Romana e Stefania si sono conosciute virtualmente nel gennaio 2015 tramite un’amica friulana in comune, poi le loro strade si sono incrociate grazie all’India nel marzo 2015 e nuovamente riunite, dopo un distacco di nove mesi, nella magica Iran. Risponderanno per noi a venti domande su questa loro ultima esperienza: pronti? Via!
Nome?
R: Romana.
S: Stefania detta Estefania.
Anni?
R: 30.
S: 33 trentine entrarono a Trento.
Provenienza:
R: Pozzallo (RG), nota provincia africana.
S: Catania, noi il vulcano non lo temiamo.
Anni fuori “casa”:
R: 11 anni.
S: 7.
Città in cui hai vissuto:
R: Bologna, Udine, Calcutta, Chennai, Teheran, Karaj.
S: Trieste, Chennai, Karaj.
In che anno ti trovi?
R: 1395.
S: penso sia lo stesso.
Città attuale:
R: Karaj.
S: stesso quartiere per fortuna: Mehrshar, la Beverly Hills di Karaj!!!
Impatto iniziale:
R: ritorno al passato negli anni ’80/’90’ visione di tanti nasi rifatti e di trucco alla Moira Orfei.
S: senso di soffocamento non appena atterrata a Teheran e costretta alla vestizione con giacchetta e velo.
Come vivi questa esperienza in Iran a distanza di mesi?
R: Gli iraniani hanno voglia di modernità e di aprirsi all’occidente. Mi trovo bene perché sono molto ospitali e curiosi con gli stranieri. Sto vivendo qui la mia prima esperienza da mamma, cosa non da poco.
S: La quotidianità è entrata a far parte subito della mia vita grazie alla presenza di amici sia italiani che iraniani. Palestra tutti i giorni e tenni, essenziale e vitale.
Che lingua parli?
R: “Farsenglish!” Per fortuna si trova qualche iraniano che parla italiano.
S: Faccio il mimo ed allo stesso tempo cerco di imparare il farsi. Ogni tanto si trova un’anima pia che parla inglese.
Parola preferita in farsi.
R: Khastanabascid, utilizzata alla fine di ogni saluto e letteralmente vuol dire “non ti stancare”.
S: Kheili Hosmaze che vuol dire “molto delizioso”, e lo ripeto in continuazione perché mi hanno fatto assaggiare di tutto e di più.
Cibo preferito iraniano?
R: Verdure ripiene con riso, uvetta, frutta secca e spezie varie.
S: Kebap e una particolare mousse di melanzane. Nomi non pervenuti.
Cosa piace agli iraniani dell’Italia?
R: Cibo, moda, macchine
S: Baresi, Baggio, Maldini, Zenga.
Musica italiana conosciuta in Iran?
R: Tozzi, Albano e Romina, Pavarotti e Bocelli.
S: Laura Pausini ed Eros Ramazzotti.
Attori italiani conosciuti?
R: Lando Buzzanca, Sofia Loren e Claudia Cardinale.
S: Michele Placido e Monica Bellucci, un po’ di modernità!
Cibo italiano che piace agli iraniani?
R – S : pasta stracotta con salsa ketchup, pizza super condita e la “nostra” immancabile pastra Alfredo!
Quante volte ti hanno chiesto se ti piace l’Iran e se ti trovi bene?
R: 100.000 volte, è la loro domanda preferita. Sono curiosi di sapere cosa si pensa dell’Iran all’estero.
S: Kheili kheli, molto molto…ho fatto progressi con il mio farsi!
Qual è stata la reazione di amici e parenti quando hanno saputo del trasferimento in Iran?
R: “Stai attenta alla guerra (confusione con l’Iraq), “Attenta agli “Arabi” (non sono Arabi)”, “Copriti come una Beduina”, “Portami un tappeto”.
S: “Stai attenta’, “Ma chi te lo fa fare?”, “Ma sei sicura?’, “Copriti mi raccomando”, “Portami il caviale e un pugnale”.
Situazione reale invece?
R: Paese molto pacifico, musulmani per niente fanatici, iraniane quasi più scoperte delle occidentali nelle situazioni di feste private. Gentilezza e cortesia alla stregua dei siciliani.
S: Musica da disco dentro palestre che sono solo maschili o femminili. Completino da fitness succinti e poco coprenti sotto i montò e i veli. C’è un mondo sotterraneo e nascosto, come nascosti sono i capelli platinati e le acconciature anni ’80 e le spesse sopracciglia pigmentate. In realtà non frequentano le moschee come i cristiani le chiese.
Consigli finali?
R: Sebbene l’Iran sia un Paese turisticamente parlando poco conosciuto, invito le Amiche di Fuso e tutto il loro pubblico a venire a visitarlo perché è un Paese in cui la storia del passato sembra vivere nel presente.
S: Portare l’hijab fa fashion…lo consiglio per il prossimo inverno 2016.
Io le andrei a trovare molto volentieri! L’Iran mi ha sempre ispirato… 🙂
Stimo tanto lo spirito aperto con il quale hanno voluto vivere nel mondo sfatando tanti pregiudizi sbagliati. Se tutti noi potessimo aprire un pò gli occhi e vedere meglio il mondo attorno, ci sarebbe più pace per tutti.
un caro aluto alle nostre amiche e agli amici.