Non sono bravissima con le parole.
Quando è il momento di mettere giù i miei pensieri divento ermetica. Dico solo lo stretto necessario. Adoro forse per questo leggere. Vedere come le persone invece riescono a giocare con le parole mi da un grosso senso di soddisfazione.
Se poi hai la fortuna di conoscere chi di libri ne ha fatti ben due, allora ragazzi, pensate alla mia gioia!
Valentina è una forza della natura. Ve la avevo presentata quando ancora stavo in Perù, in una intervista divertente in cui ci raccontava, tre le altre cose, proprio del suo primo (bellissimo) libro.
Alla fine ci siamo conosciute dal vivo! E’ passata spesso per Lima e mi aveva anche portato una copia di “Killa, la stella principessa”. Che emozione vedersi finalmente e chiacchierare di persona!
Vi faccio anche una piccola prefazione: Valentina ha un cuore enorme, è rientrata da poco in Italia e fa l’insegnante. Come dice lei: “Ognuno ha il suo talento (anche più di uno) e una volta scoperto va coltivato e curato proprio come una piantina, annaffiandolo e dandogli luce e amore per vederlo crescere brillante e vigoroso, finché lo stelo si trasformerà in fusto e alla fine ci ripagherà con dei bei frutti succosi.”
Pensate che bello avere una insegnante così! E proprio grazie a questo occhio per i talenti ha trovato nella sua alunna di terza media, il talento perfetto per illustrare il suo nuovo libro. Una ragazza amante del Giappone e con le mani d’oro, appassionata di manga e disegno. Perfetta per le favole di Valentina.
Ma come è nato “I balocchi incanti di Alice”?
Sono proprio le storie della buonanotte che Valentina scriveva e leggeva per la sua bimba! Racconti inventati guardando proprio la cesta di giocattoli nella sua stanza. C’è l’orsetto che vuole amici e, preoccupato di spaventarli, si veste da coniglio. Il lama che viene da lontano ed è sempre triste, una strana bambola che ama il rock, la balena che non sa nuotare e tanti altri.
Vi dirò la verità. Il libro io non sono ancora riuscito a leggerlo. Sapete perché?
Perché lo sta leggendo mia figlia al fratello! E poi li sento che discutono sulla storia e creano a loro volta storie ispirati dai meravigliosi racconti. Ecco perché conosco i personaggi. E la morale delle favole che raccontano.
Leggono una storia per volta. Alcune anche due volte perché sono proprio belle (parole loro eh!). E ne discutono, con la grande che spiega al piccino che non si devono escludere le persone, che non devi fare finta che ti piaccia qualcosa solo per accontentare gli altri, che se qualcuno nuovo arriva a scuola lo devono accogliere e diventarci amici.
Ah, questa parte la sanno bene loro, viste le tante scuole cambiate.
E poi arriva il momento di andare a dormire e alla domanda: “Cosa sogno stanotte”, la unica risposta accettata è: “Sogna che i tuoi giochi prendano vita mentre dormi, e poi domani mattina a colazione mi raccontate le loro avventure”.
E’ il nostro rito ormai, mi diverto a sentire cosa ha combinato il gatto con il suo amico leopardo, o l’orso gigante con l’unicorno.
Non so se poi queste cose le sognano davvero o se le inventano al momento. Ma non importa, la loro fantasia vola e io rido di buon mattino!
Quindi grazie Valentina. Le tue storie sono meravigliose e rispecchiano il tuo cuore grande (parte del ricavato delle vendite vanno alla Fondazione Meyer di Firenze).
Vi lascio qui il link per il libro, fatemi sapere se lo prendete e poi ditemi la reazione dei vostri figli alle bellissime storie di Valentina!
Ecco qui: è distribuito su Morphema e in tutte le migliori librerie online:
IBS Feltrinelli
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Librerie Coop
Buona lettura,
Nadja, Australia