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Ma le mamme cinesi come fanno?

bambini cinesi
Written by Veronica Marocco

Ma le mamme cinesi come fanno?

La mia non è una domanda retorica. Io me lo domando davvero, spesso e volentieri. O forse dovrei domandarmi come faccio io…

Mia figlia, come saprete ormai se avete letto i miei post dall’Estremo Oriente, è nata a Taipei. Ci siamo poi trasferiti a Shanghai quando aveva compiuto da poco due anni.

Saranno stati i famosi terrible two (anche se ci stiamo avvicinando ormai ai three), sarà stato il trasloco, o il suo carattere forte, indipendente, che tutti sembrano notare fin da quando aveva pochi mesi, insomma, sarà quel che sarà ma… qui in Cina, la mia bambina è sempre quella che grida. Che butta per terra qualcosa. Che dice sempre di no.

Che io sia in autobus o in metro, nello studio del pediatra, al centro commerciale o su un taxi, mia figlia non smette mai di muoversi, di rispondere NO a qualsiasi domanda, di rifiutare di bere / mettere la giacchetta / darmi la manina.

A ben guardare, nulla di anormale: in Italia vedo tantissimi bambini comportarsi come lei. E anche quando scorgo qualche novello San Francesco in compagnia della sua mamma, è lei per prima a smentire l’aura di agnellino. Signora mia, sono tutti uguali!

E allora perché il pargolo cinese sembra sempre permeato di quell’aura serafica da monaco buddhista? Perché il bimbo accanto a noi sta seduto buono sul suo seggiolone, mentre mangia? Perché graziosi duenni stanno tranquilli seduti col nonno ultracentenario sulla panchina, al parchetto, mentre la mia avrebbe già fatto prendere un infarto alla mia ben più giovane madre? Ma cosa danno loro? Li sedano? Qualcosa nel latte in polvere?

Le teorie sono molteplici: c’è chi dice che é tutto un fattore di alimentazione (il famoso latte in polvere di cui sopra?).

Chi inarca il sopracciglio dicendo “Ma ovvio, con l’iPad sempre sotto il naso stanno buoni tutti!” (ehm, in effetti…good point).

Chi elogia i benefici dell’educazione confuciana di un tempo unita alla metodologia delle scuole cinesi contemporanee.

Non lo so, so solo che i bambini italiani mi sembrano sempre più agitati. E se da un lato, devo ammetterlo, mi sembrano anche più svegli, dall’altro anche più viziati e capricciosi. Non scomodiamo la Mamma Tigre per spiegare questo fenomeno (che a me è sempre sembrata una sciocchezza, e che comunque, quando esiste, è sempre legata a dinamiche sociali e culturali molto più complesse, che vanno oltre il semplice primeggiare nella vita). A me sembrano più educati anche i bambini francesi e tedeschi, per dire.

Insomma, mentre vado a recuperare mia figlia prima che mi smonti la casa, ditemelo: quali differenze notate tra i bambini italiani e quelli del paese in cui vivete?

Veronica, Cina

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Veronica Marocco

Amante dei viaggi e dei libri, con la mia laurea in Lingue e il mio lavoro in hotel, sapevo che prima o poi sarebbe arrivata l'occasione di partire! Quello che non avrei mai immaginato invece, era partire dalla Francia per fare tappa ad Hong Kong, Tokyo, Taipei, Shanghai. Dopo un breve "Francia-bis", ripartire poi per Doha e, infine (per ora) Marrakech. Nel frattempo, da due siamo diventati quattro, e le nostre avventure non sono ancora finite!

2 Comments

  • Ciao Veronica, vorrei farti una domanda che non nasconde la minima ironia.
    È proprio frutto di mie riflessioni.
    Io ho 30 anni e non sono mamma.
    I bambini tedeschi sono fantastici, silenziosi ma sportivi e tra di loro giocherelloni, nel rispetto delle regole.

    I bimbi mediterranei… e pure gli adulti… altra storia!

    Quando leggo dei “terrible two ” mi dico:”mi’ io lo odierei a morte mio figlio se fosse così “.

    Le mamme sono esseri umani e non ci sono dubbi che quello che provano sentendosi un “no” costante, sia quanto meno frustrazione. Ma come si costruisce un rapporto di contatto e fiducia in una simile atmosfera?!?

  • Secondo me il fatto dell’urlare è proprio nel gene italico! La differenza di tonalità tra francesi e italiani è netta, anche se i miei hanno vissuto 4 anni là, si sentiva lontano un miglio che erano italiani!
    Sicuramente meno casinisti i francesi, ma molto più bulli e fin da piccoli, soprattutto le femmine.

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