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Consigli di lettura: i miei preferiti del 2020

Consigli di lettura: i miei preferiti del 2020
Written by Veronica Marocco

Che anno complesso, questo 2020: non c’è neppure bisogno di ripeterlo. Molti di noi si sono trovati con molto tempo da trascorrere in casa, e questo ha certamente dato lo sprint a coloro che già amavano la lettura. Alcuni si sono invece trovati in una sorta di blocco del lettore, altri invece, con i bimbi a casa da scuola e dalle attività extra-scolastiche, hanno avuto ancora meno tempo.

Nel mio caso, il più grande cambiamento è stato l’arrivo del nostro Francesco il 20 Settembre: cosa che ha certo rallentato la mia attività di lettrice (e momentaneamente stoppato la corsa…). Ciò non toglie che anche quando letteralmente crollo di sonno io debba leggere almeno una riga prima di dormire.

Con gli anni sono sempre meno i flop libreschi: ormai mi conosco e capisco cosa devo leggere, in quale periodo e cosa abbandonerò sicuramente. Dunque ho dovuta davvero scremare molto per proporvi una lista di letture che h amato quest’anno – o che mi hanno fatto seriamente riflettere. Eccola qui.

La società signorile di massa, di Luca Ricolfi, edito da La nave di Teseo. Questo è stato davvero un libro-rivelazione per me, che per molti versi ha messo nero su bianco, in maniera ordinata e puntuale, concetti che si affastellavano nella mia mente di ignorante in materia economica. Spiegato in modo semplice anche per chi come me non ha dimestichezza con numeri e grafici, ecco uno dei problemi che affligge il nostro paese, come altri: l’esser diventato (il titolo è volutamente paradossale) una società signorile di massa, i cui pilastri sono il vivere sulle ricchezze accumulate dai nostri genitori e nonni, l’aver distrutto il sistema educativo scolastico e universitario, e il basare la propria forza lavoro su un sistema schiavistico.

Come non menzionare il gettonatissimo Cambiare l’acqua ai fiori, di Valerie Perrin, edito da E/O? Non posso aggiungere nulla di cui non si sia ampiamente discusso on line, tra detrattori e sostenitori di questo romanzo. Io personalmente lo trovo de-li-zio-so!

Non una nuova uscita ma sempre attualissimo (soprattutto in questi tempi difficili): La banalità del bene, di Enrico Deaglio, edito da Feltrinelli. La storia del nostro Giorgio Perlasca, troppo poco conosciuto in Italia e all’estero: una persona normale, un uomo comune e neppure troppo buono. Non un filantropo con l’aureola, ma qualcuno che ha fatto quello che ha fatto perchè…”lei cosa avrebbe fatto al mio posto?”. Per ricordarci che tutti noi possiamo fare qualcosa di meraviglioso, senza essere dei supereroi.

Ho poi scoperto Joël Dicker e me lo sono letto quasi tutto: un bel romanzo giallo ben costruito (anche se a volte in maniera un po’ troppo mirabolante) fa solo che bene, le pagine scorrono veloci e la testa viaggia.

Sicuramente questo è stato l’anno in cui il mondo ha guardato davvero alla Cina: cercando di capirla, criticandola ferocemente, scoprendone lati inaspettati, cercando (si spera) di andare oltre a falsi miti e credenze su questo paese immenso, che domina il mondo ma così misterioso. Una bella guida per capirla? Nella testa del dragone, di Giada Messetti, edito da Mondadori.

Storia della nostra scomparsa, di Jing Jing Lee, edito da Fazi: una storia che non dobbiamo dimenticare mai: quella terribile, oscena delle comfort women dell’esercito giapponese. Donne di varie nazionalità del Sud Est asiatico spesso tratte dalle loro famiglie con l’inganno, o semplicemente rapite, e finite ad essere sfruttate come prostitute nei bordelli delle truppe del Celeste Impero. Schiave sessuali, prigioniere, torturate. Prendiamoci ogni tanto qualche pugno nello stomaco e leggiamo romanzi come questo. Dimenticare è il torto peggiore che possiamo fare a queste donne.

Divertente, irriverente: I miei giorni nel Caucaso di Banine, edito da Neri Pozza: un memoir caustico sulla famiglia dell’autrice in quella regione ricca e selvaggia al tempo stesso che era il Caucaso prima dell’avvento della Rivoluzione d’Ottobre.

La mia scrittrice preferita quest’anno mi ha regalato ancora una volta una perla meravigliosa. Io di Joyce Carol Oates potrei solo dirvi di leggerla, sempre, comunque, qualsiasi cosa. L’ultimo è stato Ho fatto la spia, de La nave di Teseo.

Annus mirabilia di Geraldine Brooks, edito da Neri Pozza. Siamo nel 1666, e in un villaggio inglese, Eyam, arriva la peste. I suoi abitanti, dopo una votazione, decidono che l’univa via di fuga è l’autoisolamento dagli altri comuni della zona. Vi ricorda qualcosa? Una storia di coraggio e umanità e una bella protagonista, Anna.

E finiamo con Invisibili, di Caroline Criado Perez, edito da Einaudi. Perchè le donne sono sempre, per citare Simone de Beauvoir, l’altro sesso? Perchè rischiano di più di morire di infarto, o per un incidente stradale, o hanno meno possibilità di conciliare genitorialità e carriera? Semplice: perchè viviamo in un mondo in cui la norma è il maschio. E tutto è studiato attraverso gli occhi dell’uomo. Per chi dice che il femminismo è un concetto superato di cui non abbiamo più bisogno: eccome, se ne abbiamo.

Aspetto i vostri consigli e, se avete letto qualcuno di questi libri, le vostre opinioni. E che il 2021 ci porti tante altre belle letture e spunti di riflessione, che sono poi il sale dei nostri cervelli…anche se mi sa che questo anno che verrà ha già abbastanza impegni da mantenere…

Veronica, Francia

 

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Veronica Marocco

Amante dei viaggi e dei libri, con la mia laurea in Lingue e il mio lavoro in hotel, sapevo che prima o poi sarebbe arrivata l'occasione di partire! Quello che non avrei mai immaginato invece, era partire dalla Francia per fare tappa ad Hong Kong, Tokyo, Taipei, Shanghai. Dopo un breve "Francia-bis", ripartire poi per Doha e, infine (per ora) Marrakech. Nel frattempo, da due siamo diventati quattro, e le nostre avventure non sono ancora finite!

1 Comment

  • Io, nell’anno che sta per finire, ho avuto il blocco del lettore. Ho avuto poco tempo, ma anche poca testa e la scusa (non scusa) di non sapere cosa leggere …i tuoi suggerimenti possono essere un buon punto di partenza! Ora non ho più scuse!

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