Vi ricordate di Elena? La cardiochiurgo che insieme al marito e alla figlia si è trasferita in Arabia Saudita per lavoro? Ve la avevamo presentata qui.
Oggi torna su Amiche di Fuso con una lettera per suo marito. Perchè?
Quasi quotidianamente, leggendo gli articoli che vengono pubblicati nel sito, mi sono accorta che si parla prevalentemente di donne expat che seguono i mariti, del loro immenso sacrificio nel lasciare la sicurezza italiana e della loro proverbiale capacità di riorganizzarsi la vita. Tutto il mio rispetto. Perciò, Vi racconterò in breve in questa lettera aperta a mio marito Mauro, l’uomo più importante della mia vita dopo mio papà.
Oggi, con questa lettera a mio marito Mauro, voglio raccontarvi che noi siamo l’esempio tangibile che tutto può essere rimescolato nella vita.
“Caro Mauro,
nel luglio 2018 ci siamo tuffati nell’esperienza saudita con la speranza che i nostri sogni si avverassero. Ma, come in un brutto incubo, ad agosto dello stesso anno ci siamo resi conto che il lavoro per te non ci sarebbe stato (intoppi burocratici, situazioni ferme e irrisolvibili, promesse mancate).
Per me, finalmente, si apriva la possibilità concreta di dimostrare quello che sono, poiché l’Italia in parte me lo ha negato. Mentre per te si aprivano mesi di aspettative, solitudine, preoccupazioni e frustrazioni.
La nostra famiglia stava per cedere sotto il peso delle differenti e invertite responsabilità.
Tutto era instabile.
Eravamo soli, in un paese culturalmente diverso dal nostro, senza il supporto di un amico, della famiglia e della nostra religione.
Dopo i primi tentennamenti sul proseguire o meno la nostra esperienza, tu con il coraggio e la tua forza mi hai esposto le tue difficoltà nel restare. Alla fine però mi hai supportato e sopportato nelle scelte.
Ti sei immediatamente imbattuto in un mondo lavorativo che, a differenza dei paesi occidentali, nel tuo settore privilegia le donne. Incredibile da credere, ma qui hai avvertito ciò che le donne occidentali avvertono spesso: l’essere escluse dal lavoro.
Ti sei rialzato, hai ricomposto il tuo ego e il tuo cuore e sei ripartito.Ti sei riorganizzato la vita e sei stato l’orgoglio mio e di nostra figlia Carlotta. Hai trovato in te stesso una forza da combattente mantenendo il tuo ruolo e il tuo carattere buono e gentile. Ma sei diventato un guerriero. Il nostro guerriero.
Ti sei preso cura di nostra figlia e migliorato il vostro magnifico rapporto fatto di complicità e di amore. Hai condiviso la maggior parte della giornata con lei, aiutandola a gestire i compiti, le sue responsabilità e la veloce crescita verso l’adolescenza. Avete trovato giochi per divertirvi insieme (i vostri splendidi puzzle), ma a volte anche competere (che urla se non vincevi) e che andare a prenderla a scuola, sotto il sole cocente a 44 gradi, poteva essere comunque piacevole.
Io vi osservavo, un pochino vi invidiavo, ma sapevo che tutto ciò che stavi creando per Carlotta e per la nostra famiglia avrebbe trasformato la nostra energia negativa in una fonte di positività inesauribile.
Quest’anno hai visto crescere Carlotta come non ti era mai capitato perché ciò che avevi era il tempo. Questo tempo che sembra sfuggirci ogni giorno tu sei riuscito a sfruttarlo con grande serenità. Nei momenti liberi della giornata sei riuscito a costruire dei sani rapporti di amicizia. Con alcuni prosegue ancora (il tuo grande amico Mohammed, con cui continui a condividere sogni e progetti), con altri è stato solo per un periodo. Tutti hanno lasciato dei segni indelebili. Queste amicizie ti hanno educato ad una vita vissuta senza fretta. Ti hanno insegnato a vivere rispettando i tempi della natura, ti hanno tramesso la necessità di avere pazienza perché alla fine è tutto INSHALLAH.
E’ grazie a questa filosofia che hai vissuto i piccoli piaceri quotidiani: all’alba sorseggiare il caffè arabo accompagnato dai datteri, al tramonto gustare il thè seduto su morbidi tappeti e infine magari cucinare la pasta fresca per un gruppo di sauditi sotto le tende nel deserto (un successo!).
La tua nuova dimensione ti ha permesso ora di occuparti anche di nuovi progetti che ti auguro presto possano crescere con pazienza e dedizione, magari con la collaborazione di donne saudite! Per me sei stato semplicemente un marito magnifico. Hai rinunciato a te per noi, hai cercato di sostenermi al massimo durante le mie ore di studio in preparazione dell’esame di stato, hai asciugato le lacrime quando anche per me tutto era più pesante, mi hai ricaricata di speranze e di prospettive quando il mondo sembrava averle soffocate per sempre.
Ora tutto è calmo. C’è un’apparente stabilità nell’instabilità totale che rappresenta per noi l’Arabia Saudita.
Sei stato e sei tutto ciò che una donna possa desiderare e hai dimostrato che un uomo può tutto per amore della sua famiglia, forse più di una donna. Solo il futuro ci dirà se le nostre decisioni siano state corrette, intanto abbiamo avuto il coraggio di scegliere di lasciare la nostra confort zone.
Cosa ci auguro?
Auguro a te di continuare a sognare, a Carlotta di creare i suoi sogni avendoti come esempio, a me di trovarti sempre nei miei sogni…Inshallh.
Elena KSA
Bellissima dichiarazione d’amore! Stupenda!
Bellissima!!
Ciao Elena,
non sai quanto mi fa piacere leggere la tua storia! Di solito è Lei che segue Lui invece qui è il contrario e mi da un barlume di speranza in una società, la nostra, che è ancora molto maschilista e poco incline all’indipendenza della donna.
Le tue parole mi hanno fatto commuovere e sono davvero la più bella dedica d’amore che un uomo possa ricevere.
In bocca al lupo a te e alla tua famiglia!
Silvia-Francia
Ciao, mia carissima Elena. Ti sento come figlia. Non sai quanto mi riempie il cuore il tuo scritto. Vi traspare la soddisfazione della vittoria dopo un lungo e sofferto combattimento, l’orgoglio di essere una donna fortunata per avere accanto un uomo Uomo! Sì, Elena, puoi dirlo a buon diritto “un marito speciale” . E che bella figura di papà! Carlotta può dirsi fortunata di averne uno così presente e coinvolgente. Se ne arricchirà la sua personalità di adulta vivendo con lui una serena adolescenza. Età che, sappiamo bene, essere tanto difficile quanto importante. Meriti un marito così. Dalle tue righe traspare il bene profondo che vi volete. Un bene vero, un bene granitico che nessun vento del deserto può fare vacillare. Siine certa. Ti rinnovo i complimenti più che meritati. Ti abbraccio forte con il cuore. Ad majora!!! ❤️