Vivere all'estero

Fermare il tempo

Fa caldo qui a Los Alcazares. Ci siamo arrivati il 26 di dicembre e ammetto che reincontrarmi con luce e calore in questa tappa dell’anno mi ha abbastanza destabilizzata.

Sicuramente gioco forza lo ha fatto il clima e il grigiore cui da troppi anni sono abituata, ma quello che ha influito di più – e tutti voi lo sapete – sono stati questi due anni di tunnel senza fine, in cui la parola “disconnettere” sembra essere diventata una barzelletta di poco gusto.

Eppure quel momento, quella disconnessione, doveva arrivare ed è cominciata su un aereo preso non senza qualche preoccupazione. Soprattutto perché lì ad aspettarci da fin troppo tempo c’era bisnonna Manuela, novantotto anni suonati, ansiosa di conoscere la sua piccola bisnipote e di riabbracciarci tutti.

Abbiamo cercato di prendere più precauzioni possibili per incontrarci, o forse é stata solo fortuna non lo so: riabbracciarci é stato come tagliare un traguardo, riunirci per festeggiare una nascita per poi lasciarci e sperare in un arrivederci, ombreggiato da un presentimento di addio.

Manuela é l’ultimo frammento di una parte della nostra famiglia che sta scomparendo.
“Tornare a casa” non è per me più la stessa cosa da tempo.
E il Natale di quest’anno me lo ha confermato; meno sedie intorno alla tavola. Meno visite da programmare, telefonate da fare. Meno aneddoti, meno battute di spirito…un meno che è stato riempito da due seggioloni, tonnellate di pannolini e pappette, lettere e racconti, canzoni e candide risate. Lo potrei definire um “turn over generazionale” quello che sto vivendo, qualcuno di voi lo ha un po’ capito?

Ho avuto la fortuna di crescere in una famiglia solida. Parlo di “fortuna” e “solida” perchè solo adesso inizio a rendermene conto veramente: nel momento del passaggio del testimone.
Ho avuto predecessori forti (conoscete “Cara nonna ti scrivo” sul mio blog Theitalianpot? ) e adesso che sento arrivare il mio turno ammetto che si, un po’ di impressione questo mi fa. Il passato scompare per lasciare spazio al futuro, portando con sè una sfilza di ricordi troppo belli per essere dimenticati. Con i miei figli ho la fortuna del genitore contemporaneo: un cellulare con cui scattare foto, registrare video e audio da scaricare facilmente in una memoria esterna.
Il patrimonio che sto perdendo in vite ed esperienze passate invece no, non rimane recuperabile se non mettendolo nero su bianco.

Pensavo che in questi due anni di pandemia il tempo si fosse addormentato.
Ma é stato solo un gioco di illusione. Il tempo – almeno nel mio caso – ha accelerato tanto da costringermi ad accostare sulla corsia di emergenza con la ruota bucata. Ci sono cose che nella vita possono essere recuperabili, perfino il denaro, ma il tempo no. Il tempo ci scorre sotto gli occhi come una giostra all’impazzata e proprio mentre stai per assopirti devi salirci anche tu, preparato o meno. Un po’ come tutte quelle cose noiose che ti insegnano a raggiungere nella tua esistenza: terminare gli studi, inserirsi nel mondo del lavoro e crescerci, innamorarti e stringere un compromesso, provare a mettere su famiglia, sopportarsi ogni giorno. Solo però se ci mescoliamo i ricordi di vite passate ne troviamo un senso, un riferimento.
Perché di riferimenti ed ispirazioni ne abbiamo bisogno tutti noi, continuamente e soprattutto nei momenti critici.
Fermare il tempo è diventato per me uno degli obiettivi di questo nuovo anno e lo farò spendendo il mio presente nel salvare ciò che e’ accaduto ieri per aiutare il mio domani.
Con un progetto che nutro da tempo e  che e’ arrivato il momento di far crescere.
In attesa di raccontarvelo…in che punto della linea del tempo vi state trovando?

Un caro saluto, Alessandra

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Author

Alessandra Monaco di Baviera

Italiana di nascita, cittadina europea, Alessandra vive dal 2012 nella bella citta’ di Monaco di Baviera in Germania. Qui lavora da otto anni come architetto e trascorre le sue giornate dividendosi tra ufficio e cantieri. Circa tre anni fa dice si ad un nuovo progetto, quello della sua famiglia, e diventa mamma di un piccolo terremoto che colora le sue giornate di miriadi di pasticci e risate argentine. Nel 2019, rispondendo a una personale necessita’ di mettere le proprie esperienze di emigrata nero su bianco, comincia a pubblicare i propri articoli sul web, inaugurando una nuova, lunga fase di racconti sulla propria quotidianita’. Per conoscerla ancora piu’ da vicino la trovate su theitalianpot.com.

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