Tips&Tricks

Mini guida sull’integrazione durante un espatrio

Meta definita.
Valigia farcita di mille incertezze.
Adrenalina che schioppetta nel cuore.
Pronti, partenza, si parte!
E si arriva.
Si arriva in una nazione nuova, con usi e costumi diversi, con una lingua probabilmente differente e tante, spesso tutte, facce sconosciute. Bene, ora come faccio a farmi degli amici?

C’è chi è più schivo e non ha l’estremo bisogno di socializzare, c’è chi invece soffre molto la solitudine e l’aver lasciato una stretta cerchia di amicizie e i propri cari lo attira in una depressione da cui occorre correre ai ripari. Poi conoscere nuove persone arricchisce sia a livello umano che culturale ed è un regalo che ogni espatrio ci dona e non possiamo di certo rifiutarlo!

Ecco alcuni consigli per aumentare le proprie conoscenze e cercare di integrarsi al meglio con la nuova realtà:

1. Partire con il pensiero giusto: voi siete gli “sconosciuti” e dovete sudarvi l’integrazione. Non partite quindi con l’atteggiamento da Calimero “non piaccio a nessuno” e “son tutti cattivi perché non mi cercano”. Dovete muovere il sederino e sbattervi. Certo, potete essere fortunati e trovare il migliore amico nell’appartamento di fianco al vostro oppure la moglie del collega di vostro marito è così carina e simpatica che vi prende subito sotto le proprie ali e vi presenta tutto il suo mondo. Ma potrebbe anche non succedere nulla di tutto ciò e dopo tre mesi voi ancora non avete qualcuno con cui bere un caffè. Quindi, ripeto, dovete darvi da fare VOI. Lanciatevi, stalkerate ( suggerisce la nostra Serena), non abbiate timore a buttarvi e iniziare una conversazione sulla passata di sugo migliore da comprare perché non si conoscono le marche o sul tempo che non concede più le giuste stagioni: sfoderate i miglior luoghi comuni che conoscete e armatevi di sorriso! Mal che vada finisce tutto lì, ben che vada ci si rivede in un’altra occasione. Mettetevi in gioco: ora siete fuori dalla vostra confort zone e dovete costruirne un’altra, forza!

2. Sorridere aiuta a risolvere i guai, cantava qualcuno. E io aggiungo: aiuta anche a fare amicizia. Chi vuole essere amico con Brontolo? Ve lo dico io: Nessuno. La vita presenta da sola già un sacco di problemi che di averne un altro vivente anche no. Stampatevi un bel sorriso a 55 denti senza alcun pudore. Lo so, vi sentite soli e tristi e vorreste correre sotto le coperte e chiamare l’amico/a del cuore e piangere insieme ingozzandovi di gelato. Ma Viber, Skype e WhatsApp non funzionano perché internet singhiozza oppure lui/lei non vi può rispondere ora perché è impegnata e voi ancora non avete trovato nessuno con cui bere quel, molto probabilmente pessimo, caffè. Quindi ricordatevi di vestirvi di sorrisi prima di uscire di casa, sempre.

3. Sfruttate la vostra condizione.
Siete mamme o papà? Inseritevi nella vita scolastica, aiutate e intervenite dove potete, fatevi vedere partecipi, propositivi, presenti. Arrivate dieci minuti prima dell’uscita da scuola e abbordate qualche altro genitore, quelli solitari sono più facili dei gruppi perché magari vivono la vostra stessa situazione. Nei gruppi è più difficile entrare perché probabilmente hanno già dinamiche attivate da tempo ma tentateci: presentatevi con un bel sorrisone! Invitate a casa per un tea e organizzate playdate per i vostri bambini. Dovete essere aperti per trovare apertura anche dall’altra parte!
Siete senza figli? Perfetto: esistono tantissimi corsi di diverso tipo che potete frequentare per conoscere gente nuova. Dalle degustazioni, alle presentazioni di libri, alla fotografia, alla cucina, ma anche corsi veri e propri di sporto bricolage dove è più facile relazionarsi: se avete una passione questo è il momento giusto per alimentarla e dedicarvi più tempo. Partecipate agli eventi come se non ci fosse un domani! Trovare qualcuno con le stesse affinità culturali o sportive facilita il dialogo e la conoscenza.
Imparate bene la lingua in classe: nei corsi conoscerete chi è nella vostra stessa situazione e se vi blocca la timidezza, potrete prender la scusa di far della pratica e incontrarsi così anche fuori.

4. Usate i canali giusti: iscrivetevi a Meetup, Couchsurfing, Internations, i gruppi in Facebook e trovate altri expat se i locali vi sembrano davvero troppo chiusi verso di voi. Sarà più facile fare amicizia con persone con una vita attuale simile alla vostra e magari sono già inclusi in una cerchia che vi possono presentare. Controllate se c’è un blog tenuto da un italiano nella vostra città: troverete tante informazioni utili e magari c’è anche la possibilità di incontrarsi.

5. Siete Italiani, la gente ci ama. Per lo più questo è vero almeno nella maggior parte del mondo, poi ci sono posti dove magari non ci sopportano ma 1 su 100 che ci adora solo perché siamo italiani lo troviamo. Puntiamo a lui. La nostra lingua o la nostra cucina: quello che più ci viene facile proponiamolo. Cercate su siti di Language Exchenge dove potete offrire la vostra lingua in cambio di un’altra incontrandovi: mezz’ora per uno e così via! Siete più bravi in cucina? invitate le mamme degli amici di vostro figlio ad una pizzata oppure fate le lasagne per i colleghi di vostro patner o i biscotti per il vostro vicino di casa. Prendiamoli per la gola!

Cinque semplici punti che potete sfruttare a vostro piacimento per farvi un amico in più e vivere appieno l’esperienza magnifica dell’espatrio. Se siete artefici di questa scelta è sicuramente più facile perché vi siete ficcati voi in questa situazione e avete la motivazione necessaria per farla funzionare: prendete questi spunti e certamente troverete qualcuno. Se, al contrario, la state subendo per motivi diversi, vi consiglio di trovare il piglio positivo e vedere il bicchiere mezzo pieno perché la vita sociale, di qualsiasi misura vi occorra, è un fattore fondamentale e l’assenza vi opprimerebbe ancor di più da rendere questo espatrio insopportabile.

E non dimenticatevi di sorridere. 😉

Greta, Italia
Ha collaborato con Amiche di Fuso dal 2014 al 2018

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Amiche di fuso

Amiche di fuso è un progetto editoriale nato per dare voce alle storie di diverse donne, e non solo, alle prese con la vita all'estero. Vengono messi in luce gli aspetti pratici, reali ed emotivi che questa esperienza comporta e nei quali è facile identificarsi. I comuni denominatori sono la curiosità, l'amicizia e l'appoggio reciproco.

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