La vita è sempre piena di sorpresa e spesso ci si ritrova ad assecondarla: Denise per questo si trova a vivere in Germania, meta mai calcolata nella lista delle nazioni in cui vivere.
Potete seguire le sue avventure nel blog My Social Travel.
Ogni volta che mi sentivo infelice, ogni volta che avrei voluto cambiare una situazione, il mio presente, il mio futuro, continuavo a ripetermi: “Non sei un albero, non hai le radici, puoi andare dove vuoi, stare con chi vuoi”.
Che sia vero o no, o vero in tutte le situazioni, non lo so.
Una cosa è certa: fin da piccola volevo viaggiare.
E piano piano, secondo le mie possibilità, lo sto facendo.
Che desiderassi trasferirmi in Germania, dove ora mi trovo, proprio no. Ma la vita non è lineare e non segue i piani che ci siamo disegnati in testa. E così, dopo la laurea, un po’ per un tirocinio, un po’ per seguire l’amour ( lo scrivo in francese che suona un pochino più dolce del tedesco ) con una valigia di 20 kg e un bagaglio a mano di altri dieci, sono salita su un volo Venezia- Düsseldorf.
E così la mia vita in Germania ha avuto inizio, fra alti e bassi.
Non sapendo nemmeno una parola di tedesco, ho dovuto imparare questa lingua così difficile. E per una volta la frase che ho sentito tante volte: “eh, il tedesco è proprio difficile”, non si è rivelata affatto uno stereotipo ma la cruda realtà. Dopo un anno di corsi di lingua intensivi, mi sento al settimo cielo se riesco a fare una conversazione di cinque minuti senza intoppi con la bigliettaia in stazione dei treni, e tendo ancora a evitare quei negozi in cui è necessaria un qualche tipo di interazione umana.
Ma barriera linguistica a parte, la Germania, almeno la regione dove vivo, si è rivelata essere molto lontana dalle mie aspettative (che, lo ammetto, non erano molto rosee). Non lo nego, i primi mesi non sono stati facili, e ogni piccola difficoltà poteva sfociare in un mini dramma con circolo vizioso: se non ero un albero prima di partire, di certo non lo ero diventata, dunque potevo rimettere tutto in valigia e tornare a casa. Ma poi, casa dov’è? Dopo un anno sento già di avere due case, in Italia ma anche in Germania.
Vivere qui non è poi così diverso dal vivere in Nord Italia. Ok, l’estate è più fredda, e non c’è Venezia. Ma se si vuole “giocare all’italiano” è facile, dopotutto negli anni ’50 proprio gli italiani sono stati i primi Gastarbeiter, ovvero “lavoratori ospiti” in Germania, quindi ci sono tantissimi bar e ristoranti italiani in questa zona. Vivere qui da in questo momento sicuramente molte possibilità da punto di vista lavorativo, soprattutto se si parla bene il tedesco.
Questo espatrio fuori programma mi ha aiutata a mettere a fuoco molti aspetti della mia vita e a riconsiderare un po’ tutto, a vivere nuove esperienze e anche a conoscere un mondo, quello degli italiani all’estero e dei loro blog, che è sempre interessante e divertente leggere.
Denise, Germania.
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