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Consigli di lettura (e quanto i libri possano aiutare)

Consigli di lettura in quarantena
Written by Veronica Marocco

Lo so, non per tutti è stato / è facile dedicarsi alla lettura: smart-working, fine settimana ormai equiparati ai giorni feriali, bambini a casa da scuola con il loro carico di studio… nessun nonno o babysitter che possa venire in soccorso almeno qualche ora.

Siamo confinati a casa eppure a molti sembra di essere ancora più stanchi di prima. Eppure anche questa volta la lettura mi ha salvato in molti momenti no. Mi ha tenuto compagnia. Mi ha rilassata durante le giornate lunghissime di quarantena con la bimba: sapere di poter leggere qualche pagina nel silenzio della sera dopo averla messa a letto mi aiutava in qualche modo a visualizzare meglio la fine della giornata, il riposo.

Leggere mi permetteva, durante quelle giornate, di avere un rapporto con il mondo degli adulti, con le loro voci, dopo infiniti pomeriggi passati a pitturare, guardare i Paw Patrol, giocare con la cucina Ikea e gridare per mettere la pupa dentro la vasca da bagno (dalla quale puntualmente non voleva poi uscire).

Ora che posso uscire liberamente, almeno qui a Shanghai, conduco comunque una vita molto ritirata: le attività sono poche, le scuole chiuse, e comunque non ho una gran voglia di andare in giro, soprattutto con la bimba.

Ecco dunque i miei consigli di lettura in quarantena.
Gli ultimi libri della mia lista!

La società signorile di massa, di Luca Ricolfi. Non fatevi intimidire dal titolo e dal tema prettamente economico- sociale: è una lettura scorrevole e comprensibile anche per me che sono negata coi numeri. Non è una lettura allegra: spiega infatti come quella italiana sia diventata una società simile a quella feudale (signorile, appunto) dove la maggior parte della forza lavoro in realtà non produce ma vive sul lavoro altrui e sulle rendite familiari assicurate da genitori e nonni. Molto reale, purtroppo.

Cambiare l’acqua ai fiori, Valerie Perrin. Un romanzo delizioso, poetico, con un colpo di scena e personaggi che non si possono non amare, a partire da Violette Toussaint, una custode del cimitero con una storia piena di tristezza e gioia insieme.

La banalità del bene, Enrico Deaglio. Uscito ormai anni fa, il racconto del giornalista Deaglio sulla storia di Giorgio Perlasca, ignorata da molti, troppi ancora: qualcuno che fa del bene perché del resto, in tempi oscuri e orribili, guardando le colonne di deportati incamminarsi verso la morte, “lei che avrebbe fatto al posto mio?”

Cyber China, Qiu Xialong. Ennesima puntata delle avventure di Chen Cao, ispettore capo della Polizia di Shanghai. Per chi conosce questa città, è bello ritrovare tanti riferimenti alla geografia reale delle vie, dei posti. La serie di Cao è uno dei pochi polizieschi cinesi che io conosca. Il suo autore vive negli Stati Uniti da tempo e scrive in inglese.

Non superare le dosi consigliate, Costanza Rizzacasa d’Orsogna. Penso di essere l’ennesima persona che lo consiglia o ne scrive: bello, triste, divertente. Un fiume in piena il monologo della protagonista, dall’infanzia sempre affamata di pane, ad oggi, una vita costellata di diete, diuretici, fughe dalle responsabilità, in una famiglia che definire disfunzionale è poco.

Nella testa del dragone, Giada Messetti. Un altro saggio, sulla Cina questa volta, aggiornato fino a qualche mese prima dello scoppio del Corona virus a Oriente e nel mondo. Un testo semplice per chi vuole approcciarsi alla Terra di Mezzo dei giorni nostri, e capire un pochino di più su certi aspetti della vita e della politica di qui che sembrano tanto oscuri ai nostri occhi.

Spero questa breve lista possa aiutare qualcuno in cerca di pagine da leggere. Conoscete già questi titoli? Avete anche voi qualche consiglio, qualche libro che vi ha tenuto compagnia durante queste settimane? Mi piacerebbe che questo post fosse motivo di condivisone!

Veronica, Cina

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Author

Veronica Marocco

Amante dei viaggi e dei libri, con la mia laurea in Lingue e il mio lavoro in hotel, sapevo che prima o poi sarebbe arrivata l'occasione di partire! Quello che non avrei mai immaginato invece, era partire dalla Francia per fare tappa ad Hong Kong, Tokyo, Taipei, Shanghai. Dopo un breve "Francia-bis", ripartire poi per Doha e, infine (per ora) Marrakech. Nel frattempo, da due siamo diventati quattro, e le nostre avventure non sono ancora finite!

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