Questa è la storia di un’insolita coppia cresciuta insieme in una radura nel bosco. Questa è la storia di un orso e di un pianoforte. E’ una storia di intesa e di amicizia.
The bear and the piano, di David Lichtfield.
Il libro comincia con il ritrovamento di un pianoforte da parte di un piccolo orso. L’orso si avvicina curioso all’oggetto, lo tocca e PLONK, sente un primo suono. La prima nota. Spaventato se ne va. Torna il giorno dopo. PLONK. E il giorno dopo ancora. PLINK PLONK. Bear torna ogni giorno nella radura a studiare l’oggetto misterioso e, senza quasi nemmeno accorgersene, orso impara a suonare.
E quando suona, quando compone musica e quando riesce ad estrarre dall’oggetto trovato delle melodie meravigliose, Bear è felice.
Tutti sono entusiasti. Bear è entusiasta. Gli spettacoli, i teatri, la fama lo avvolgono e lo coinvolgono e lo emozionano. Ma una notte di stelle si trova solo sul tetto di un teatro e ripensa ai suoi giorni felici nel bosco. Solo lui e il suo pianoforte. E sente una forte nostalgia di casa. He missed his home.
Il finale si può immaginare, Bear torna a casa. Ma c’è una sopresa che lo attende. Prima amara e poi dolce. Bear è nuovamente felice. Solo lui e il suo pianoforte e … the most important audience of all.
La prima cosa che ci ha colpito del libro sono state le immagini, grandi e colorate anche se sempre sulla stessa tonalità. Un libro che parla agli appassionati di musica in modo sottile e leggero. Mio figlio di 8 anni sta imparando a suonare la chitarra. Lo vedo ogni giorno suonare il suo PLONK e poi il suo PLINK PLONK. Tra poco è il suo compleanno e lui sta imparando a suonare Happy Birthday. E’ incredibile come partendo da una nota e da un dito, ora usi tutta la tastiera della chitarra e tutte le dita della mano.
E’ la musica. Da sempre, per me, un mistero affascinante!
Miriam, Read me a Book.