Food Lifestyle

Guida gourmet senza glutine al mangiare a Londra

senza glutine
Written by Elisa, Abu Dhabi

Guida senza glutine per celiaci, vegani e intolleranti vari:

Ma perché non scrivi più di come si mangia senza glutine a Londra? Mi chiedono. La risposta è più banale di quel che si pensa: lavoro molto ed esco poco se non per praticare yoga, insegnare yoga e andare a nuotare.

Ma il covid è finito e di turisti che sbarcano a Londra con le più varie intolleranze alimentari ce ne sono a migliaia. E altrettanti, purtroppo, sono i posti del cuore di cui parlavo nel mio blog e che nel frattempo hanno chiuso: Leggero, Redemption Bar, il caffè senza glutine in Charlotte Street e pure quelli ad Islington, hanno tutti fermato i battenti uno dopo l’altro.

Viste le richieste di consigli che mi arrivano su Instagram, ho pensato di mettere insieme una guida su dove mangiare senza glutine, senza lattosio, vegetariano e vegano a Londra nel 2024.

Post da leggere rigorosamente con qualcosa da sgranocchiare in mano!

Londra centro: tra catene, ciambelle e pancakes giganti.

Se visitate Londra, passerete sicuramente almeno qualche ora in centro, tra Oxford Circus, Soho e Covent Garden. Non pensate di restare a bocca asciutta: qui trovate una serie di opzioni forse non per tutte le tasche, ma sicuramente per tutti i gusti.

Varie catene hanno una o più sedi in centro a Londra: Pho è un ristorante vietnamita con il 95% del menù senza glutine e tantissime opzioni vegane. Di latte e lattosio nella cucina vietnamita ne vedrete proprio poco, e lo staff è preparatissimo sulle varie intolleranze alimentari.

Mildred’s è sempre una catena, specializzata in cibo gourmet e salutare. Anche qui hanno un’attenzione particolare alle intolleranze alimentari e potete filtrare il menu online in base agli alimenti da escludere. Menzione d’onore va al loro tiramisù vegano e senza glutine: non ho mai assaggiato un dolce cosi buono!

Se volete un pasto più veloce, Honest Burgers accontenta tutti con burger e anelli di cipolla senza glutine, varie opzioni vegane anche negli speciali del mese e un prezzo abbordabile. Vantra Lounge è un self service vegano nascosto in un seminterrato di Chinatown, con cibo Ayurvedico, sano ed economico, che va incontro a tutte le esigenze alimentari. Parlando di Chinatown, meglio evitare: io non ho ancora trovato un ristorante che non mi lasci il terrore di essere contaminata. Vi prometto che di cinesi buoni ne troverete altrove, ma potete sempre sfogarvi da Ugly Dumpling a Carnaby dove hanno un menù dedicato vegano e uno senza glutine.

Vi va un po’ di sushi? Scordatevi l’all you can eat: da queste parti non esiste. Wasabi ha un ottima basic box di sushi vegano con sei nigiri e sei rolls all’avocado. Di base non contiene glutine, ma non è certificata senza glutine perché ha la salsa di soia in un vasetto a parte e perché, come molti ristoranti in Regno Unito, non garantiscono sulla contaminazione.

Itsu non ha opzioni vegane e senza glutine ma per un classico sushi al salmone al volo, va benissimo. Entrambi però sono più fast food che ristoranti veri e propri. Se volete sedervi per un pranzo elegante e buonissimo, vi consiglio 1, 2, 3 V a Mayfair, che ha sushi incredibili tutti vegani e per la maggior parte senza glutine.

Volete un dolcetto? Passate da Selfridges per le ciambelle vegane e senza glutine di Borough 22, e ringraziatemi dopo: sono forse le migliori al mondo. Oppure se siete a Convent Garden, dirigetevi da Cream Dream a Bedford Street: tutti i dolci sono vegani, senza glutine e senza zuccheri aggiunti.

Pronti a cambiare quartiere?

Persona con ombrello sotto la pioggia a Londra

La zona ovest: Notting Hill, Chelsea i parchi e Kensington

Da queste parti, serve un pochino più di organizzazione, ma ci sono dei ristoranti che sono delle vere e proprie chicche. Come Ceru, una cucina fusion mediterranea con molte opzioni plant based.

Per un pranzo nel cuore di Chelsea, andate da Wulf & Lamb, ma se volete una cucina fatta in casa, andate a sedervi ai tavoli di Mali Vegan Thai dove assaggerete curry e pad thai meravigliosi.

