Benessere

Liberarsi del perfezionismo

perfezionismo
Written by Federica Italia

Ho sempre pensato che il mio perfezionismo fosse una qualità. Quella voglia di fare bene le cose, qualsiasi cosa. Che fosse una questione di lavoro, una cena da preparare, una nuova casa da arredare o un nuovo progetto da affrontare. Ci ho messo sempre tutto il mio impegno. Ho sempre pensato che fosse una cosa bella, una qualità preziosa. Che, fra l’altro, gli altri mi hanno sempre riconosciuto. Facendomi stare bene. Eppure negli ultimi anni, da quando ho iniziato a provare a creare un mio brand, ho iniziato a capire che il perfezionismo non è una qualità. O meglio, che non è solo una qualità, ma nasconde dietro di sé, anche altre caratteristiche che positive non lo sono affatto.

La perfezione è irraggiungibile, è un mito, una trappola, una ruota per criceti su cui è possibile correre fino alla morte.”
(Elisabeth Gilbert)

Questo è il primo limite: noi perfezionisti non siamo mai contenti. Ogni nostro prodotto, creazione, progetto, per noi è sempre migliorabile. Ogni volta che lo guardiamo o ce l’abbiamo fra le mani, troviamo sempre un difetto o un modo per migliorarlo. “È l’ultimo ritocco!” ci diciamo, ma subito dopo averlo fatto, troviamo qualche altra miglioria da fare. In un processo continuo. Non siamo mai contenti, ci sembra sempre tutto migliorabile e non abbastanza speciale. E così continuiamo a rimandarne la conclusione.

Cosa si nasconde in realtà dietro a tutto ciò? Non è solo la voglia di creare qualcosa di bello e speciale. Insieme a questo c’è anche tanta paura. Paura del giudizio degli altri, paura che il nostro progetto non abbia successo, paura del fallimento. Il perfezionismo sfocia così nel procrastinare, nel rimandare il verdetto.

“Siete pronte?” domandò alla fine Klaus.
“No” rispose Sunny.
“Neanch’io” disse Violet, “ma se aspettiamo di essere pronte, aspetteremo tutta la vita. Andiamo.”
(da L’ascensore ansiogeno di Lemony Snicket)

Questa è un’altra caratteristica, forse la più grave, del perfezionismo: non ci fa agire. Ci tiene bloccati dove siamo, non ci fa procedere. Negli ultimi anni mi sono trovata spesso in questa situazione e, pensandoci a posteriori, mi ha danneggiato. Perché ho fatto uscire tardi prodotti che sarebbero dovuti uscire prima, perché alcuni progetti non hanno mai visto la luce. Sono diventati così a volte degli errori causati solo da me.

Spesso mi sono chiesta guardando l’operato di persone che facevano cose simili alle mie: “Perché questa persona è riuscita a fare quello che voleva e io no?”. E la risposta onesta non è stata “perché aveva più talento di me”, ma “perché ci ha provato, è stata coraggiosa e si è lanciata al momento giusto senza aspettare chissà che cosa”.

Qualche volta l’ho fatto anch’io e la sensazione è stata bellissima! Va sempre bene quando lo facciamo? Assolutamente no! Ma avere coraggio di lanciarsi, agire, è sempre un progresso.

“Ciò che conta è il progresso, non la perfezione.”
(Marie Forleo)

“Non importa se camminiamo con lentezza, l’importante è non fermarsi.”
(Confucio)

Così come spesso non proviamo a fare una nuova cosa finché non ci sembra di sapere tutto sull’argomento. E così facendo, non facciamo che rinviare l’azione. Continuiamo a leggere, studiare, guardare quello che fanno gli altri, senza mai iniziare a fare. Figuriamoci a finire.

“I corpi in movimento tendono a rimanere in movimento. L’azione genera il desiderio di continuare a rimanere in azione.”
(Marie Forleo)

Proviamo a fare un passo ogni giorno. Alla sera ci sentiremo felici per aver fatto qualcosa che ci avvicina alla meta.

“La vita non richiede la perfezione, non vi chiede di essere senza paura o sicuri di voi. Vi domanda semplicemente di continuare a provarci.”
(Marie Forleo)

Quest’ultima frase racchiude tutto e vorrei proprio cercare di perseguirla il più possibile. Per questo nella mia vision board di cui vi ho parlato lo scorso mese c’è la parola now, ora. Intesa come vivere al presente e come agire adesso.

Non è la prima volta che ci lavoro sopra, ma combattere il perfezionismo e tutto ciò che nasconde dietro di sé non è cosa facile. Così come agire.

E tu? Sei perfezionista o pensi che “fatto è meglio che perfetto”?

Federica, Italia

Riflessioni fatte durante la lettura di A tutto c’è una soluzione di Marie Forleo

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Author

Federica Italia

6 anni vissuti fra Cina e Thailandia. Un figlio nato a Shanghai e uno in Italia. Con 11 traslochi all'attivo mi sembra di aver vissuto più vite. Guardo il mondo con occhi curiosi, di solito dietro all’obiettivo della mia Canon. Adoro leggere e scrivere sui miei blog: Mamma in Oriente sulla Thailandia e My Travel Planner, il mio nuovo progetto dedicato ai viaggi!

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