Che mondo sarebbe senza i bambini? I bambini sono i nostri figli, nipoti, cugini, vicini di casa. Le loro risate innocenti donano ad ognuna delle nostre giornate un nuovo inizio. I bambini sono tra le grandi vittime dell’isolamento pandemico e, nonostante la loro incredibile capacita’ di adattamento, avranno bisogno di molto del nostro sostegno nel recuperare una degna normalità. Questa lettera la dedico a tutti loro e ai nuovi nati durante la pandemia, piccole luci di speranza nel buio di questo momento storico.
Car@ figli@ della pandemia,
ho pensato di scriverti questa lettera a poco meno di un mese dalla tua nascita, un appuntamento sempre più atteso, quest’anno per me forse più delle Festività che dovremo trascorrere lontano dalle nostre famiglie.
Avvicinarsi a questo evento mi sta stordendo non poco, te lo confesso. Aprire con te il 2021 significherà fare punto a capo con un anno che è stato una doccia fredda per l’intera umanità; mentre il mio corpo si dilatava per farti spazio, la realtà si è messa un po’ come a testa all’ingiù, ma troppo in fretta, spingendo forte e sconvolgendo le vite di molti.
Quello che è stato fino a ieri, è qualcosa che non tornerà forse mai più, un uragano che ci ha strappato via affetti, sicurezze, progetti futuri. Tutto il mondo è andato improvvisamente in stand-by, come dopo una pesante nevicata, tacendo il chiasso che accompagnava le nostre giornate. Il passato è fuggito, il presente ha mangiato il futuro.
Portarti in grembo è stato, in questo improvviso silenzio, un’avventura bellissima, ma non sempre serena. Come con tuo fratello, cerco ogni giorno di immaginarmi come sarai, come sorriderai o ti arrabbierai, come entrerai in questo mondo astruso che ti aspetta, che risposte darai a tutti gli interrogativi che popolano la mia testa.
Anni fa non mi sarei mai aspettata tutto questo. Il sogno di un@ figli@ concretizzarsi agli albori di una pandemia, di un evento globale cosí inedito. Arriverai, come lo sono e saranno molti altri tuoi coetanei, come piccol@ messaggera di speranza, in uno status quo che accetterai senza pretese, anche se diversissimo da quello in cui tutti noi siamo venuti al mondo.
Sarai messagger@ di speranza perché non c’é altra parola con cui potrei definirti. Il 2020 ci ha strappato via molte persone care e con loro la forza di reggerci sulle nostre stesse gambe. Ci sono sorrisi e voci che purtroppo non potrai più godere, ma che io ti racconterò in ogni dettaglio, finchè ne sarai sazi@, finchè potrò averne occasione e possibilità. La vita è un gioco strano sai? Giusto un anno fa ci veniva portata via la nostra cara nonna, adesso arrivi tu. Vivere è un continuo dare e ricevere, senza alcun preavviso, senza alcuna formula matematica che te lo possa spiegare.
Sarai parte di una generazione nuova e per questo particolarmente straordinaria. Sarai parte di quel futuro migliore che tutti sogniamo, assieme a tanti altri bambini come te. Imparerai qualcosa da noi due, ma traccerai la vita a modo tuo, con risposte e principi tutti tuoi. Dovrete essere forti; vivere su questo pianeta si fa sempre più complesso, ragione e sapere non bastano mai. Ma se saprete conservare in voi quella luce con cui siete nati avrete la chiave per migliorare tutto questo, per arginare quell’ambivalente e terribile emozione chiamata paura.
Sii coraggios@, siatelo tutti, figli della pandemia. Portate gioia nelle nostre case, gridate forte “io sono qui, non è finita, ricominciamo insieme”.
Non arrendetevi mai.
Alessandra – Monaco di Baviera