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I 4 brand che compro a Kuwait

Written by mimma Dubai

Piccola premessa, questo non è un post sponsorizzato.

Parlo di moda solo perché ho voglia di condividere con voi alcune scoperte e conoscere le vostre.
Non sono una fashion blogger e probabilmente molti di voi già sapranno tutto.

Quando sono arrivata in Kuwait non ho portato molte cose. Anzi, la maggior parte di quelle portate si sono rivelate inutili.
Non indossabili.
I miei vestitini frou frou, gli stivali, i tailleur, i tacchi.
Nulla era adatto al mio nuovo stato di mamma full time, expat e, molto spesso diciamolo, desperate housewife.
Non andavano bene i tacchi che dovendo spingere un passeggino in tratti dove spesso non c’era un marciapiede erano d’intralcio.
Così come lo erano quando dovevo stare dietro a una neo bipede in un parco giochi.
Tantomeno i miei vestiti frou frou. O troppo corti, o troppo scollati, o troppo senza senso per questa mia nuova vita.
I miei tailleur sono ancora lì nell’armadio.
Testimoni di un tempo in cui io ero una donna che andava in ufficio e della mia volontà di volerci tornare un giorno.

Insomma a Kuwait all’inizio ho un po’ smarrito il piacere e il gusto di vestirmi.
Da un lato è stata una libertà, dall’altro anche un nuovo stress e la domanda: “Ora come mi vesto?”.

In Kuwait i negozi abbondano, ci sono tutti i brand. Dai più famosi ai meno.
La scelta è davvero amplissima.
Ma ci sono due grandi difetti.
Le collezioni vendute sono molto attente ai gusti locali.
Quindi sono molto ricche, coprenti e costose.
Tanto costose, ed è questo il più grande difetto.
Così ho imparato a fare la maggior parte dei miei acquisti in Italia ed a infilare tutto in valigia tra il parmigiano ed il caffè.
Con gli anni però ho imparato a scovare anche qui dei brand, delle piccole chicche, che mi piacciono.
Non mi bastava più Zara e H&M che, essendo più costose che in Italia, non compro mai o quasi.
Preferisco puntare su questi marchi per me nuovi, che mi hanno ridato il piacere di fare shopping anche qui. Un piacere di cui noi donne abbiamo bisogno.
Almeno ogni tanto.

Anche per questi brand ho l’accortezza di aspettare i saldi e comunque già il punto di partenza non è eccessivo.

 

Ted Baker 

Ted Baker

Ted Baker

Questo Brand è relativamente giovane e nasce nel Regno Unito. Ted Baker è un’esperienza tutta da vivere, ne adoro gli abbinamenti, magliette e pantaloni tutti da vedere. I vestiti poi sono la mia passione.
Forse per alcuni troppi confettosi, ma io li trovo deliziosi.
I primi stores di questo brand aprirono i battenti in Scozia, a Glasgow, prima di arrivare anche a Plymouth e Nottingham, nel cuore dell’Inghilterra.
Oggi Ted Baker ha naturalmente il proprio quartier generale a Londra ed ho letto che rappresenta uno dei motivi principali per cui molti giovani italiani – appassionati di alta sartoria – trovano nella capitale inglese un punto di riferimento privilegiato.
Quando si parla di Ted Baker si ha a che fare con una casa di moda speciale, che vanta un fatturato  importante  e che dà lavoro a tante persone ma, soprattutto, che riceve consensi praticamente in tutto il mondo.
Il suo punto di forza, almeno dal mio punto di vista è la vestibilità, sempre perfetta ed i materiali molto belli.

