Come diventare reporter di viaggio?
Oggi ospitiamo Elisa che ha avuto la possibilità di diventarlo e di partire per un’avventura in Australia all’insegna del gluten free. In questa prima parte ci spiegherà come ha fatto a raggiungere il suo sogno mentre prossimamente ospiteremo il resoconto di questo suo emozionante viaggio. Seguitela sul suo blog Sono Allergica, sulla sua pagina Facebook e su Instagram dove troverete anche il diario di viaggio.
Alzi la mano chi ha un sogno nel cassetto che non osa tirare fuori, per paura di non riuscire a farlo avverare. Un sogno proibito, da coccolarsi in solitudine prima di andare a dormire. Da confessare a un amico nelle notti in cui i sogni sembrano lontani anni luce, come quando eravamo bambini.
Ora, chi ha alzato la mano immagini di navigare a caso una sera su internet, ed imbattersi in una persona che ha appena realizzato il suo sogno. Cosa penseresti?
Di certo non che di lì a quattro settimane toccherà a te.
Ma a volte su internet si incontra il post giusto al momento giusto. Così è capitato a me.
Il post era “Aspettati l’inaspettato” di Monica Sauna. Lo ha scritto quando stava per partire per un viaggio sponsorizzato dall’Ente Turismo della California, dopo aver vinto un concorso. Proprio lei, che “non aveva mai vinto nulla di decente nemmeno nell’Uovo di Pasqua” si accingeva a fare il viaggio della vita. E pur avendo letto il post dopo il suo ritorno, non riuscivo a non provare un brivido di emozione per lei, che aveva realizzato il suo sogno.
Il caso voleva che, proprio in quei giorni, scadesse un altro concorso: due settimane in giro per l’Australia sotto Natale, da raccontare sui social. E che io avessi appena aperto un blog sulle mie intolleranze alimentari, senza sapere nemmeno se ci avrei scritto qualcosa. Lavoro come freelance nel campo della comunicazione, e l’idea di fare la reporter viaggio mi ha affascinata fin da bambina: tempo di una telefonata col mio fidanzato e mi sono iscritta di impulso.
Ero certa di non poter vincere: chi vuole mandare in viaggio una persona celiaca, intollerante al lattosio e sensibile al nichel? Ma a volte i nostri problemi diventano le nostre fortune, perché ci obbligano a prendere una strada che poi scopriremo essere quella giusta per noi.
È stata proprio la mia idea di scrivere una guida gratuita senza glutine dell’Australia che mi ha fatto ottenere, in quattro giorni, abbastanza voti da passare alla fase finale. L’ho quindi proposta alla compagnia che sponsorizzava il viaggio, scrivendo una lettera motivazionale molto convincente, di cui ho parlato in questo post. E mi hanno presa.
In una settimana da quando avevo letto l’articolo di Monica, ero pronta a partire anche io.
Pronta è una parola grossa.
Ho visto il mio sogno nel cassetto uscire, prendere forma e depositarsi tra le mie mani sotto forma di un biglietto aereo per l’Australia, tutto nel giro di sette giorni. Troppo poco tempo per essere pronta davvero. È la prima volta che sono pagata per raccontare un viaggio: come me la caverò? L’esperienza sarà all’altezza delle mie aspettative? Ma soprattutto, lo sarò io? E se fossi stata troppo impulsiva nell’iscrivermi, e finissi per pagarne le conseguenze?
La mania di perfezionismo e l’insicurezza sono i peggiori limiti che possiamo dare a noi stessi. Meglio accettare che non lo saremo mai, abbastanza pronti. Che siamo destinati ad andare in scena col fiato corto e il cuore nelle orecchie, chiedendoci chi ce l’ha fatto fare, ma che in fondo va bene così. Questo atto di indulgenza verso noi stessi magari è il modo migliore per abbracciare la vita. Aspettarsi l’inaspettato, e la paura che lo accompagna. Essere orgogliosi del nostro fiato corto, della paura di non farcela e dell’avere comunque il coraggio di provarci. Perché se i sogni si possono realizzare, cosa succederebbe se l’anno prossimo li tirassimo tutti fuori dal cassetto?
Elisa, Italia.
Uaho, complimenti! Vado subito a curiosare sul tuo blog. Dove sei stata di bello in Australia? Cosa ti è piaciuto di più?
Ma ciao! Purtroppo non mi sono nemmeno avvicinata al Western Australia o ti avrei mandato un messaggio!
Sono stata in Queensland, a Sydney, Melbourne e Great Ocean Road. Indubbiamente queste due tappe sono state le mie preferite e quelle in cui tornerò!
Vorrei vedere anche la barriera corallina e Uluru, quindi mi sa che con l’Australia è solo un arrivederci…
Melbourne e la Great Ocean Road sono davvero spettacolari. Uluru 10 anni fa ci è piaciuto molto, io temevo fosse troppo “commerciale” invece aveva un che di magico.
Il Western Australia ha dei panorami da favola…ti aspetto da queste parti 😉
Prima o poi arrivo, contaci! 🙂
Brava Elisa! Proprio vero quello che dici!
“Siamo destinati ad andare in scena col fiato corto e il cuore nelle orecchie”.
Grazie per aver condiviso la tua storia.
Grazie Chiara! Sono felice che ti sia piaciuta. In fondo essere emozionati ad ogni novità è un bellissimo modo di vivere a pieno la situazione: non sentire niente sarebbe peggio!
Te l ho già detto ma te lo ripeto: grande elisa! 🙂
Grazie Cris, ricevere complimenti da una delle mie blogger di viaggio preferite mi fa un gran piacere 🙂
Un abbraccio