L’estate per l’espatriato vuol dire rientrare in Italia.
Alcune di noi ci tornano per lunghi periodi, altre per brevi periodi.
Vuol dire riabbracciare parenti e amici.
Ma anche semplicemente sceglierla come luogo di vacanza.
Ci siamo consultate tra noi in merito a cosa ci fa capire che siamo arrivate in Italia. Dopo aver appurato che il cibo e il vino sono probabilmente in cima alla lista, insieme a un buon parrucchiere, ci sono però altri elementi che ci dicono che siamo sul suolo italico.
Vorremmo condividere insieme a voi la lista che abbiamo messo insieme chiedendo a tutte noi Amiche di Fuso:
1) “Il poter camminare almeno 5 miglia che in Wisconsin vuol dire fare il giro dell’isolato mentre in Italia arrivo perfino al paese vicino.” (Claudia, Wisconsin)
2) “Il fatto che tutti parlino ad alta voce. Inizialmente se ne rimane colpiti, ma dopo un po’ anche noi alziamo il volume di conseguenza.” (Claudia, Wisconsin)
3) “Che la vita sociale in Italia diventi intensa e piena di amici, mentre in America…lasciamo perdere. ” (Claudia, Wisconsin)
4) “La raccolta differenziata per me è segno che sono in Italia! In Angola ovviamente non si fa e quindi mi trovo a non sapere mai dove cavolo gettare la roba e ad essere perseguitata da tutti i famigliari che mi guardano come fossi un’incivile.” (Cristina, Angola)
5) “”Signora ma son tutti suoi????” . Sentirci fare questa domanda per noi mamme di tre vuol dire che siamo tornate in Italia.” (Valentina, Svizzera e Valentina, Inghilterra)
6) “Andare a fare la colazione al bar, che rientro sarebbe senza cornetto e cappuccino?” (Claudia, Australia)
7) “L’esigenza di essere sempre tirati anche per andare al mercato “perché non si sa mai chi puoi incontrare”” (Claudia, Australia).
8) “”Ma non glielo dai il latte ai bambini a colazione? Cosa mangiano senno!?” La colazione per un bambino italiano sembra non possa prescindere dal latte! (Nadja, Argentina)
9) “Mi accorgo di essere in Italia quando chiedo di togliere le scarpe in casa e tutti mi guardano straniti.” (Monica, India)
10) “”Ci vediamo per un caffè”. Tutti gli incontri e le conversazioni si chiudono con questa frase. Questo mi accade solo in Italia. (Valentina, Svizzera)
10) “Vivendo in un paese del golfo sono un po’ viziata nell’uso dell’elettricità. Pertanto mi accorgo che sono in Italia quando mio padre mi insegue in ogni stanza, per spegnere luci…(Mimma, Kuwait)
11) “In Italia torno ad essere figlia. Devo chiedere il permesso per tutto. Mangiare agli orari degli altri.” (Elena, Dubai)
12 ) “Il basilico non sa di menta.” (Alessia, Lousiana)
13) “I negozianti o ristoratori ti trattano come se dessi fastidio. Almeno in Liguria.” (Alessia, Lousiana)
14) “Il pesce sa di mare salato.” (Alessia, Lousiana)
15) “Capisco che sono in Italia quando mi ricordo che devo ordinare l’acqua e il contorno perché non sono compresi, così come il coperto.”
16) “Capisco di essere tornata in patria dalla quantità di commenti più o meno velati su come sono vestita, truccata o pettinata.” (Valentina, Inghilterra)
17) “Ma non ti asciughi i capelli prima di uscire?! (Interno giorno, temperatura percepita 37 gradi).” (Nadja, Argentina)
18) “Capisco di essere in Italia perché vado dal parrucchiere per il ritocco del colore invece di giocare al piccolo chimico.” (Claudia, Wisconsin)
19) “Capisco di essere tornata in Italia quando il portafogli viene prosciugato con la vicinanza dell’EDICOLA. Il mio incubo dell’estate con i miei figli è proprio lei, l’edicola e le mille cose (cavolate diciamolo pure) che vende insieme a riviste più o meno inutili che mi compro!” (Drusilla, Arabia Saudita)
Potremmo continuare all’infinito.
Ma vogliamo sentire la vostra voce.
A voi cosa fa capire di più di essere arrivati in Italia?
Mimma, Kuwait
Senza dubbio la colazione con cornetto e cappuccino, come aspetto positivo!
Mentre, negativamente, i commenti nemmeno troppo velati su come sono vestita/pettinata/non truccata/ingrassata o dimagrita, etc. Effettivamente il fatto che la gente senta l’impellente bisogno di darmi il suo parere su come appaio ecco, questo è il segno del rientro in Italia per me!
Gentili signore, c’e’ qualcosa che mi incuriosisce nel vostro discorso: non mi sembra che i commenti sul vestiario e sul look femminile, per lo meno da parte di estranei, in Italia siano piu’ frequenti che altrove. Soprattutto nelle citta’, mi pare che ognuna (e ognuno) si vesta in sostanza come vuole, senza che ci si faccia piu’ caso di tanto.
Il buon cibo, tutti si vestono bene ache per andare al cinema per quanto riguarda Milano non ti giudicano molto ma ti senti osservato se non ti vesti bene, il calore degli amici che in negli Stati Uniti è meno, ovviamente parrlare In italiano con tutti.
La gente che parla con toni più alti, dice parolacce, applaude il pilota e subito dopo tira fuori il cellulare o lo smartphone per dire a chi li sta aspettando che sono arrivati e discutere la puntualità del volo. 😉
Poter andare in panetteria e comprare pizze e focacce di ogni tipo, inclusa la focaccia dolce.
Andare a fare un giro in paese una tantum e sentirmi chiedere chi sei e dove abiti, perché tanto dopo 28 anni nessuno lo sa, e dire la via del paese invece della casa ‘estera’.
Il cucciolo che scodinzola come un matto e vuole saltarmi addosso/venirmi in braccio (è un pastore tedesco di sei anni) sia quando torno sia ogni volta che esco.
Dover seguire le abitudini dei miei e della città, che – in meglio o peggio – sono diverse.
Internet che non va!
Programmare per davvero cene/merende/colazioni con le amiche.
Non so mai se quei post mi fanno piu’ sorridere o commuovere. Mimma, il parrucchiere è sacro e credo sia veramente tipico di noi meridionali che come tutti i terroni fuori sede neanche al Nord ci andiamo. Per me essere tornata in Italia è quando ordini un caffé. Semplicemente un caffé. Non passare almeno 10 minuti a spiegare che vuoi per evitare la brodaglia. Un ‘altra cosa magica sono i caseifici, che quando entri si sente il latte di quelle belle mozzarelle che ti chiamano come le sirene e infine i panifici, quell’odore di pane, focaccia, taralli e tanto altro. Va beh già che stiamo ci metto anche le nostre belle pasticcerie, rigorosamente chiuse il lunedi’, da Nord a Sud, che fanno resuscitare chiunque. Ecco cosa sogno quando mi addormento e so che in Italia non rientrero’ ancora per molto.
Il basilico non sa di menta!!!!!! Vero!