Family&Kids

Ode a mio marito!

Written by Federica Italia

Da 12 anni sono una donna che non lavora. O meglio, sono una donna che non lavora con una retribuzione. Perché, onestamente, questi anni tutto sono stati tranne che di riposo!

Ho già parlato qui lungamente sull’essere una mamma che non lavora e sulle implicazioni che può comportare anche vivere all’estero al seguito del marito senza lavorare.

La conclusione a cui sono arrivata, anche grazie ai vostri innumerevoli commenti, è che la situazione ideale e idilliaca non esiste. Sia essere una mamma che si occupa di casa e figli a tempo pieno, sia dover lavorare fuori casa tante ore, presenta dei pro e dei contro. Poco importa che siano risvolti psichici, emotivi, di fatica fisica o mentale. I lati positivi e negativi ci sono in entrambe le situazioni.

Quello che è certo è invece che poter scegliere è un privilegio ed un lusso. Anche quando, come nel mio caso, la scelta è un po’ forzata dalla decisione di privilegiare la carriera del marito traslocando tante volte, o dalla mancanza di nonni vicini ora che siamo in Italia unita alla sua scarsa presenza, sicuramente ho potuto farlo grazie a lui che lavora per entrambi.

E quindi oggi voglio ringraziare proprio lui, mio marito, che ha unito alle sue innate capacità una voglia di studiare, migliorarsi continuamente e lavorare non comune.

Un marito a cui non pesa dedicare quasi tutta la sua giornata al lavoro. O meglio, gli pesa non avere tempo libero, ma la sua passione per il lavoro è così grande da accettare il sacrificio con un sorriso.
Un marito che continua a lavorare anche a casa, oltre che in ufficio. Certo per me ed i bambini a volte è difficile non averlo quasi mai tutto per noi, ma cerco di fargli capire e capire io stessa, che è anche grazie al suo lavorare tanto che io posso seguirli meglio con più tempo a disposizione.

Sia io che loro abbiamo infatti ricevuto tanto dal fatto che io non lavorassi in questi anni.

Gli sono potuta stare a fianco e sorreggerli in tutti i cambiamenti che abbiamo affrontato. E chi ha vissuto all’estero sa che non è mai così facile. Sì i bambini si adattano, ma è anche vero che noi mamme expat facciamo di tutto affinché per loro sia più facile. Mettendo in modo tutta una serie di tattiche sociali per fare nuove amicizie e creare agganci per loro. Per trasmettergli entusiasmo anche se a volte, dentro, è dura anche per noi.

Ho potuto partecipare a tutte le attività scolastiche per passare del tempo con loro. Ed è stato bellissimo vedere i loro occhi emozionati nel farmi vedere il loro ambiente, i loro lavori.

Ho potuto aiutare tutte le volte che ce n’è stato bisogno. A scuola come al calcio. Dal portare la merenda per le varie feste, al fare i turni al bar durante il torneo. Dal fare la rappresentante di classe per entrambi allo scendere in campo per aiutarli negli avvenimenti sportivi. Quante volte mi ha ringraziato il più piccolo per essere stata io ad assistere la sua classe durante le ultime miniolimpiadi!

Gli ho potuto fare quel costume di carnevale speciale a cui tenevano tanto. O aiutarli a fare un lavoro particolare per la scuola.

Ci sono potuta essere ad ogni saggio, esame, spettacolo, recita e piccolo avvenimento.

Sono la mamma che li accompagna a tutte le partite di campionato e ai tornei senza quasi mai affidarli agli allenatori o ad altri genitori. Sono quella che c’è sempre ad assistere alle loro conquiste, ai loro trionfi, ma anche alle sconfitte. Per applaudirli, incoraggiarli ed aiutarli ad accettare quando perdono.

Insomma, gli sono potuta stare vicino tanto. E, se anche questo comporta anche un carico emotivo e fisico a volte pesante, io sono felice di esserci potuta essere. Sempre.

E per questo io posso solo ringraziare mio marito. Che mi ha permesso di poterlo fare.

E visto che non glielo dico molto spesso, oggi lo faccio qui pubblicamente… grazie!

Federica, Italia

 

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Author

Federica Italia

6 anni vissuti fra Cina e Thailandia. Un figlio nato a Shanghai e uno in Italia. Con 11 traslochi all'attivo mi sembra di aver vissuto più vite. Guardo il mondo con occhi curiosi, di solito dietro all’obiettivo della mia Canon. Adoro leggere e scrivere sui miei blog: Mamma in Oriente sulla Thailandia e My Travel Planner, il mio nuovo progetto dedicato ai viaggi!

3 Comments

  • POter scegliere è davvero una gran fortuna ed è bene esserne consapevole, così come riconoscere i meriti reciproci nella coppia. Perchè entrambi lavorate, seppur in modo diverso. Credo che il marito apprezzerà molto.

  • Concordo: ho potuto scegliere anche io…sempre un po’ forzatamente…ma sono contenta di poterlo fare ogni giorno. Ringrazio lui, come lui ringrazia me per avere sempre la sua famiglia al fianco.

  • Anche io posso scegliere e lo considero da sempre un privilegio. Prima lavoravo, poi mi sono fermata per seguire i bimbi piccoli, da qualche mese ho ripreso, tra poche settimane…chissà?
    La famiglia rimane il nostro punto fermo ed esserci per loro è appagante.
    Ho una laurea, sono emancipata, ma non mi sento sminuita se non ho una carriera e non porto a casa lo stipendio…nella mia cerchia sono una mosca bianca

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