime e minuscole. Prese per mano nel deserto esplorando il mondo. Io ricordo benissimo il giorno. Lei lo rivive con i miei ricordi e quelle foto che la fanno tanto ridere: ma ero così piccola, mamma? E Arianna ora come sta? Ora scatto anche Polaroid. Ne faccio sempre due, una per lei e una per l’amica, così i ricordi rimangono anche nel paese dove abbiamo vissuto e chissà dove andranno.
- FOTO DI FAMIGLIA. So che le fate solo nelle occasioni speciali. VI VEDO. Ma perché non farla anche di lunedì, durante la colazione? O la domenica al parco, tutti stesi sul prato a rilassarsi. O farla fare da un passante in mezzo alla strada mentre esplorate la città ? Solo idee, ma che bello rivederle e pensare: ma che stavamo facendo?
- FOTO CASA VUOTA. Le avventure da expat hanno in genere una data di scadenza. Nuova missione, nuovo cantiere, nuova avventura. Arrivano i traslocatori e improvvisamente la tua vita è chiusa in scatole pronta a partire. Ne ho fatte tante di queste foto. Non sono le mie preferite, lo ammetto. Ma mi ricordano di godermi le città dove vivo, la casa che mi accoglie e i momenti belli. Pensare a chi verrà dopo di me e farà colazione sul mio balconcino, chi si siederà sul divano a guardare il parco al posto mio. Ogni tanto un po’ di malinconia ci sta, no?
- PARTENZA. Passaporti in mano. Sorrisi o lacrime, a voi la scelta. Davanti al portone di casa, o in aeroporto. Ogni partenza è un nuovo inizio. Non vale la pena immortalarlo?
Avete altre idee? Fotografate tutto come me o siete più razionali?
Nadia, Australia