“Buongiorno, sono della Health Authorities tedesca. La chiamo per informarla che sul volo del 27 febbraio, Innsbruck-Frankfurt, nella fila 9, c’era un uomo risultato positivo al Coronavirus. Lei dove si trova adesso?”
Questa è la telefonata che mio marito ha ricevuto giovedì 5 marzo.
Su quell’aereo non c’era lui, ma io con i nostri due figli. Stavamo andando da lui, a Riyadh.
Eravamo seduti nella fila 10, la fila dietro quell’uomo che era risultato positivo al Covid-19.
Non ricordo bene chi c’era seduto davanti a noi. Ricordo solo che erano tutti uomini e che hanno dormito tutto il tempo. Ma poco importa…
Appena ho ricevuto questa notizia da mio marito, ho cominciato a tremare. Davanti ai miei occhi ho iniziato ad immaginare gli scenari peggiori.
Ho fatto un paio di respiri profondi per cercare di calmarmi. Poi ho telefonato a mia sorella che vive a Milano.
Le ho chiesto di aiutarmi ad essere lucida e di dirmi cosa dovevo fare.
“Chiama subito il numero verde Covid-19 dell’Alto Adige. Poi fammi sapere cosa ti hanno detto.”
800…7..5…1…751
Digitare il numero è stato difficile, le mani mi tremavano troppo.
“Buongiorno, sono appena stata contattata dalla health ….”
Ho spiegato con calma tutta la situazione rispondendo alle domande. Ho atteso la chiamata di un dottore dall’ospedale di Brunico al quale ho rispiegato tutto attendendo le loro indicazioni.
“Deve rimanere in casa fino a … in isolamento domiciliare. La chiameremo ogni giorno al mattino alle 8.30 e al pomeriggio alle 16.30 e ci dovrà comunicare le temperature di tutti e tre. Mi raccomando non entri in contatto con nessuno. Si faccia portare la spesa da qualcuno e non esca assolutamente!”.
Da quel giorno siamo chiusi in casa in isolamento domiciliare.
Non ho detto nulla a nessuno.
Ho preferito evitare di creare inutili allarmismi.
Ho chiesto consigli e raccontato tutto questo solo alla mia famiglia e ad un’amica che fa l’infermiera al pronto soccorso qui a Brunico.
Noi stiamo a casa, ci permettiamo solo giretti sul balcone e in garage.
Fortunatamente stiamo tutti bene.
Ci facciamo portare la spesa a casa.
Videochiamiamo famigliari ed amici, come facciamo normalmente visto che abbiamo sempre vissuto lontano da tutti.
E attendiamo di sapere quando mio marito potrà tornare in Italia in vacanza…
Drusilla, Brunico
Guarda, a parte la paura che posso solo immaginare, ormai siamo tutti da settimane murati in casa, quindi non è che cambi poi molto. Da quando hanno proibito di uscire dal Comune, anche io non ho più potuto neppure fare la spesa e prima non potevo uscire perché sola i bambini…insomma, forza, ce la faremo!!!
P.s. Ormai sono passati molti giorni dal 27 febbraio…state bene? Spero con tutto il cuore di sì! Un forte abbracccio.
Per fortuna tutto bene! Grazie un abbraccio
Auguri infiniti di cuore. Anche noi, come tutti, in isolamento a seguito del decreto. Ma il tempo tutto sommato passa. E ogni giorno in più è un passo avanti. Un grosso abbraccio, ovviamente virtuale. A U G U R I
Grazie e un abbraccio a voi!
Abbracci Priscilla!!
Grazie e ricambio!
Oh mamma mia! Immagino l’ansia che state provando! Vi abbraccio forte forte
Grazie e un abbraccio a voi!
Oh Drusilla…e hai pure il marito lontano in questa situazione. Non hai idea di che abbraccio vorrei darti, forte, lungo. Andrà tutto bene, ma nel frattempo è davvero dura. Sono contenta che stiate bene, un bacio.
Il tuo abbraccio mi è arrivato anche se virtuale! Grazie di cuore!