Di questo 2020 avevo immaginato tante cose, ma non di certo il compleanno in quarantena!
Quando il 31 dicembre, fronte Opera House, festeggiavamo l’inizio di una nuova vita qui, con nuovi amici, avevo grandi aspettative.
Poi è arrivata una pandemia mondiale.
Devo essere sincera però. Ho avuto grandissime soddisfazioni in questo mezzo anno che sembrano secoli. Ho continuato a lavorare in Radio ad esempio. Da casa, ovviamente, ma le trasmissioni sono andate avanti. Grazie a ciò ho preso il patentino da giornalista, cosa di cui vado davvero fiera e che mi ha regalato autostima a non finire! Non mi sarei aspettata certo a… anta anni di ricevere questa grossa gratificazione!
Non mi fraintendete, Non mi sento vecchia. Per niente direi! Ma non credevo di reinventarmi di nuovo all’ennesimo trasloco! Poi varie interviste, persone nuove nella mia vita e tante conferme.
Tutto in mezzo ad una pandemia mondiale che ha congelato le nostre vite per mesi. Avevo grandi piani per questo importante compleanno.
Un viaggio con le mie amiche storiche. Lo avevamo organizzato l’estate scorsa. Sarei dovuta essere in Cile (questa storia ve la racconto un’altra volta!) e l’Isola di Pasqua sarebbe stata la nostra meta. Solo noi tre. Come dai tempi del liceo. Bimbi a casa e noi a festeggiare gli ANTA. Che numero ragazzi. Ma chi ci può pensare!
Poi io sono finita in Australia, e già qui dovevo capire che i piani sarebbero saltati.
Nessun problema! Ci incontriamo a metà strada? Quale è metà strada tra Capo Verde, l’Italia e Sydney? Ragioniamo e non ci perdiamo d’animo. Ci vediamo questa estate in Sardegna e magari scappiamo insieme una settimana da lì.
Sembrava un’ottima idea. Vero?
E invece…Pandemia. Quarantena. Tutti fermi.
Eccomi qui allora, con la mia torta e per fortuna un paio di amici vicini. Video-chiamate con quelli lontani. Niente viaggio. Niente grande festa. Una mini torta e tanti sorrisi. Stiamo bene. I nostri cari stanno bene. Il viaggio si farà prima o poi. Nessuno di noi si scorderà questo periodo e nemmeno di aver festeggiato dentro casa, con poche persone care.
Questo virus ha stravolto le nostre vite in modo inaspettato. Chi più chi meno. Abbiamo dovuto rivedere tutta la nostra vita. Cambiare anche le più semplici abitudini, come festeggiare un compleanno. O non poter abbracciare i nostri amici. Tutto ha un sapore diverso, un sapore che non conoscevamo e non avremo mai immaginato di provare.
Cosa ricorderanno i nostri figli di tutto questo? I più grandi capiscono, la loro festa è saltata e forse la recupereranno presto. E i piccini? Il mio, cinque anni, sognava la torta grande, il parco, i palloncini e tutta la sua nuova classe di amici. Ha avuto la torta (non troppo grande), niente parco (per la pioggia, non per le restrizioni), i palloncini e due amici (il massimo consentito per legge). Si sono divertiti tanto. Abbiamo fatto le foto, abbiamo giocato, abbiamo ricevuto le chiamate dall’Italia. Ce la siamo cavata anche stavolta!
Non sempre le cose vanno come le abbiamo immaginate, o programmate. Ci sono sempre gli imprevisti. Questo era grosso! Siamo fortunati alla fine. Eravamo insieme, abbiamo bellissime persone intorno e viviamo in una città in cui le regole di quarantena non sono mai state troppo severe. Il viaggio lo faremo prima o poi. La festa l’abbiamo avuta. La ruga che mi aspettavo non è apparsa. Nessun capello bianco all’orizzonte. Ottimo no?
Quanti di voi hanno vissuto questa situazione? Come avete passato il compleanno in quarantena?
Auguri!
Nadja, Australia
Photo by Becky Fantham on Unsplash
Io ho festeggiato il compleanno in quarantena e, per non farmi mancare nulla, dimessa il giorno prima dall’ospedale reduce da un secondo intervento in quaranta giorni in anestesia totale durato 4 ore, però avevo la mia famtastica Rainow Cake di cui ho riempito social e blog di foto e quindi ero felice
Mi basta poco insomma.