Espatrio Vivere all'estero

Le emozioni dell’espatrio ispirate ad Inside Out 2

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Written by Nadja Australia

Il film “Inside Out 2”, seguito dell’omonimo successo della Pixar, continua a esplorare il mondo delle emozioni umane attraverso le avventure della giovane Riley e dei suoi sentimenti incarnati da simpatici personaggi colorati. La trama del sequel si sviluppa ulteriormente, introducendo nuove emozioni e situazioni, riflettendo la complessità e la crescita interiore che ciascuno di noi sperimenta durante la vita. Prendendo spunto da questo film, voglio provare a paragonare le emozioni protagoniste ai vari stadi dell’espatrio, un’esperienza intensa e trasformativa per molti italiani che decidono di vivere all’estero.

L’espatrio: un viaggio emozionale

Espatriare non è solo un cambiamento fisico e geografico, ma rappresenta un profondo viaggio interiore. Le emozioni che si provano durante questa transizione possono essere intense e variegate, proprio come quelle vissute da Riley in “Inside Out 2”. Ho pensato a come ciascuna emozione del film possa essere associata ai diversi stadi dell’espatrio. Io vado eh ma mi aspetto subito i vostri commenti!

Gioia: L’euforia della partenza

Quando si decide di espatriare, la Gioia è spesso la prima emozione a farsi sentire. L’entusiasmo per una nuova avventura, la curiosità di scoprire un paese diverso e la possibilità di nuove opportunità sono sentimenti travolgenti. Questa fase è caratterizzata da un ottimismo contagioso e da una visione rosea del futuro.

Proprio come Gioia in “Inside Out 2”, che cerca sempre di vedere il lato positivo delle situazioni, chi parte per un nuovo paese si riempie di speranza e aspettative. In questo stadio, tutto sembra possibile e le difficoltà vengono percepite come sfide stimolanti piuttosto che ostacoli insormontabili.

Paura: L’incertezza dell’ignoto

Dopo l’euforia iniziale, spesso subentra la Paura. La consapevolezza delle difficoltà pratiche e delle incognite legate alla vita in un nuovo paese può generare ansia. La lingua, la burocrazia, la ricerca di un lavoro e di una casa sono solo alcuni degli aspetti che possono intimorire chi affronta la sfida dell’espatrio.

Nel film, Paura è sempre attento a prevenire pericoli e situazioni spiacevoli. Analogamente, chi si trasferisce all’estero deve confrontarsi con l’ignoto e imparare a gestire le proprie ansie. Questa fase può essere paralizzante per alcuni, ma è anche un momento di crescita in cui si sviluppano resilienza e capacità di problem solving.

Tristezza: La nostalgia di casa

Tristezza è un’emozione centrale in “Inside Out” e il suo ruolo è ancora più evidente nel sequel. Per gli espatriati, la Tristezza può manifestarsi come nostalgia di casa, mancanza delle persone care e dei luoghi familiari. Questa fase è particolarmente difficile perché rappresenta la consapevolezza del prezzo del cambiamento.

Tristezza, nel film, è fondamentale per permettere a Riley di elaborare le sue esperienze e di crescere emotivamente. Allo stesso modo, gli espatriati devono accettare e vivere pienamente questa emozione per adattarsi alla loro nuova vita. Riconoscere la Tristezza è il primo passo per creare nuove connessioni e sentirsi di nuovo a casa.

Rabbia: Le difficoltà quotidiane

Rabbia è un’altra emozione potente che emerge durante l’espatrio, specialmente di fronte alle difficoltà quotidiane. Problemi burocratici, incomprensioni linguistiche e disaccordi culturali possono scatenare frustrazione e irritazione. La Rabbia, se non gestita, può portare a sentimenti di isolamento e alla tentazione di abbandonare l’esperienza.

Nel film, Rabbia è esplosiva e impulsiva, ma è anche una forza motivante. Per gli espatriati, canalizzare la Rabbia in modo costruttivo può essere un modo per affrontare le difficoltà con determinazione e trovare soluzioni creative ai problemi.

Ansia: La pressione del cambiamento

Oltre alla Paura, un’altra emozione che spesso accompagna l’espatrio è l’Ansia. La pressione di dover adattarsi rapidamente, trovare un lavoro, imparare una nuova lingua e fare nuove amicizie può essere schiacciante. L’Ansia si manifesta come preoccupazione costante per il futuro e timore di non essere all’altezza delle sfide.

