Oggi ho deciso di scrivere un post che non ha alcuna attinenza con la mia vita da espatriata.
Ma ho voglia di parlare di qualcosa che riguarda la mia vita di donna.
Gli ultimi sei mesi sono stati molto pesanti. Ma anche i precedenti diciotto mesi.
Ho dato la colpa al covid. Al nostro radicale cambio di vita.
Alla solitudine. Alla fatica di essere il genitore singolo, con un marito sempre lontano.
Ma ho faticato a riconoscermi, in quella fatica, in quel calo umorale.
Ho smesso di dormire bene. Anche per questo mi sono data mille spiegazioni pratiche.
“Tua figlia ha orari assurdi, hai troppe responsabilità”.
Una vocina dentro di me però mi ricordava: “Ma la tua vita non è sempre stata una corsa? Sei sempre stata una persona attiva, curiosa, che correva a perdifiato, pronta a cogliere ogni singola opportunità che la vita le dava e se non c’erano le creava.”
Ho avuto tante difficoltà, come tutti, ma ho sempre reagito.
Questa stanchezza cronica, perdersi a volte in un bicchiere d’acqua.
Perdita di memoria.
Apatia.
Tristezza.
Ho pensato: “Sono cambiata, forse è giusto così. Il mio corpo ha bisogno di rallentare.
L’ho fatto. Ho accolto questo cambiamento, ma le cose non sono migliorate. Anzi.“
Poi questa estate improvvisamente ho preso cinque chili, ma soprattutto non sono riuscita a perderli, nemmeno con una dieta seria.
Poi sono iniziati tutti i problemi allo stomaco, difficoltà a digerire, le infezioni, il cuore.
La ritenzione idrica. La pelle super secca.
La facilità di irritarmi.
Nel seno un nuovo nodulo in sei mesi, troppi estrogeni.
Sono andata da vari medici. Mi hanno rivoltata come un calzino. Ovviamente hanno trovato il problema, curato il sintomo, ma mai la causa.
Sono andata anche dalla ginecologa, le ho esposto alcuni disagi. I dubbi che tutti i miei probemi fossero collegati a qualcosa.
Lei mi ha detto: “Hai ancora il ciclo regolare, sicuramente ti stai preparando ma è tutto ok.“
Ma non mi ha convinta.
Ho iniziato a parlare con le mie amiche, soprattutto con la mia amica coach Claudia che da tempo di occupa di donne. Lei e la mia amica polacca Ania, sono state le prime a usare la parola magica: perimenopausa.
E’ il calo ormonale del progesterone a causarti tutti questi malesseri.
Da lì ho iniziato a documentarmi e a seguire medici esperti.
Finalmente ho iniziato a capire. A sentirmi anche meglio.
Ho collegato tutto e capito.
Perchè capire aiuta, aiuta tantissimo.
E mi sono resa conto che si parla troppo poco di perimenopausa.
E ancora una volta come per tante nostre fasi, ci si aspetta che noi siamo forti, che soffriamo. Perchè è normale. E’ cosi la vita della donna. Soffrire, magari in silenzio.
E’ stato un gran sospiro. Una bella sensazione capire la causa.
Dare un nome vero ai miei malesseri e alla mie difficoltà.
In menopausa non si arriva all’improvviso, possono volerci anni, anni in cui gradualmente cambia l’equilibrio dei nostri ormoni, con sintomi che vanno e vengono.
Sembra di stare sulle montagne russe.
E’ normale sentirsi perse. Il fatto che questi sintomi a volte spariscano per poi tornare senza apparente motivo, ci confonde e non ci fa stare bene, capita di sentirsi sole e non capite.
Io credo che avere la consapevolezza di sapere il perché ci sentiamo cosi, possa aiutarci a sentirci meglio.
Il mio non è un post medico, in cui posso indirizzarvi verso la soluzione alla perimenopausa.
Ma è un post per dirvi che è normale.
Che non è colpa vostra.
Né del rapporto di coppia, perché purtroppo tante coppie vanno in crisi in questa fase, proprio perché non si riesce a dare un nome al proprio malessere. Anche perché il calo del desiderio è un altro sintomo importante.
Io sto cercando una strada per venire fuori dal mio problema.
Ma parlarne e sentirmi capita è stato il mio primo reale aiuto.
Posso dirvi che una dieta più attenta, un allenamento mirato e qualche integratore stanno già facendo molto.
Ma non è finita.
Per fortuna viviamo in un tempo diverso dalle nostre mamme e abbiamo più strumenti per stare meglio, per quanto si fa ancora fatica a trovare medici esperti.
Ma ci sono.
Io voglio solo dirvi che non siete sole, cercate il vostro aiuto.
Parlatene senza problemi anche al vostro partner.
Ma non siete sole e non è colpa vostra.
Non per tutte è uguale, per alcune l’impatto emotivo della perimenopausa è davvero pesante, più della vampata di cui tutti parlano, che io ancora non ho avuto, ma che inizio a sospettare sia il disagio meno invalidante rispetto ai tanti che il nostro corpo e mente affronteranno in questo momento.
Mimma., Dubai
Brava bisogna parlarne!
ecco , mi hai fatto piangere , un pianto di sfogo, perchè sono esattamente nella stessa condizione, uno zombie praticamente, grazie Mimma ti abbraccio
Anch’io sulla stessa barca! Grazie per averne parlato Mimma!
Decisamente bisogna parlarne! Proprio ieri pensavo che ogni storia a riguardo è interessante perché può aiutare chi ci sta passando. Per es io sono stata una di quelle donne fortunate che non ha mai avuto mestruazioni problematiche, anzi non me ne accorgevo quasi. Poi intorno ai 40 anni ho iniziato ad avere mestruazioni pesanti e ravvicinate, un po’ invalidanti ma la cosa peggiore è che mi avevano detto che queste erano le premesse per la menopausa. Della serie che il modo in cui il tuo corpo affronta la peri menopausa sarà quello che ti succederà in menopausa all’ennesima potenza. Io terrorizzata ma che ci puoi fare? Niente, ti curi e aspetti di vedere che succede. Morale: sono solo 6 mesi che non ho più il ciclo e sto benissimo per adesso. Una liberazione! Niente vampate, niente robe sconvolgenti come mi avevano detto quindi parliamone, tanto e sempre. E forza e coraggio che a volte con la menopausa si risolvono alcune cose.
Grazie per aver dato la tua testimonianza, se ne parla di piu’ ma mai abbastanza. Come per le mestruazioni la menopausa e’ ancora tabu’ per alcuni. Dal punto di vista emotivo, col senno di poi, capisco meglio tante cose che sono successe alle donne intorno a me.