Dopo ben 8 mesi di vita in Argentina, mi sento pronta per spiegarvi quali sono le frasi utili per sopravvivere. Il passaggio dal Peru a qui non è stato semplice come previsto dal punto di vista linguistico. E’ stato quasi come dover imparare un’altra lingua.
Molte parole imparate in Peru (che a detta loro ha lo spagnolo più puro rapportato a quello originario della Spagna) qui non hanno significato, non le capiscono. Vi avevo raccontato dei nomignoli utili da usare in SudAmerica e ammetto che qui si sentono poco (dai locali ovvio, mentre riconosci al volo un peruviano, colombiano, venezulano o equadoregno proprio da queste piccolezze).
Prendo spunto dal bel post di Mimma sulle frasi in Arabo da conoscere e vi metto le frasi utili per sopravvivere in Argentina se mai vi venisse in mente di passare per questo lato del mondo!
Piccola premessa: l’argentino è una lingua particolare, con base lo spagnolo ma con influenza italiana e inglese e la pronuncia è diversissima da quella spagnola e peruviana!
Allora siete pronti? Ecco a voi parole e frasi utili per sopravvivere in Argentina.
- DALE è l’equivalente di YALLA arabo. “Andiamo, su, forza, ma anche OK”. Lo dicono in ogni fine frase. Dovete mettercelo sempre. E’ carino, facile e vi fa passare per locali.
- ESTOY A FULL sarebbe “sono occupato”, oberato di lavoro o impegni. Un mix tra spagnolo e inglese che all’inizio guardavo con diffidenza e invece ormai è parte della mia abitudine (sono sempre occupata quando c’è da organizzare qualcosa per la scuola fuori dall’orario classico)!
- SALAME non è quello che sembra. Le risate al banco affettati adesso le capisco. Vuol dire TONTO. A saperlo prima. Adesso voi lo sapete, non fate come me a dare dello scemo a tutti i commessi argentini.
- NO HAY DRAMA vuol dire quello che sembra (per una volta): nessun problema
- VISTE?! Detto cantilenando e rimarcando il punto interrogativo. Vuol dire proprio : “Hai visto? Sai? Capito?”. Si usa a fine frase un po’ come facciamo noi italiani con “Te lo avevo detto”. Questa segnatevela che vi fa passare per argentini in men che non si dica!
- TINTO. E’ il vino rosso. Niente giri di parole. Ovviamente vi serviranno un ottimo Malbec e non avrete possibilità di scelta.
- RE. E’ un rafforzativo di qualsiasi aggettivo vi venga in mente. RE LINDO: super bello. RE CANSADO : molto stanco. RE DIVERTIDO: molto divertente. Andate avanti fino a sfinirli come fanno loro. Mai sentito da nessun altra parte e da nessun altro sud americano!
- BIRRA. Ok questa è facile su! Ma dopo 3 anni passati a chiamarla “cerveza ” capite bene che mi suona strano tornare alla parola orginaria no??
- CHE. Avete presente il famoso Guevara ? Ecco da dove viene la piccola particella che accompagna da sempre il suo nome! Usato allo sfinimento per indicare “AMICO” o in risposta dai tuoi figli quando li chiami e non vogliono venire (in tonalità tipica di “CHE VUOI MAMMA?” scocciato andante).
- VOS. Qui il tu non si usa. E’ stato difficile per me abituarmi a questa cosa. E’ colloquiale e per niente formale eh, ma si da del voi a tutti. In Peru ad esempio “con te” era “contigo” e qui “con vos”. Paese che vai…
- GAMBA. Si è lei. La gamba uguale che in italiano! Anni per imparare dire “pierna” e poi arrivo qui. Sarebbe stato tutto più facile no?!
Ce ne sarebbero ancora migliaia ma non vi voglio dare troppi compiti a casa per oggi!
Ne sapete altre? O nel paese dove vivete ci sono differenze con la lingua che pensavate di conoscere come ha raccontato Elisa e il suo inglese?
Aspetto i commenti!
Nadja, Argentina
Che ridere, imparare lo spagnolo è un casino, altroché: ne esistesse solo uno, e invece…
Mi fa sorridere che pure i peruviani pensino di parlare lo spagnolo “pulito”. È la stessa cosa che mi ha detto, in versione messicana, il mio Guerriero. Chi ha ragione? Boh. (Ma non certo gli argentini!)
Il re- lo uso molto pure io che ho imparato lo spagnolo messicanizzato, anche in Messico si usa tanto 🙂
Ahhaha ma dai! Io il re ma sentito ma mi piace re tanto
Mi permetto di far presente che anche nel Veneto, regione in cui vivo, “salame” e’ colloquiale per “persona poco furba” ovvero “impacciata”. L’ espressione si trova usata anche in “Lessico familiare”, in cui l’autrice Natalia Ginzburg ricorda il padre, triestino, che definiva “salami” i suoi fratelli, colpevoli di amare poco le escursioni in montagna. Prestito dagli immigrati? il Triveneto ha una lunga storia di emigrazione in Argentina..
Si è vero! Sentirlo in Argentina mi ha fatto capire quanto vicini siamo!
Rimane un dubbio: volendo un etto del nostro amato affettato, cosa dobbiamo chiedere? in Spagna e’ “salchichon”, ma a Baires? 🙂
Gli argentini sono italiani che parlano spagnolo, quindi hanno infarcito il castigliano di parole itaiane, como, appunto, birra.