In “Inside Out 2”, l’Ansia è rappresentata da un personaggio sempre in allerta, pronto a segnalare ogni possibile minaccia. Per gli espatriati, è importante riconoscere l’Ansia e trovare strategie per gestirla, come tecniche di rilassamento, meditazione o semplicemente parlare delle proprie preoccupazioni con amici o professionisti.

Disgusto: L’adattamento culturale

Un altro stadio dell’espatrio è l’adattamento culturale, spesso accompagnato dal Disgusto. In questo contesto, Disgusto non è solo una reazione a ciò che non piace, ma rappresenta anche il disagio che si prova di fronte a usanze, cibi e comportamenti diversi dai propri. Gli espatriati possono sentirsi fuori posto e provare rifiuto per aspetti della cultura ospitante che non comprendono o che contrastano con le proprie abitudini.

Disgusto, nel film, protegge Riley dalle cose sgradevoli e potenzialmente dannose. Allo stesso modo, questa emozione può aiutare un espatriato a stabilire i propri confini e a mantenere un senso di identità in un contesto estraneo. Tuttavia, superare questa fase richiede apertura mentale e volontà di integrare aspetti della nuova cultura.

Imbarazzo: Le prime interazioni

Le prime interazioni in un nuovo paese possono essere fonte di Imbarazzo. La paura di fare errori linguistici, di non comprendere le norme sociali o di essere giudicati può rendere difficile integrarsi. L’Imbarazzo è un’emozione che può limitare l’iniziativa e far sentire inadeguati.

Per gli espatriati, accettare che l’Imbarazzo è parte del processo di adattamento e permettersi di sbagliare può facilitare l’integrazione e la crescita personale.

Noia: La routine del quotidiano

Dopo i primi mesi di adattamento, può subentrare la Noia. Una volta superata l’eccitazione iniziale, la vita quotidiana in un nuovo paese può diventare monotona e ripetitiva. La Noia è un’emozione che spinge a cercare nuove stimolazioni e attività per ritrovare l’entusiasmo. O può essere l’emozione che spinge ad espatriare.

Per gli espatriati, è importante trovare modi per arricchire la propria vita quotidiana, come esplorare nuovi luoghi, fare nuove amicizie o dedicarsi a passioni personali.

Invidia: Il confronto con gli altri

L’Invidia è un’emozione che può emergere quando ci si confronta con altri espatriati o con amici rimasti in Italia. Vedere il successo o la felicità degli altri può generare un senso di frustrazione e desiderio di avere lo stesso. L’Invidia, se non gestita, può diventare una fonte di insoddisfazione. E’forse una delle emozioni più comuni sia per chi espatria che per chi rimane nel proprio paese.

È fondamentale riconoscere l’Invidia e usarla come spinta per migliorarsi, senza però cadere nella trappola del confronto costante.

La nuova identità

Mentre “Inside Out 2” introduce nuove emozioni e situazioni che riflettono la crescita personale di Riley, anche l’esperienza dell’espatrio evolve nel tempo. Dopo aver attraversato Gioia, Paura, Disgusto, Tristezza, Rabbia, Ansia, Imbarazzo, Noia e Invidia, molti espatriati trovano un nuovo equilibrio emotivo e una nuova identità.

La Crescita personale e l’integrazione culturale completano questo viaggio, permettendo agli espatriati di sentirsi finalmente a casa nel loro nuovo paese.

Un viaggio emotivo senza fine

Il paragone tra “Inside Out 2” e l’espatrio ci mostra come le emozioni siano fondamentali per comprendere e affrontare le esperienze di vita. Espatriare è un viaggio complesso e sfaccettato, che richiede di confrontarsi con tutte le emozioni.

Proprio come Riley impara a conoscere e ad accettare le sue emozioni in “Inside Out 2”, anche gli espatriati devono imparare a navigare tra le proprie sensazioni per crescere e adattarsi. L’espatrio non è mai un percorso lineare, ma un ciclo continuo di emozioni che, se affrontato con consapevolezza, può arricchire profondamente la vita di chi lo vive.

Nadia, Australia

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Nadja Australia

Espatriata per lavoro ormai più di 15 anni fa, con mio marito abbiamo vissuto in Serbia, Romania, Bulgaria, Arabia Saudita,Peru, Argentina e adesso Australia! Con noi due bimbi globetrotter che ci accompagnano nella nostra pazza vita girovaga!Il nostro mantra? Home is not a place, it's a feeling! Con la Sardegna nel cuore, viviamo dove ci porta il lavoro e ci godiamo ogni piccola cosa che i paesi ospitanti ci offrono con l'entusiasmo della prima volta!

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