Viaggi

Guide Giapponesi Ep. 3: cosa visitare in Giappone (i miei luoghi del cuore)

Written by Veronica Marocco

Spesso amici o conoscenti che vengono a visitare il Giappone (o anche solo Tokyo) mi chiedono informazioni o mi sottopongono liste e itinerari preparati in precedenza, e in generale tutti sono molto preoccupati di perdersi qualcosa, di non poter vedere tutto. In effetti, hanno ragione: c’è davvero tanto, tanto da visitare, tanto da fare. Ovviamente, bisogna essere fan del genere. Lavorando nel settore Hospitality, durante i miei due anni a Tokyo mi è capitato di avere clienti che mi chiedessero suggerimenti su percorsi da fare o posti da visitare dicendomi “A noi non interessano molto parchi, templi, giardini e musei, cosa possiamo vedere?” e per quanto sia la prima a dire che dopo settanta templi la cosa si cominci a fare un po’ ripetitiva, forse un viaggio in Giappone non fa davvero per voi!

In ogni caso, ecco una personalissima lista dei posti che mi rimarranno nel cuore ora che la nostra esperienza giapponese è finita.

  • A Kyoto: il Padiglione d’Oro (Kinkaku-ji) e la foresta di bambù  (Bamboo Forest). Sono quei posti magici che ti fanno dire “Sono davvero in Giappone”, per non parlare del mio preferito, il Fushimi Inari, dove sarete catapultati nel mondo delle Memorie di una Geisha. Sarà mainstream, i saputelli del Giappone o i residenti di lunga data storceranno il naso, ma io ne sono uscita pazza. Va precisato che non ho amato Kyoto come a molti capita. Città meravigliosa da visitare, vera anima del vecchio Giappone, l’ho sentita fredda (in tutti i sensi, a Gennaio è un vero e proprio ghiacciaio) e poco ospitale. I periodi migliori per visitarla sono ovviamente quello della fioritura dei ciliegi e quello meno conosciuto, ma fantastico, delle foglie rosse in autunno.
  • Se il vostro viaggio prevede una tappa nel Sud del Giappone, cercate di passare per Hiroshima e visitare almeno il Museo e Memoriale della Pace. E’ un pugno nello stomaco, e magari non è un posto che tutti includerebbero in un itinerario di vacanze, ma ne vale la pena: vale sempre la pena di ricordare cosa ha significato per i Giapponesi il lancio di Little Boy la mattina del 6 Agosto 1945. Anche se a volte ho l’impressione che questo passato non ci stia insegnando molto. Una volta finita la vostra visita a Hiroshima (mi raccomando, magnatevi un okonomiyaki!), l’ideale sarebbe prendere il traghetto per Miyajima, dove passare la notte per approfittare di questa isoletta magnifica fin già dal mattino dopo. Di Miyajima poi io mi sono innamorata, ò uno dei ricordi più belli che ho dei nostri weekend giapponesi.
  • E finalmente veniamo a Tokyo. Si potrebbe parlarne per ore, il gigantismo di Tokyo stanca e assorbe con i suoi treni, i milioni di persone (che, per quanto ordinatissimi e rispettosi, rimangono comunque un numero così elevato da stordire il viaggiatore appena atterrato) e questa città, che molti immaginano ipermoderna, è molto più tradizionale di quanto si pensi, e a volte sembra essersi ingrandita senza un preciso piano, risultando in una mescolanza di templi, casette, grattacieli e boutique. I miei posti del cuore in questa città sono stati il santuario shinto Meiji-Jingu, famosissimo anche per il meraviglioso parco che lo circonda, una vera foresta nel cuore del quartiere chic di Omotesando, non lontano dagli accessi e dai travestimenti di Harajuku. E poi Yanaka (detta anche Yanesen, da Yanaka-Nezu-Sendagi, le tre stazioni di riferimento del quartiere), dove sembra di poter tornare indietro, di rivedere il volto antico di Tokyo; Shimokitazawa, quartiere negli ultimi anni sempre più trendy, con i suoi negozi di dischi e vestiti vintage, i caffé, i bar dove la sera si suona il jazz …e ultima ma non ultima, la mia piccola Kagurazaka Dori, il mio quartiere, fatta di vicoletti stretti e ristorantini ancor più piccoli, giapponesi ma anche francesi (qualcuno la chiama la Piccola Parigi di Tokyo) e italiani. Non troppo lontana dal palazzo imperiale, questa via era fino agli anni Trenta il ritrovo della cultura, dei bar speakeasy, del divertimento grazie alle numerose geishe in attività a quel tempo. Poco lontano, il canale, luogo perfetto per ammirare i ciliegi durante la stagione, o per affittare una barca.

Questi sono i posti del Giappone, e di Tokyo, che non potrò dimenticare. Questi due anni non sono sempre stati facili, ma nonostante tutto, nonostante qualche ostacolo lungo il percorso, abbiamo un tesoretto di ricordi e sensazioni da portare con noi ora che inizia una nuova avventura.

Qualche sito interessante per chi avesse voglia di cercare qualche informazione in più, o per chi desidera viaggiare in questo paese davvero speciale:

https://www.japan-rail-pass.it/jr-pass

https://www.japan-experience.com/

https://www.jnto.go.jp/

http://www.seejapan.co.uk/jnto_consumer/index

http://www.japan-guide.com

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Author

Veronica Marocco

Amante dei viaggi e dei libri, con la mia laurea in Lingue e il mio lavoro in hotel, sapevo che prima o poi sarebbe arrivata l'occasione di partire! Quello che non avrei mai immaginato invece, era partire dalla Francia per fare tappa ad Hong Kong, Tokyo, Taipei, Shanghai. Dopo un breve "Francia-bis", ripartire poi per Doha e, infine (per ora) Marrakech. Nel frattempo, da due siamo diventati quattro, e le nostre avventure non sono ancora finite!

1 Comment

  • Il Giappone è bellissimo ma certo come scrivi anche tu bisogna essere adatti al genere.
    Tra pochi giorni partiremo di nuovo per Tokyo, ci rechiamo in Giappone un paio di volte all’anno, siamo una coppia mista italo/giapponese.
    Conosciamo anche Taipei dove ci siamo recati più volte, anche se non per lavoro, è molto diversa dal Giappone sarà un’altra bella esperienza.

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