Sento squillare il cellulare.
È un numero arabo che non conosco e non è in rubrica.
“Hello”
“Ciao Drusilla, il tuo contratto è pronto. Domani mattina ti mando un driver. Vai a firmare e poi ti fai portare in ufficio qui da me.”
Mi manca la salivazione e fatico a far uscire le parole, deglutisco e rispondo: “Ok, grazie. A domani.”.
Non resisto, urlo e salto di gioia.
Il cuore mi batte fortissimo, le mani sudano e la testa mi gira così tanto che devo sedermi per non cadere.
Dopo aver telefonato a mio marito mi siedo e cerco di incassare, analizzare e razionalizzare la notizia.
Vado davanti allo specchio e mi metto a parlare con la mia immagine riflessa. In questo momento non sono sola, siamo in due: c’è la Drusilla entusiasta, emozionata, orgogliosa e carica per questa nuova avventura, ma dall’altra parte c’è la Drusilla angosciata, spaventata e timorosa per questo nuovo impegno.
“Hey Drusilla, complimenti! Hai fatto il colpaccio! Questa è una grande occasione per te, mi raccomando sfruttala al massimo. Ma che cos’è quella faccia?”
“Ho paura!”
“Vabbè è normale, se ci pensi sono sette anni che non lavori, sette anni che non timbri un cartellino, che non ti relazioni con dei colleghi o che non dimostri il tuo lavoro ad un capo. Però nel frattempo sono nati i tuoi due figli, hai traslocato in tre diversi deserti, hai conosciuto delle persone meravigliose, hai aperto un blog, hai scritto un libro, hai parlato e presentato davanti a tanti sconosciuti.”
“È vero, hai ragione, ho fatto un sacco di cose, ma se ci pensi sono sempre stata io il datore di lavoro di me stessa, io gestivo i miei tempi e sceglievo cosa, come e quando fare le cose. E poi lavorare con una o più amiche è tutto più facile! Lo so, devo tirare fuori gli attributi e dimostrare quello che valgo.”
“Tesoro, guardami un attimo negli occhi e ascoltami. Tu vivi in uno strano deserto, fatto di regole bizzarre, abitudini curiose, tradizioni antiche e spesso difficili da accettare per noi che arriviamo da mondi diversi. Per noi donne la vita non è semplice, anche se non impossibile. Quindi, ricevere un’offerta di lavoro qui è una cosa importante e significativa.”.
Questa chiacchierata davanti allo specchio con il mio alter ego mi ha fatto bene. Finalmente ho trovato lo spirito giusto per iniziare questa grande avventura.
Il giorno dopo vado a firmare il contratto e definire i dettagli.
Mi sento piena di energia e sorrido a tutti quelli che incontro sulla mia strada.
Lavorerò da casa, al mattino.
Qualche volta verrà a prendermi un driver per portarmi in ufficio a raccogliere materiale e confrontarmi con gli altri.
Il lavoro è tutto nuovo, più o meno vista l’esperienza col blog.
Mi dovrò occupare dei contenuti e degli aspetti “estetici” di un website di una grande realtà .
Al mio fianco ci saranno tecnici IT che mi supporteranno nella parte tecnica.
Il sito è molto bello, ma purtroppo privo di contenuti.
Mentre leggo il contratto mi portano un bicchiere di tè  molto zuccherato e una bottiglietta d’acqua.
Con la mano tremante appongo le mie due firme.
Prendo il pc che mi è stato dato in dotazione e stringo forte la mano al ragazzo egiziano che mi ha illustrato il contratto. Qui non sono abituati a stringere mani alle donne perché non si usa, ma io non ho saputo resistere.
Dopodiché mi alzo in piedi, spalle dritte, testa alta.
Ringrazio e saluto.
Mi dirigo verso l’uscita dove il driver mi attende.
È fatta, la mia grande avventura sta per cominciare.
Buon lavoro Drusilla!!!
Drusilla, Arabia Saudita
sono felicissima per te! ci racconterai anche del tuo nuovo lavoro, vero? Congratulazioni e auguri!
Grazie!
Presto vi racconterò anche in cosa consiste il mio lavoro.
Si, Drusilla,, Buon lavoro. Te lo auguro con tutto il cuore.
Prima o poi ci farai sapere e così anche noi potremo seguirti.
Congratulazioni!
Grazie mille!!!
Ma congratulazioni! Andrà benissimo, sii te stessa 🙂
Che bello sentire che I veri contratti esistono, qui in Serbia il contratto lo hanno firmato i datori di lavoro per me….
Grazie mille!!!
Buon lavoto e buona avventura
Grazie di cuore!!!
Dru … io me lo ricordo quello che dicevi in ufficio, “voglio imparare un lavoro perchè quando do vrò lavorare all’estero avrò le basi” il tuo attuale marito era già in Libia, mi pare, e tu hai “rischiato” di fare carriera la, dove ci trovavamo in quel momento. E’ più forte di te, emergi che tu lo voglia oppure no. Avere un lavoro retribuito in un Paese come quello dove sei, ha un significato enorme! Ma non solo per te o per le donne in generale, anche per gli uomini, specialmente i non italiani. Trovare normale che una donna guadagni, che in qualche misura abbia la stessa “dignità ” economica di un uomo, rende normale il lavoro femminile, la dove non è normale nemmeno l’autonomia femminile. In Europa l’emancipazione femminile è iniziata con la rivoluzione industriale. C’è un proverbio che dice: il lavoro nobilità l’uomo … Dunque anche la donna viene “nobilitata” Grande Dru! Indirettamente “nobiliti” tutte noi.
Grazie di cuore Graziella, hai sempre parole belle per me.
Un abbraccio
Evviva, Drusilla! Sono davvero felice per te. Sei stata grande, lo sai vero? Già non è facile trovare lavoro, figurarsi in un paese così diverso dal nostro… Ci racconterai tutto, vero?
Grazie di cuore!!! Non preoccuparti che prima o poi ti racconterò tutto!
Sono molto felice che tu sia riuscita a riprendere in mano la tua vita lavorativa. Enorme soddisfazione, brava Drusilla.
Si, davvero una grande soddisfazione.
Un abbraccio
Sei una grande Drusilla!!!
Grazie di cuore!
Congratulazioni!!!!
Grazie mille!!!!