Sebbene ci abbia messo del tempo ad emergere, la mia passione per i viaggi è profondamente radicata. Forse merito dei miei genitori che sin da piccolissima mi hanno portata in lungo e in largo per tutta l’Italia, con polaroid alla mano e zainetto sulle spalle. Ci ha messo del tempo ad emergere perché la mia timidezza, incertezza e paura dell’ignoto inizialmente ebbero la meglio, impedendomi per esempio di affrontare viaggi da sola e periodi di studio all’estero. Ma la curiosità , l’amore per la scoperta, il confrontarsi con realtà diverse sono caratteristiche che mi accompagnano da sempre.
Ho lasciato l’Italia nel 2013, destinazione Parigi, per un Erasmus post-laurea di 6 mesi che poi si è tramutato in più di 8 anni, che tendono sempre all’aumento. E’ stato un percorso non sempre facile e il desiderio di tornare a volte c’è stato, così come quello di espatriare ancora.
Ma una cosa è certa: non mi considero una che è “scappata” dall’Italia. La mia è stata una scelta, una voglia di esplorare un luogo migliore per la mia personalità e per la mia carriera, e capire se veramente sarebbe stato tale. Tra alti e bassi, tra ricordi indimenticabili e momenti bui, Parigi è oggi il posto che chiamo casa.
Mi sono appropriata dei miei spazi, delle mie piccolissime routine, i miei amici qui sono ormai la mia famiglia. Mi sono abituata a tutto, mi sono adattata, mi adatto ancora adesso lottando a denti stretti e facendo un continuo, costante lavoro su di me. E dopo questa esperienza posso affermare con assoluta certezza di non essere la stessa persona di 8 anni fa, ma neppure 13 anni fa.
Ho ormai abbandonato gli schemi, le scadenze, i piani estenuanti, sono più realista ma anche più ottimista. Vivo ogni giorno come una nuova avventura, ogni opportunità come una chance in più e non un ostacolo. Prendo aerei da sola, appena posso preparo la valigia e parto, ho visitato tante città , mangiato di tutto, incontrato persone dai mille colori. E non mi basta mai.
E’ come se fossi continuamente affamata di viaggi e scoperte, la mia unica dipendenza dopo lo sport e la scrittura, le uniche “routine” della quale non potrei mai stancarmi.A 30 anni, lo spirito viaggiatore della bimba di 7 anni che ero sta emergendo come un fiume in piena. In un tema a scuola scrivevo “il mio sogno più grande è fare il giro del mondo, vorrei vedere le Piramidi in Egitto, il Giappone, il Brasile e… andare a Parigi per vedere la Torre Eiffel e Disneyland Paris”. Chi l’avrebbe mai detto che, un giorno, Parigi per me sarebbe significato molto di più!
Per me adesso Parigi, l’espatrio, significano libertà assoluta, novità , sorpresa, ma soprattutto gratificazione e autostima. Qui ho imparato a cogliere positivamente i fallimenti, a festeggiare i miei successi, sono cresciuta tantissimo come professionista e come persona. Qui ho imparato a sentirmi cittadina del mondo.
Se mi chiedessero “ti senti più italiana o francese?” sinceramente non saprei cosa rispondere. Non mi identifico completamente nell’italianità così come non mi rispecchio del tutto nella cultura francese. Per certi versi sono un po’ spagnola, per altri forse asiatica, a volte sono italianissima, altre volte super francese.
Non amo definirmi, non voglio etichette. Sono semplicemente così: cittadina del mondo, attualmente basata a Parigi, dove ho trovato l’amore, degli amici e un lavoro che mi piace molto. Sono nata e cresciuta in Italia e vivo il mio espatrio come un grande, magnifico ed avventuroso viaggio.
Chiara, Francia