Voglia di un dolce? Dendara fa torte senza glutine, vegane e senza zuccheri raffinati: tranquilli, sono pure buone. Siamo quasi a Notting Hill, dove trovate alcune catene come Honest Burger e Farmgirl, ma anche una delle perle senza glutine di Londra: Libby’s Bakery, che ha una carrot cake vegana da paura, oltre a pizze, croissant e pain au chocolat rigorosamente senza glutine.

Poco piu avanti trovate una istituzione della scena plant based di Londra, il delizioso Farmacy coi sui latti ayurvedici e piatti gustosi, ricercati e bilanciati. E se avete voglia di un pancake o di una bowl piu moderna, Oatis ha un menu di porridge e piatti unici prevalentemente senza glutine.

Dopo il fiume cosa c’e? Londra sud.

Lo ammetto: sono una snob e a Londra sud ci vado poco. Peccato, perché si mangia molto bene. Da Mallow si può fare un quasi fine dining vegano con quasi tutte le opzioni gluten-friendly, proprio ai piedi dello Shard. E fidatevi: vale la pena salire a pancia piena perché il vegano e il senza glutine lassù non sanno cosa siano.

Al Borough Market preparatevi ad uno dei migliori pad thai di strada mai mangiati, ma le bancarelle cambiano spesso e le opzioni senza glutine dolci e salate non mancano. Voglia di Italia? Cotto a Waterloo è gestito da italiani, fa una buona pizza e dei primi abbondanti: chi come noi è expat sa che è cosa rara.

Ottima pizza anche da Theo’s a Elephant and Castle: che vi devo dire, se in questa citta ci sono mezzo milione di italiani da qualche parte dovremo pure mangiare. In zona Southbank non mancano le catene come Wahaca e le birrette senza glutine vista Tamigi.

Ma vale la pena prendere la metro fino a Brixton per un assaggio di cucina etiope spaziale (quasi tutta vegana e senza glutine) da Light of Africa, un pho da Banh Banh Cafe o un hamburger del famoso Halo Burger.

Londra _amiche di fuso
Londra _amiche di fuso

Camden e Londra Nord

Reimmergiamoci nella Londra turistica, ma per una buona ragione: a Camden Market non mancano le opzioni per celiaci e vegani. Una arepa a bordo canale, seguita da un salto da Cookies and Scream, ma anche hamburger, halloumi fritto, dosa indiani, birra artigianale: approfittatene.

Namaste Kitchen è un’ottima opzione se cercate un pranzo economico e pieno di verdure. A Camden si trova la regina della pizza vegana del Regno Unito, Purezza: non perdetevi il loro Mac and Cheese senza glutine. Libby’s Bakery ha un altro negozio in Belsize Park, e vi conviene fare scorta di senza glutine se volete avventurarvi a Hampstead: altrimenti vi tocca Ottolenghi, con le sue decine di torte senza farina tanto costose quanto buone: non dite che non vi avevo avvertiti!

Il Regent's Canal a Londra

East London

Siamo in zona hipster, e di conseguenza, non mancano i ristoranti inclusivi. Un brunch a The Bach è sempre una buona idea per iniziare il weekend a Broadway Market, ma We Are Vegan Everything è il posto in cui andare se volete una foto instagrammabile oltre ai pancakes.

Plant Club è un ristorante vegano e senza glutine nascosto in un fioraio, ma se volete stare leggeri Healthy Stuff. Scendendo verso Shoreditch trovate Boom Bap burgers con opzioni senza glutine, e Mattarello, un autentico ristorante bolognese tra le torri della city.

Qui c’erano un sacco di hamburgerie vegane che hanno chiuso, e una delle migliori pasticcerie senza glutine mai viste, ma anche questa è Londra, e si salutano amici vecchi per farsene di nuovi: Dauns fa cibo svedese e vegano con tante opzioni senza glutine, e pare sia incredibile.

Siamo giunti alla fine di questo giro di Londra, e anche io mi appresto a richiudere le valigie per tornare in Medio Oriente: so che alcuni di questi posti chiuderanno prima che io possa tornarci, ma intanto se passate da Londra con celiachia o senza voler mangiare animali, sapete da dove iniziare!

Buon appetito,

Elisa, Londra

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Author

Elisa, Abu Dhabi

Nata con i piedi nell’Adriatico e cresciuta sotto le Due Torri, una delle mie prime ricerche su Google è stata “come ci si trasferisce negli Stati Uniti”: i risultati mi hanno convinta dell’importanza fondamentale della libertà di movimento in Europa. Ho vissuto in Francia, a Londra, in Macedonia e ora faccio base ad Abu Dhabi. Mi occupo di sostenibilità, insegno yoga, sono ambasciatrice dello slang parigino di banlieue nei quartieri bene di Londra e della cucina vegana senza glutine in giro per il mondo.

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