È un dato di fatto: mentre voi vi rosolavate al sole sulle spiagge di mezza Europa, qui a Sydney io mi coprivo con strati di vestiti e rimpiangevo il riscaldamento della mia casa di Milano. Eh già, quando da voi è estate, da me è inverno (e viceversa ovviamente).
Un bello shock culturale per chi sceglie di emigrare nell’emisfero sud e, per qualcuno, anche un deterrente dal scegliere questa parte di mondo.
Per me personalmente non è mai stato un fattore rilevante nella mia scelta di emigrare in Australia, ma posso capire che per qualcun altro sia una questione da prendere seriamente in considerazione. E allora vediamo un po’ insieme quali sono i miei personalissimi pro e contro del vivere a stagioni inverse.
Pro:
- Spiaggiarsi al mare quando tutti gli altri tremano di freddo: indubbiamente l’aspetto più positivo di tutta questa faccenda! Mentre amici e parenti gelano nell’emisfero nord e mandano foto di nevicate e gelate, qui ce ne stiamo caldini caldini ad abbronzarci le chiappe chiare!
- Essere in vacanza quando tutti lavorano: se devo sopportare le vostre foto al mare ad agosto mentre io lavoro e gelo, voi dovrete sopportare le mie in spiaggia… diciamo da novembre a marzo! E in questo aiuta sicuramente il fatto di vivere al mare!
- Possibilità di svernare altrove: essendo la mia vita divisa tra Australia e Italia, ed essendo queste a stagioni inverse, ho la possibilità (volendo e potendo) di passare da estate a estate, senza mai vivere l’inverno. Ovviamente questa possibilità è limitata dal lavoro e dall’avere un marito con carriera non itinerante, ma per chi fosse meno legato a un posto fisso questa è sicuramente un’ottima possibilità.
- Viaggiare in “bassa stagione”: essendo luglio/agosto qui mesi di bassa stagione, è sicuramente più facile prendere ferie per andare a godersi l’estate nell’emisfero nord. In termini di costi, viaggiare a Natale qui resta il periodo più caro, ma anche viaggiare tra giugno e agosto verso l’estate al nord non è che sia proprio super economico. Molto meglio se si scelgono mesi come maggio o settembre!
- Maggiori destinazioni di viaggio: data la possibilità di viaggiare in entrambe le stagioni, la gamma delle possibili destinazioni dove viaggiare si allarga notevolmente.
- Compleanno in primavera: il mio compleanno cade a fine novembre, in Italia un periodo decisamente freddo e buio, con l’unica nota positiva che per me inaugura il periodo natalizio. Avere la possibilità di festeggiarlo a fine primavera è stato un cambiamento che ho accolto decisamente in modo positivo: adoro la possibilità di festeggiarlo in spiaggia, al parco o comunque all’aperto!
Contro:
- Natale in estate… vogliamo parlarne? Il primo Natale al caldo è divertente, la prima vigilia in spiaggia è un’interessante novità, il primo Capodanno in costume è un simpatico diversivo… ma quando i Natali in estate superano quelli al freddo, vi garantisco che il vostro entusiasmo passerà in fretta. Per me non ce n’è: il Natale va passato al freddo, in inverno, con cioccolata calda e lucine colorate.
- Inverno ad agosto… ho bisogno di dire altro? Se odiate le foto della mia ciccia che si abbronza in spiaggia a dicembre, potete immaginare quanto io odi le foto di amici e parenti spiaggiati al mare quando io tremo di freddo e vado al lavoro!
- Solitudine da luglio a settembre: il mio telefono, whazzapp e facebook si prendono decisamente una pausa nei mesi estivi, quando amici e parenti se ne vanno in vacanza e io vengo abbandonata a me stessa. Difficile poi chiaccherare sotto la coperta per il freddo quando voi siete sdraiati sui lettini ad abbrustolirvi, no?
