Libri

Real World di Natsuo Kirino e il Giappone che fa paura

Natsuo Kirino è da molti anni una delle mie scrittici giapponesi preferite. Il suo genere sarebbe il noir, ma la sua scrittura potente e le trame dei suoi romanzi raccontano molto di più, raccontano quella middle class giapponese così pulita in superficie e così torbida, problematica nella realtà.

Real World è il mondo reale, quello che inizia con l’età adulta, quello in cui le nostre protagoniste non vogliono entrare: quattro studentesse (Toshi, Kirarin, Terauchi, Yuzan) preparano il temuto esame di maturità liceale nella torrida estate di Tokyo. La loro routine verrà sconvolta da un vicino di casa di una di loro, detto il Vermiciattolo, che ucciderà sua madre fuggendo immediatamente. Questo terribile fatto di cronaca scatenerà una serie di eventi che purtroppo mieteranno anche altre vittime…

Non è la prima volta che Natsuo Kirino ci presenta quattro protagoniste donne (come ne Le quattro casalinghe di Tokyo, in Italia edito da Neri Pozza, come tutti i romanzi della scrittrice), in questo caso quattro ragazze, studentesse, completamente diverse una dall’altra. Quattro ragazze annoiate forse, per le quali l’omicidio commesso dal Vermiciattolo diventa un tragico diversivo, un gioco da seguire.

Il romanzo procede a più voci, quelle dei protagonisti, che ci fanno entrare nel loro intimo e ci svelano molte cose, su se stessi e sugli altri. Come nella realtà, quelli che i diretti interessati considerano segreti sono in realtà fatti conosciuti dalle persone a loro vicine, come nella realtà, ognuno non è solo (o affatto, in questo caso) ciò che mostra agli altri.

Natsuo Kirino ci presenta un Giappone reale, forse un po’ macabro, e per questo è stata aspramente criticata in patria: il paese che propone non è quello delle cerimonie del tè, del kawai e dei ciliegi in fiore, delle ragazze in kimono nei templi. Il Giappone, e Tokyo in particolare, sono anche bassifondi, vecchie prostitute, ragazzini mentalmente instabili, violenza, criminalità, e soprattutto viene messa in discussione la sanità mentale, la Morale di questi ragazzi in uniforme, rappresentanti del futuro del paese. In un paese come il Giappone, dove difficilmente vengono messi in luce i problemi della contemporaneità e uno dei maggiori vanti è proprio quello della quasi assenza di criminalità, della vita in totale sicurezza, dove lasciare le biciclette slegate o i cellulari sui tavolini dei bar per tenere il posto, dove la fiducia nei confronti dell’altro è pressoché totale, la critica è potentissima.

Il suo è uno sguardo disincantato e forse addirittura tetro, in contrasto con la letteratura giapponese che siamo abituati a conoscere meglio: Banana Yoshimoto e Murakami Haruki, in sostanza, con le loro realtà parallele, i loro racconti onirici e certe atmosfere da manga.

I personaggi di Natsuo Kirino sono profondamente soli, soli nella società giapponese che promuove il gruppo sopra ogni cosa ma che in realtà lascia l’individuo a se stesso, a risolvere i propri problemi,

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Author

Veronica Marocco

Amante dei viaggi e dei libri, con la mia laurea in Lingue e il mio lavoro in hotel, sapevo che prima o poi sarebbe arrivata l'occasione di partire! Quello che non avrei mai immaginato invece, era partire dalla Francia per fare tappa ad Hong Kong, Tokyo, Taipei, Shanghai. Dopo un breve "Francia-bis", ripartire poi per Doha e, infine (per ora) Marrakech. Nel frattempo, da due siamo diventati quattro, e le nostre avventure non sono ancora finite!

3 Comments

  • Questa scrittrice è stata una grande scoperta! Le quattro casalinghe di Tokyo è uno dei miei romanzi preferiti…e chi si aspettava di trovare un noir con personaggi dalla psicologie così ben tratteggiate dopo esser stata abituata da Banana Yoshimoto e Murakami a persone sole, sì, ma che si rifugiano in realtà parallele ed eteree?
    Bellissimo. Cercherò anche questo romanzo che consigli!

    • Ciao Giulia, se hai gia’ amato le Quattro Casalinghe (che comunque a me e’ piaciuto di piu’) vai sul sicuro!

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