Ho un rapporto contrastante con le after school activities.
Adoro il concetto di attività extra scolastiche.
Adoro il fatto che i bambini dopo scuola rimangano ancora per un’ora per frequentare classi dove l’obiettivo è svagarsi e divertirsi imparando cose nuove.
Adoro saperli impegnati a scuola a sfogarsi con uno sport o cimentarsi con uno strumento musicale.
Dall’altra parte mi arrabbio un sacco quando rifiutano i miei figli perché la classe è già piena.
Non sopporto scoprire che le attività per noi più interessanti e stimolanti sono destinate solo alle classi più grandi. Lo scorso anno la scelta prevedeva solo origami, art&craft e giochi da tavola.
Ma soprattutto, mi fa rabbia sapere che non ci sono attività sportive tra le attività extra scolastiche.
Quest’anno, fortunatamente, la scuola offre qualche attività in più visto che Tommaso frequenta year 3 e Riccardo year 2.
Vivendo in un compound, e non potendo guidare, bisogna incastrare i giorni in cui si svolgono le attività con i giorni in cui il bus del compound va a scuola anche dopo l’orario normale. Insomma, il mercoledì è il giorno in cui organizzano più attività e, fortunatamente, corrisponde al giorno in cui il bus del compound fa un giro anche alle 2.45 per recuperare i ragazzi più grandi da scuola. Perfetto! Incastro trovato!
Tommaso, mio figlio più grande, è appassionato di musica. Ha scelto coro, perché gli fornisce crediti. Inoltre può svolgerlo alla domenica durante il secondo intervallo.
Poi ha scelto la lezione di musica in cui impara a suonare l’ukulele. Da due anni attendeva questa attività extra scolastica!
Riccardo, essendo il più piccolo, di riflesso, ha scelto anche lui l’insegnamento dell’ukulele.
Ma io ho detto no!
Ho subito pensato che questa cosa non mi andava. Non volevo che entrambi frequentassero la stessa attività extra scolastica.
E così, insieme a Riccardo, abbiamo deciso di scegliere un’altra attività.
Purtroppo non siamo riusciti a sceglierne una tra quelle proposte dalla scuola. Tutte improponibili.
Lui adora i cavalli. Quindi, abbiamo scelto che avrebbe frequentato delle lezioni di cavallo. Il sabato. Certo, in questo caso non si tratta di un’attività extra scolastica, ma lui è comunque felicissimo.
Credo che per due fratelli sia davvero importante formare la propria identità e indipendenza.
Credo sia fondamentale crearsi una posizione nel mondo senza vivere all’ombra del fratello.
Per il primogenito è importante essere libero, non doversi ritrovare sempre in mezzo il fratello. Avere il compito di doverlo gestire.
Mentre il secondogenito deve imparare a cavarsela da solo.
Avendo scelto le attività extra scolastiche seguendo le loro passioni abbiamo fatto la scelta giusta.
Entrambi sono felicissimi e molto orgogliosi.
E voi, come scegliete le attività extra scolastiche?
Drusilla, Arabia Saudita
Come te, escludendo tutte quelle che per motivi di orario non sono fattibili o che non piacciono proprio. Inoltre noi cerchiamo di proiettarci nel futuro e pensare se, proseguendo con la crescita, potremo garantirgli di continuare con l’attività. Per questo per ora abbiamo lasciato perdere attività troppo lontane o costose..infatti credo nella costanza, pur essendo ovvio che, ora che sono piccoli, vogliano provare attività diverse, come è giusto che sia.
Quanto ad attività diverse per i fratelli, concordo con te, in linea di principio. Io per qualche anno ho fatto scherma insieme a mio fratello ma rigorosamente in giorni e gruppi diversi, non solo per l’età. Non comodo per i miei ma giusto per lui, a cui pesava avermi sempre a fianco, e per me, che altrimenti mi chiudevo in un guscio e mandavo avanti sempre lui. Forte l’ukulele!
Orario, vicinanza, incastri tra attività e ovviamente se piace. Con l’obbligo della piscina per tutti perché sono sempre io e quasi sempre da sola che va in spiaggia con i tre e voglio sentirmi abbastanza sicura almeno che si sentano a loro agio in acqua.
Però non mi faccio troppi problemi sul fatto che vogliano fare le stesse cose, sono abbastanza certa che poi il carattere di ognuno si farà, al di là del fatto che nell’infanzia abbiano passato più o meno tempo insieme.
Concordo sul cercare di lasciargli lo spazio di crescere come singoli individui. La maggiore spesso non ne può più di avere la piccola che le ronza intorno (e le da fastidio). La piccola dal suo canto suo, se è con la sorella maggiore vuole sempre copiarla e strafare.
Certo che la gestione famigliare si complica, ma io provo a fare del mio meglio per seguire i loro gusti, anche se in ogni caso, grazie alla differenza di età (3 anni e mezzo) sono sempre in classi diverse 😉