È una biografia, ma si legge come un romanzo, perché la vita della sua protagonista é stata talmente ricca ed incredibilmente avventurosa da sembrarci la creazione di uno scrittore, il colpo di genio di un regista cinematografico: é “Frida”, la biografia di Frida Kahlo, di Hayden Herrera.
Sono di parte: mi piace molto leggere biografie di personaggi famosi, saggi, libri di storia, ma capisco anche come molti non amino questo genere, e desiderino rilassarsi con un romanzo che li travolga, piuttosto che seguire il filo a volte complicato di una vita reale, specie se mischiato alle vicende storiche, sociali, politiche di un paese.
Ma “Frida” é diverso, é davvero speciale. Si legge come un romanzo, ed é impossibile non farsi trascinare dalla vita incredibile di questa donna, artista, personaggio fondamentale della storia messicana.
Sicuramente merito di Hayden Herrera e del suo stile impeccabile e scorrevole, ma ovviamente la medaglia va data a lei, della quale non c’é bisogno di presentazione alcuna: Frida Kahlo, nata nel 1907 e morta, ancora giovane, nel 1954, dopo una vita di sofferenze e malattie fisiche.
La poliomielite contratta da bambina, il terribile incidente che quasi la uccide e la obbligherà ad una vita di torture fra busti, interventi chirurgici e lunghi periodi a letto non la rendono meno affascinante, né meno voraci i suoi appetiti.
Frida Kahlo vivrà un amore totalizzante col pittore Diego Rivera, altra stella del panorama artistico messicano, ma anche con moltissimi altri uomini e donne. La sua fame di amore, di amicizia, la sua tenerezza verso i bimbi, che non riuscirà mai ad avere; la sua arte piena di simbolismi, di storia messicana e personale, di richiami alla vita contadina ed al surrealismo.
Tutte queste vicende, e molte altre, in questo libro prezioso edito da Neri Pozza, che rimane una delle mie case editrici del cuore.
Veronica, Taiwan