Vivere all'estero

Ripensando a Madeira: il mio primo estero

Written by Valeria Il Cairo

Ripensando a Madeira. Perché? Per un pizzico di nostalgia..

Sono arrivata a Madeira il 10 Gennaio del 2004 e in questo ventennio ho ripensato spesso che il mio girovagare è iniziato proprio a Madeira ed è stato al momento l’estero più lungo in assoluto durato poco più di 5 anni.

A Madeira la mia famiglia ha preso forma e siamo diventati in 4. A Madeira ho partorito i miei due figli in un ospedale alquanto semplice, dotato solo delle attrezzature necessari e senza troppi fronzoli da parte del personale. Jacopo e Giulia sono quindi nati a Funchal, la capitale.

Un luogo ospitale, Madeira, anche per chi come me non parlava all’inizio il portoghese. Non è stato difficile impararlo e ricordo perfettamente la mia sorpresa nel sentire molta assonanza con il mio dialetto.

Madeira è l’sola dei fiori. Sono stata davvero fortunata a poterli avere sempre in bella vista nei due parchi cittadini ma anche semplicemente sui balconi o per le strade.  Vi dico solo che al mercato almeno la metà dei banchetti vendevano fiori, profumatissimi.

Fino a che ho vissuto nei paesi del Golfo ripensavo con gratitudine alla possibilità che avevo di acquistare fiori freschi a buon prezzo, sempre, a Madeira. Ad Abu Dhabi e, ancor di più in Saudi, non erano avvicinabili e comunque non c’era varietà. Ora che vivo al Cairo, fortunatamente ho ricominciato ad acquistare fiori freschi ma come la varietà madeirense..mai più.

Ogni anno il 24 aprile si festeggia la festa dei fiori. Le strade di Funchal sono infiorate nel vero senso della parola e la festa si conclude con la parata e i carri e tema floreale, nonché le belle madeirensi vestite con abiti a tema. Ricordo profumi e colori come fosse ieri.

Madeira è stata una delle prime mete turistiche dell’aristocrazia europea, in particolare inglese. Personaggi famosi come la principessa Sissi e Winston Churchill hanno soggiornato qui. Nelle vicinanze di Funchal, a Caniçal sono state fatte alcune riprese del film Moby Dick  di John Huston del 1956 con Gregory Peck nella parte del capitano Ahab. Il successore di Francesco Giuseppe, Carlo I d’ Austria è venuto in esilio qui dove è sepolto.

Non vi voglio annoiare con altri eventi storici o personaggi famosi ma c’è da dire che ancora oggi Madeira è una destinazione perfetta per svernare e molti la scelgono come meta in cui godere la pensione.

Il primo estero a Madeira ha l’odore dell’oceano: colore, profumo e intensità di questo spazio infinito sono impressi nella mia mente. L’oceano è inavvicinabile sia per altezza che per temperature proibitive ad esclusione della spiaggia di Calheta, artificiale e adatta a placare la calura estiva che, devo ammettere, non superava mai i 28 gradi. Calheta è un posto particolarissimo, costruito per il turismo. Ci sono diversi moli in cemento e la sabbia della spiaggia è stata portata dal Marocco per i vicini alberghi. La stessa è sovrastata da un ripido pendio sul quale sono abbarbicati i centri abitati.

Ho vissuto a Madeira un’eterna primavera sia per le temperature sempre primaverili sia per il fatto che ero davvero tanto giovane.

È un’isola piccola e in un giorno puoi girarla tutta da nord a sud. spesso lo facevamo fermandoci in ristorantini tipici che spesso e volentieri servono o pesce spada con le banane o l'”esptada”:una carne grigliata servita su uno spiedo verticale

I miei luoghi preferiti erano Camera do Lobos: un paesino di pescatori piccolo e raccolto; Porto Monitz con le sue piscina di acqua salata naturali; Sao Vicente con il suo unico ristorante per gustare l’espetada e, infine, la teleferica che conduce a Monte da dove partono i sentieri per le Levadas ovvero percorsi in mezzo alla natura e dove, per scendere a valle, bisogna provare l’ebbrezza di salire nei carretti di vimini.

Pensate che in vimini, qui a Madeira lavorato magistralmente, è la culla dei miei figli ancora gelosamente conservata e pensate che proprio nella chiesetta di Monte, all’epoca guidata  da padre Alessandro, ho battezzato la mia Giulia.

Questo accadeva il 27 gennaio del 2007.

Tanto potrei ancora raccontarvi e magari vi ho fatto venire una gran voglia di visitare Madeira.

Non ve ne pentirete. Io smanio di poter tornare in uno dei posti a me più cari, decisamente il posto del mio cuore.

Valeria, Il Cairo

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Author

Valeria Il Cairo

Leccese di origine, dopo aver conseguito la laurea in Scienze Politiche ho cominciato a lavorare a Milano, in una grande società di consulenza americana finché un giorno, con mio marito, ho colto un’occasione di lavoro all’estero che doveva essere temporanea. Correva l’anno 2003. Non sono più rientrata perché col tempo è diventata una scelta di vita per l’intera famiglia.
Ho vissuto tra Europa (Madeira e Croazia) e Medio Oriente (Abu Dhabi e Arabia Saudita) e ora mi trovo a Il Cairo.

Ho curato progetti volti a condividere le mie conoscenze della cultura e società saudita. Tra gli ultimi uno dei più interessanti è “Mi racconti la tua storia? Parole in libertà dall’Arabia Saudita” in cui ho intervistato italiani sparsi su tutto il territorio saudita. Trovate le interviste sul mio canale YouTube " Valegirovaga"

Ho sempre insegnato italiano agli stranieri e al Cairo lavoro in Università e per L'Istituto italiano di cultura condividendo e diffondendo la cultura e la lingua italiana

Trovate quasi tutto di me su https://linktr.ee/valegirovaga

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