- Lavorare quando tutti sono in vacanza: seguendo i punti sopra, già è difficile motivarsi per andare al lavoro nei bui mesi invernali – in primis abbandonare il letto caldo per affrontare il freddo della casa -, se poi ci mettiamo anche le vostre foto dalle vacanze e l’assenza di contatti (che non siano foto dalle suddette vacanze), allora proprio il rischio depressione sale a livelli incredibili.
- Poco o niente sci: da quando ho 5 anni per me inverno equivale allo sci. Ho la fortuna di avere una casa di famiglia in montagna (e tutto l’equipaggiamento) che per anni mi ha garantito vacanze e weekend sulle piste da sci a un costo irrisorio e con molta facilità. In Australia è possibile sciare in inverno sulle montagne del NSW e Victoria, ma le piste da sci sono piuttosto lontane dalle capitali di questi stati e passare un weekend sulle piste può risultare davvero costoso.
Insomma, non è certo un aspetto irrilevante il fatto di vivere a stagioni inverse: ci saranno mesi in cui maledirete e mesi in cui sarete maledetti. Le diverse stagioni (e il diverso calendario scolastico e lavorativo che ne consegue) determinano sicuramente viaggi, vacanze e impegni di scuola e lavoro, e hanno quindi un impatto significativo sulla vita di tutti i giorni. Al momento, e negli anni che ho vissuto in Australia, non è mai stato un fattore determinante nella mia scelta di vivere nell’emisfero Sud. Intorno però a Natale e a Ferragosto ci sono sicuramente momenti in cui rimpiango questa scelta…. Perciò non odiatemi se tra novembre e febbraio riceverete le mie foto in spiaggia. Perché tra giugno e agosto sarete voi a inondare la mia bachecha di ombrelloni, lettini e chiappe al vento!
Claudia, Australia
Claudia ha collaborato con Amiche di Fuso da dicembre 2014 a novembre 2019.
Potete leggere Claudia qui
Cara omonima, pur avendo fatto solo una piccolissima migrazione tra Milano e Sanremo ventitre anni fa, capisco benissimo cosa significhi Natale al mare. Qui è inverno, certo, ma l’inverno della Riviera dei Fiori è scelto da secoli da pittori, monarchi europei e non (qui è morto l’ultimo imperatore ottomano) per il suo tepore e per la sua luce, quella luce che mi mancava tanto negli inverni milanesi, però devo ammettere che la mia casa addobbata con ghiaccioli che pendono dalle finestre, babbo natale, renne e slitte un po’ fa sorridere… e quando l’anno scorso ho accolto sul cancello mio fratello e la sua famiglia venuti per il pranzo natalizio, vestita con una t-shirt in tema mi sono sentita chiedere dai miei nipoti “come fai ad essere così abbronzata a Natale?” …io la vigilia sono stata in cucina, ma il giorno prima ero in spiaggia…
Ciao Claudia, immagino che le temperature di dicembre a Sanremo non siano alte come qui ma che faccia comunque effetto per noi milanesi! Indubbiamente i pro ci sono ma per me davvero il Natale ha più senso se passato al freddo e nella magia dell’inverno! Detto questo, sono anche felicissima di essere in spiaggia il 24 dicembre! ahahah
Nella mia vita da expat ho fatto 4 Natali al caldo e l’idea di passare il 25/12 in spiaggia o in piscina e in bikini faceva strano sì, soprattutto il primo anno, però tutto sommato non mi dispiaceva… 🙂
Quest’anno invece, sarà il primo natale nell’emisfero Nord per mio marito, brasiliano ed ex-expat in Australia..chissà come reagirà, passandolo in un luogo freddo e con la neve e dove il mare e la spiaggia sono ben lontani..
Sicuramente un Natale al caldo è un’esperienza da provare e che inizialmente può fare molto piacere! Ma personalmente, non riesco a entrare nello spirito natalizio con 40 gradi! Fammi sapere cosa ne pensa invece tuo marito nel suo primo Natale al freddo!
In effetti il Natale senza neve e freddo…non è Natale 😀
l’atmosfera natalizia più bella, x me resta quella del il mio espatrio a New York, con le sue mille luci e decorazioni…stupende!!! <3