 

COS

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E’ una azienda di proprietà della H&M, la società svedese famossima.
E’ un marchio con una storia di successo molto interessante, tanto che, poco dopo la sua fondazione, già nel marzo 2007 ha inaugurato il primo flagship store a Londra, in Regent Street. Da allora il marchio ha avuto un impatto che, sia pure senza grossi clamori, ha avuto un significativo risultato commerciale in Europa.
Gli abiti  di COS sono sobri e dalle linee squadrate, evergreen dai colori classici che però tengono d’occhio i trend del momento pur avendo una personalità originale.
Il marchio sposa la filosofia della Contemporary Collection, ovvero proporre un abbigliamento fashion e di qualità a prezzi assolutamente accessibili a ogni fascia di acquirente, con collezioni create da un ufficio stile interno.
La loro linea è semplice e sofisticata, due caratteristiche che si ritrovano sia nei capi casual, che in quelli classici, ma anche nella collezione sport.
Io ho comprato diversi maglioni, e un paio di vestiti. Ed è uno dei regali più apprezzati.

BIMBA Y LOLA

amichedifuso

Dopo il Regno Unito e la Svezia, ecco che vi porto in Spagna.
Questo Brand è una mia recente scoperta.
Ho comprato ancora poco, ma è quello che forse più di tutti mi rappresenta ora.
Perché sono in una fase colorata e con tagli un po’ squadrati.
In Kuwait ho scovato anche l’outlet di questo marchio e ogni tanto passo a farci una visita.
Non so perché, ma se voglio fare un regalo azzeccato alle maestre della mia scuola inglese, so che Bimba Y Lola sono molto apprezzati.

RESERVED

4 brand che compro a Kuwait AMICHE DI FUSO

Reserved è quello che più di tutti mi ha fatto ricevere complimenti in Kuwait e in italia.
Le due tute, o meglio le Jumpsuit come sento dire anche in Italia, sono state un tripudio di commenti positivi.
E io non ho mai usato le tute che mi hanno sempre dato l’idea che facciano un po c###ne.
Il mio problema con questo brand polacco è il nome.
Riuscire a pronunciarlo nel modo giusto è davvero difficile per me.
La mia amica polacca è molto colpita dalla recente evoluzione del marchio.
Pare che, siccome è nata subito dopo il comunismo, inizialmente era più rigorosa. Negli ultimi anni è invece più modaiola e “frou-frou” ed ora sta investendo molto nell’apertura di nuovi store un po’ ovunque. Ricordo la campagna pubblicitaria per il primo aperto a Londra la scorsa primavera.
Il rapporto qualità prezzo è ottimo.

Questi i miei principali punti di riferimento. Poi chiaro che compro pure al souk, o uso le mie creazioni di pompomlane.
Ecco, le scarpe invece sono un dilemma.
Le compro solo in Italia.

E voi avete trovato negozi in cui vale la pena fare acquisti?

Mimma, Kuwait.

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Author

mimma Dubai

Giovane quarantenne, mamma di una very funny girl, partita per amore per Kuwait City al grido di “oh poverina” e “ma non ti annoi” sono riuscita a realizzare una grande impresa in mezzo al deserto: trovare il mio vero io. Terrona, comunicativa, pr, scrittrice, sostenitrice della forza del pensiero positivo e grande estimatrice dell’amicizia tra donne di tutte le razze, lingue ed età. Il covid mi ha stravolto la vita, obbligandomi a trasferirmi a Dubai. Dal medioevo sono passata al Futuro. Cosa mi aspetta dopo?

3 Comments

  • Ted Baker lo adoro. Purtroppo qui non c’è ma il negozio ma compro molto online!
    Cos è svedese?? Allora perché non abbiamo neanche un negozio??

  • Entro sempre da Cos, guardo, penso che potrei trovare qualcosa ma poi no…non fa per me, non compro mai niente apparte le borse di pelle, morbide e tagliate senza rifiniture. Prezzo abbordabile ma un po’ sempre uguali.
    Ted Baker lo uso per i momenti in cui sono affamata di shopping, disperata per non trovare niente di buon livello e allora mi infilo da Ted e qualcosa trovo sempre, sia per me che per lui. I vestiti hanno tessuti un po’ pesanti anche se sono estivi per i miei gusti ma è carino. Qui ad Adelaide è forse uno dei pochissimi negozi di livello in cui compro qualcosa. Gli altri brand non li conosco ma in Spagna compro sempre tante cose perché ci sono tanti brand carini e a buon prezzo. Scarpe…rigorosamente italiane apparte le classiche zeppe spagnole che sono casual ma sempre sexy!

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