Espatrio Vivere all'estero

In Svezia non è Natale se non c’è…

Tomtenisse
Written by Wanda Svezia

Da quando vivo in Svezia ho riscoperto una festività che prima non mi dava nessuna sensazione particolare. Il Natale. Il Natale in Italia, perlomeno a casa mia, mi ha sempre dato l’impressione di essere un giorno come un altro, solo con un pasto un po’ più abbondante che si concludeva col panettone.

Non ho mai provato la gioia, da bambina, nell’addobbare un albero di natale. A casa mia si doveva fare il presepe perché quella era la tradizione, guai a fare qualcosa di diverso tipo un alberello con due palline. 

I regali poi, non parliamo di regali che è meglio. A casa mia non si sono mai fatti regali, perché quello non rappresentava il significato del Natale. Ma i bambini? Loro aspettano con ansia il 24, l’attesa di Babbo Natale, un regalo sotto l’albero. Io l’ho desiderato e aspettato tanto, invano. 

Ecco perché il Natale in Italia non mi è mai piaciuto. Ecco perché ho riscoperto il Natale dopo il mio trasferimento in Svezia. Lì ho potuto vivere l’atmosfera, l’attesa e il momento in cui ho tenuto tra le mani un pacco col mio nome sopra. 

Ed eccomi qui in Svezia, a percorrere le varie tappe che dal primo dicembre mi portano di fronte all’albero di Natale la sera del 24.

In Svezia non è Natale se non c’è/ci sono:

  1. Le quattro candele che rappresentano le domeniche dell’avvento. Con la prima domenica di dicembre si inaugura l’avvento del Natale e si accende la prima candela. La seconda domenica si accendono la prima e la seconda candela, la terza domenica si accendono la prima, la seconda e la terza candela mentre l’ultima domenica si accendono tutte quattro.
  2. Adventskalender. Il calendario dell’avvento per bambini e adulti. Ci sono quelli che contengono cioccolatini, uno per giorno fino al 24 dicembre, oppure quelli con prodotti di vario tipo. Per quest’anno ne ho fatto uno con soldatini per mio figlio e uno con Pokémon per mia figlia.
  3. Tomtenisse. Un piccolo folletto di Babbo Natale si trasferisce nelle case svedesi. In un angolino della casa si dovrà sistemare una piccola porta sul muro per poterlo far entrare in casa. Spesso si mettono anche altri dettagli come una scaletta, una sedia, una piccola buca delle lettere. Il folletto non si farà mai vedere, ma potrà fare dispetti se i bambini della casa non si comportano bene.
  4. Santa Lucia. Lucia si celebra in Svezia il 13 dicembre, principalmente nelle scuole, asili o posti di lavoro. Bambini e ragazzi di ogni età sono vestiti da Lucia e sfilano cantando la canzone di Santa Lucia. Spesso in quest’occasione si offrono lussekatter i tipici panini di Lucia  e i biscotti allo zenzero.
  5. Le lussekatter, ovvero i panini di Santa Lucia. Questi morbidissimi panini allo zafferano e uvetta sultanina non si trovano soltanto il 13 dicembre ma tutto il mese di dicembre. Io quest’anno le ho viste al supermercato il 30 settembre e mi è venuta la pelle d’oca. 
  6. I pepparkakor ovvero i biscottini allo zenzero. Si possono comprare ovunque e non possono mancare sulla tavola di Natale. Di solito con lo stesso impasto si costruiscono delle bellissime casette che poi verranno decorate con glassa colorata, M&M’s e marshmallows. 
  7. Il glögg. Bevanda speziata e simile al vin brûlé che si beve mettendo dentro delle mandorle e uvetta sultanina. Si può trovare sia con e senza alcohol.
  8. Il Julbord (alla lettera “tavolo di Natale). Il cibo tipico di Natale, ahimè nota dolente per me. Certamente non perché sono quell’italiana pignola che pretendete anche di respirare l’aria italiana. Il problema è che il cibo tipico di Natale è anche quello che si trova sulla tavola di Pasqua e Midsommar (festa di mezza estate). Insomma ci sono uova, formaggi, polpette, salsicciotti, aringhe di ogni tipo, salmone affumicato, cavoli, patate e paté di fegato. Poi c’è il mio piatto preferito: il Janssons Frestelse (tentazione di Giovanni), un mix di patate, cipolle e acciughe gratinate in forno.
  9. Risgrynsgröt. Una specie di porridge che si prepara cuocendo riso nel latte e cannella. Di solito si mangia aggiungendo zucchero e una spolverata di cannella la sera del 24. 
  10. Kalle Anka (Paperino). Il giorno di Natale, il 24,  non può mancare una trasmissione natalizia di circa mezz’ora con Paperino e altri personaggi Disney, tutto in chiave Natalizia. Di solito le famiglie si raccolgono sul sofà e aspettano le tre per poter vedere Kalle Anka insieme.

In Svezia il Natale si festeggia il 24, il giorno della vigilia. A casa di mio marito Babbo Natale (o chi ne fa le veci) è sempre passato nel tardo pomeriggio, dopo aver consumato il pranzo di Natale. 

E per voi invece? Non è Natale se non c’è…

Wanda, Svezia

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Author

Wanda Svezia

Italiana, expat in Svezia per amore e mamma di due ”piccoli terroristi”. Da ragazza sognavo di diventare come Claudia Schiffer ma la realtà mi ha portata a fare altro: l’eterna studente. Ho una laurea in lingue e letterature straniere conseguita a Torino, una in linguistica conseguita in Svezia e un Master sull’apprendimento della seconda lingua. Ho inoltre quasi una laurea in letteratura italiana, una in lingua svedese e non credo di aver finito… Attualmente insegno lo svedese in una scuola e cerco strategie per facilitare l’apprendimento della lingua.
Amo viaggiare, l'arredamento, organizzare feste, preparare menu a tema e decorare torte, adoro il DIY ma fatico sempre più a trovare tempo per realizzare le mie idee!

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