Lo sport in USA è una cosa seria ed è ricco, sia di soldi che di talenti. In tutte le competizioni internazionali gli atleti americani sono quelli da battere. Lo sport in USA è frutto di selezioni che partono da molto lontano: dagli anni delle scuole elementari. Questo fa sì che l’atleta che arriva alle Olimpiadi a rappresentare gli Stati Uniti, sia la punta di diamante di un pool di atleti enorme. Un pool che è costituito dai milioni di ragazzi che fanno sport a scuola.
Questo fatto è noto ad ogni genitore che ha figli a scuola negli USA. Lo sa ogni persona che apre un yearbook, l’annuario scolastico, e vede quante pagine siano devolute alle attività sportive. Così come ogni persona che guarda quanti soldi dei budget scolastici siano impiegati a sviluppare le strutture sportive. Lo sa ogni persona che sa quanto l’avere una squadra di “campioni” in uno sport, porti tutta la scuola ad andare su nelle classifiche delle migliori scuole. Lo sa ogni persona che sa quanto lo sport possa portare uno studente ad andare gratuitamente all’università con una “full ride” (borsa di studio completa), cosa che raramente succede se uno studente ha “solamente” ottimi voti.
È bello o brutto che succeda così? Tutte e due le cose, a mio modesto parere.
Gli aspetti positivi dello sport in Usa
- I ragazzi vanno a fare allenamenti a tutte le ore (al mattino alle sei le palestre e le piscine della scuole sono piene di studenti che si allenano) e fanno qualcosa di sano stando lontani dai guai.
Se i voti vanno giù o se si fa qualcosa di scorretto (come partecipare ad atti di bullismo o bere, anche al di fuori delle pareti scolastiche) si è fuori dalle squadre sportive, senza possibilità di appello.
- Lo sport nella scuola (le scuole americane sono aperte e funzionanti per 18 ore al giorno in media) è un momento di aggregazione, di risate e di comunità per i ragazzini americani.
Essi, non avendo la via dello struscio, non avrebbero molte possibilità di vedersi, specialmente se il clima è inclemente, come da noi. Guardate questo video:
https://www.youtube.com/watch?v=ruPg9Q_K84M
- Gli sport portano studenti alle scuole e di conseguenza portano soldi.
Se un distretto scolastico ha ottime squadre sarà più attraente per le famiglie che hanno ragazzini in età scolare, che sceglieranno di vivere lì piuttosto che da un’altra parte. Questo porterà ad un miglioramento più generale del distretto scolastico, con insegnanti migliori e strutture rinnovate.
- Gli sport possono essere il modo, per chi è dotato, di migliorare la propria situazione economica e sociale.
Se c’è un ragazzo molto dotato che viene riconosciuto come tale, ma è di famiglia molto povera, magari sarà il primo della sua famiglia che riuscirà a frequentare l’università.
- Gli sport in USA più in generale sono uno dei momenti di aggregazione di questo grande paese.
Ad ogni evento sportivo, a cominciare dalla partita di calcio di bambinetti delle scuole elementari, si canta l’inno nazionale.
Allo stadio non esistono episodi di violenza, non ci sono ultras scatenati e ci si porta i bambini. Il tifo è sano ed aggregante.
I tipi di sport in USA
Quando parliamo di sport nelle scuole non parliamo solo di football americano!
La lista degli sport offerti dalle scuole americane è lunghissima. A seguire un elenco parziale degli sport offerti dal distretto scolastico dove andava a scuola mia figlia. Eccoli: football, nuoto e tuffi, calcio, tennis, golf, sci, atletica leggera, pallacanestro, baseball, lacrosse (sport mai sentito prima di arrivare negli USA, famosissimo qui), pallavolo, hockey, ginnastica artistica, lotta greco-romana.
La lista di sport offerti nelle università è ancora più lungo. In quella dove insegno, per esempio, ci sono anche un’ottima squadra di vela e di canottaggio.
A Milwaukee c’è il centro di addestramento ufficiale delle squadre di velocità su ghiaccio del team USA, insomma sport, sport, sport….
Gli aspetti negativi
Essi sono molte volte il rovescio della medaglia degli aspetti positivi.
- Troppi soldi agli sport nelle scuole.
Prima di tagliare i fondi agli sport si tagliano i fondi a tutti gli altri programmi. In una scuola americana, i club di lettura , di arte e orchestra vengono cancellati di sicuro prima dei programmi di golf.
- Uno studente, vedi sopra, ha più facilità a ricevere borse di studio per un’università se eccelle in uno sport che non se eccelle negli studi o nel suonare uno strumento musicale.
All’inizio delle partite NFL i giocatori di football americano si presentano. Dopo il loro nome dicono da che università arrivano. Si tratta di ottima pubblicità per le università. Se sei bravo vieni da noi, che poi i recruiter qui ti trovano.
- Gli studenti che vanno all’università con una borsa di studio per sport hanno ritmi di vita mostruosi.
Agli allenamenti devono aggiungere i corsi obbligatori in cui devono tenere delle buone medie. Li vedi camminare come zombie per il campus, per gli allenamenti alle 3 di mattina (lo giuro: una mia studentessa) e devono recuperare se vanno in trasferta, pur essendo scusati per le assenze.
- Come per le scuole, anche nei budget delle città si tiene presente sempre l’introito che arriva dallo sport.
Avere una squadra importante porta soldi e turismo. Due anni fa la squadra di pallacanestro dei Bucks aveva detto che lo stadio esistente era diventato troppo piccolo. I dirigenti avevano minacciato che se ne sarebbero andati da un’altra parte se non si fosse costruito uno stadio nuovo. Indovinate com’è finita! A Milwaukee ora c’è uno stadio nuovo e bellissimo pronto per loro. Hanno solo aperto bocca ed i soldi si sono trovati. Con sè lo stadio ha portato tutta una serie di infrastrutture nuove per il pubblico, che porteranno soldi in generale.
Dite che un museo o una mostra importante avrebbe avuto lo stesso effetto sugli amministratori locali?
- È facile trovare sponsor per lo sport, meno per altro.
La cultura non paga, lo sport sì ed i soldi muovono il mondo.
Spero di avervi dato un’idea, anche se molto parziale, di quello che è lo sport in USA e da dove arrivano i fortissimi atleti americani.
Claudia, Wisconsin
Ha collaborato con Amiche di fuso da settembre 2015 a dicembre 2019. Potete continuare a seguirla su Un’alessandrina in America