Il mio amore per la fotografia è nato insieme a quello per i viaggi. Ho subito sentito la necessità di imprimere i luoghi che vedevo sulla pellicola.
Ricordo come se fosse oggi l’attesa per poter ritirare le foto sviluppate dal fotografo. L’emozione prima di aprire la busta che le racchiudeva.
Lo stupore, quando mi ritrovavo davanti agli occhi i luoghi dei viaggi proprio come volevo ricordarli. La delusione, forte, quando non c’ero riuscita e non potevo fare altro che accantonare quelle foto, se non buttarle proprio via.
Piano piano, con l’esperienza, gli scatti erano migliorati ed era nato il desiderio di metterle in un album che racchiudesse il mio viaggio.
Ma non un album qualsiasi. Perché le soluzioni semplici non mi sono mai piaciute. Prima sono stati dei semplici raccoglitori con le buste trasparenti. Compravo dei cartoncini colorati e li mettevo come sfondo alle foto. Ad ogni foto abbinavo la tinta che più la valorizzava.
Le mettevo in sequenza, appuntavo a mano i nomi dei luoghi. Era un prolungare il piacere del viaggio. Lo facevo di sera, dopo il lavoro. Ed era sempre bello.
Poi ero andata oltre, costruendo io stessa gli album da utilizzare.
Una volta pronto, mostravo l’album al mio fidanzato o agli amici, quelli con cui avevo fatto il viaggio, poi a tutti gli altri mentre io raccontavo. L’album veniva tirato fuori durante le cene a casa mia o al ristorante, veniva portato in ufficio.
Poi è arrivata la fotografia digitale e tutto ciò è finito.
Ho avuto la possibilità di scattare tutte le foto che volevo. Niente più rullini da acquistare, niente più problemi a scattare all’infinito. Sicuramente tanti scatti migliori. Quindi si potrebbe pensare che avessi iniziato a fare album ancora più belli, mentre, nella realtà non ne feci più.
Perché? Non ce l’ho una risposta. Forse si era persa quella necessità dello scatto unico, insieme a quella magia dell’attesa. È come se, essendo tutto più semplice, non valesse più la pena stamparle quelle foto.
Nel frattempo nella nostra vita erano arrivati anche i computer, sempre più diffusi. Ed era facile pensare di guardare le fotografie lì. Che poi in realtà, lo si faceva molto meno rispetto a quante volte sfogliavamo gli album.
Qualche volta succedeva anche che il computer si rompesse e le foto andassero perse. E allora sì, che capivi che grande importanza avessero per te.
Con il passare degli anni si è diffuso il blogging e così i miei diari di viaggio ho iniziato a scriverli sul web, unendo parole e immagini. Poche foto però, perché altrimenti si rallentava il caricamento della pagina.
Amo ancora oggi raccontare i miei viaggi su My Travel Planner, il mio sito. Ma ultimamente si è fatta strada, quasi prepotente, nella mia mente, l’idea di tornare a metterle insieme anche con le mani quelle fotografie. Di stamparle nuovamente, con il vantaggio di poter scegliere solo le migliori. O meglio, quelle che solo a guardarle mi fanno battere il cuore o soddisfano il mio senso estetico.
E qualche giorno fa, a due mesi dal viaggio che ho fatto a Londra, viaggio che mi ha dato grande energia, mi sono presa mezza giornata durante il weekend per trafficare con carta, colla e forbici.
È stata una gioia, un ritrovarmi, un riappropriarmi di una cosa che mi piaceva fare. Mi sono divertita anche, a cercare gli abbinamenti carte/fotografie e a ricostruire quei giorni londinesi.
E mi è piaciuto così tanto che ho subito pensato di farne un nuovo prodotto per il mio shop di cartoleria ed accessori a tema viaggio.
Subito, di getto, è nato il diario “Sensi in viaggio”, una sorta di diario di ispirazione che invita a vivere il viaggio con tutti i sensi. Osservando, ascoltando, toccando, annusando e gustando. Per annotare sensazioni ed emozioni.
Poi è arrivato anche un “Kit per diario di viaggio a tema mare”, perfetto da usare quest’estate. Con già le carte con stampe a tema per ben abbinarsi alle foto. Non vedo l’ora di mettermi all’opera!
Continuano a risuonarmi in testa queste parole:
Nulla è realmente accaduto finché non viene scritto in un diario.
Virginia Woolf
Io ho preso un impegno con me stessa qualche giorno fa: di costruire il mio diario di viaggio del 2023 in cui raccogliere foto, parole ed emozioni.
Non piacerebbe anche a te?
Federica, Italia