#expatimbruttito

Se telefonando io…

Written by Amiche di fuso

Se telefonando… io riuscissi a capire TUTTO….

..Quello sarà il giorno in cui non mi sentirò più  straniera.

Parlando con altri immigrati ho scoperto che le telefonate sono un incubo per molti.
Il mio modo di comunicare è molto cambiato da quando non vivo più in Italia.
Non mi è mai piaciuto sentire squillare il telefono, nemmeno quello fisso, quindi, quando fui costretta a comprare il primo cellulare, l’unica nota positiva fu il poter iniziare a comunicare via sms.

E così io, come molti altri, diventai sms dipendente. Non usavo mai abbreviazioni, ma se potevo comunicare con poche semplici parole il concetto che volevo esprimere o la risposta ad una domanda, ecco, ne ero proprio felice.

Poi mi trasferii in Danimarca. E lì, tutto sommato, mi andò benissimo con i messaggi. Ai danesi piaceva mandare messaggi tanto quanto agli italiani e io, oltre all’odiato dialogo telefonico in lingua straniera, potevo anche avere un po’ di tempo per riflettere su come mettere giù una frase di senso compiuto che fosse comprensibile al mio interlocutore.

Il dramma iniziò 9 anni fa, quando sbarcai col mio cellulare in California. Per qualche strano motivo, all’epoca, gli americani non amavano mandare messaggi. Per loro tutto si poteva risolvere con una semplice (secondo loro) telefonata.
A me venivano i sudori freddi ogni volta che dovevo chiamare qualcuno o essere chiamata (per non parlare dei messaggi lasciati in segreteria, indecifrabili).
Sempre colpita dalla maledizione del telefono gracchiante (che mi perseguita ancora nonostante questo sia il sesto cellulare che cambio in meno di un decennio) perdevo sempre qualche parola (a volte intere frasi). Cercavo di recuperare, ma ahimè, l’americano medio è sempre di fretta, e mentre tu cerchi fare la domanda giusta per scoprire cosa ti avevano appena detto, loro ti battono sul tempo con il loro beneamato “igottago!” e ciao.

Un brutto giorno, dopo un anno e mezzo che vivevo il California, il mio capo di allora, decise che dovevo occuparmi di chiamare clienti e fornitori al telefono. Ogni giorno. E pure rispondere alle telefonate in arrivo.
Credo di avere fuso diversi neuroni in quei quattro mesi.
E nonostante quella tortura mi sia servita a diventare un po’ più disinvolta al telefono, io sono ancora la Regina Delle Email.
Benedico ogni giorno l’invenzione e la diffusione della posta elettronica, alleata di tutti gli stranieri poco  amanti della comunicazione via telefono.
Negli ultimi anni i messaggi di testo hanno preso piede anche negli Stati Uniti, ma molte persone over 40 e la maggior parte dei servizi clienti richiedono ancora di stare in linea con l’orecchio appiccicato al telefono. Ora capisco il 90% di quello che mi dicono alla prima, ma mi chiedo se sarò mai in grado di raggiungere il 100%…

E voi? Com’è il vostro rapporto con il telefonare in una lingua che non è la vostra?

Alessia, Louisiana

Alessia ha collaborato con Amiche di Fuso da luglio 2014 a gennaio 2020.

Trovate Alessia qui

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Amiche di fuso

Amiche di fuso è un progetto editoriale nato per dare voce alle storie di diverse donne, e non solo, alle prese con la vita all'estero. Vengono messi in luce gli aspetti pratici, reali ed emotivi che questa esperienza comporta e nei quali è facile identificarsi. I comuni denominatori sono la curiosità, l'amicizia e l'appoggio reciproco.

9 Comments

  • Ciao, è da un po’ che vi leggo, affascinata dal vostro spirito di avventura, di adattamento e dal coraggio dei sentimenti, ma oggi il tuo post mi ha fatta proprio sbellicare… io con il telefono ho un rapporto pessimo già in Italia perché c’è certa gente che ti chiama e che non capisci manco se ti contattano dalla tua stessa città 🙂 Che poi io sia una solitaria che lo odia è un altro discorso, certo è che concordo con te sull’utilità di sms e mail (che già le chat sono troppo immediate!)… io ho già problemi con i britannici che parlano a manetta ma almeno hanno una cadenza ineccepibile, figuriamoci nella tua situazione 🙂 Magari sarebbe la volta buona che con una full immersion migliorerei il mio livello!
    Un bacio fin oltre l’oceano (con molta stima)!

    • Ciao Tatiana, sono contenta che il post di abbia fatto ridere 😀 Ti capisco perchè anche io, anche in Italia, a volte avevo problemi al telefono (il mio cognome è INCOMPRENSIBILE anche per gli italiani e ti assicuro che non è ne strano ne complicato), qui parto direttamente con lo spelling, tanto lo sbagliano pure così.
      Un abbraccio a te!
      Alessia, Louisiana

  • Condivido ogni singola parola! Ogni volta che squilla il telefono inizio a agitarmi… considerando poi che la maggior parte delle volte è un servizio clienti o qualcuno che cerca di vendermi o farmi iscrivere a qualche corso, accidenti a loro! Ci vuole pazienza no? Già da quando mi sono trasferita, 8 mesi fa, le cose sono migliorate; le prime volte mettevo perfino il telefono in vivavoce, credendo di capire meglio, non so nemmeno io in base a quale principio..quella della disperazione forse!
    Ciao Alessia, è sempre un piacere leggerti!

    • Oh Daria, il vivavoce! Mi hai fatto sorridere 😀
      Se mi vedi parlare al telefono ho sempre l’espressione corrucciata, l’apparecchio incollato all’orecchio e l’altra mano che mi tappa l’orecchio opposto (questa è la mia strategia…). Quando la gente mi vede sicuramente pensa che sono pazza 😀 Alessia, Louisiana

    • Anch’io uso la stessa tecnica! Chissà perché penso di capire meglio con il vivavoce! ahahahahah!!!! Che ansia quando mi chiamavano per un lavoro, capire ora giorno e posto esatti!!!! mamma mia! poi quassù hanno un accento tremendo, altro che Queen English! Adesso capisco bene, a parlare ho ancora qualche perplessità… 😉

      Alessia il tuo articolo mi ha fatto schiantare dal ridere!!!! troppo brava!!!!!
      a presto!!

      • Ciao Katia! Sono contenta che per te la strada della comprensione telefonica non sia più in salita 😀 io, ormai, ho perso le speranze, visto che le statistiche mi dicono che dopo 5 anni che si parla una lingua straniera, i miglioramenti diventano rari e lievi, ma forse posso ancora contare sul miracolo di un telefono che si senta bene… lol
        Senti ma il risotto al tizio alla fine l’hai cucinato?

  • Qualcuno che mi capisce! Ogni Bundesland dell’Austria ha un dialetto tutto suo, che spesso cambia a seconda dei distretti. Se sono con il cellulare, allora preferisco usare gli auricolari, perchè la qualità della chiamata è migliore! Ma se chiama il crucco che sembra non aver frequentato la scuola da come parla male, allora sono costretta a chiedere di ripetere o, nel peggiore dei casi, far ascoltare da un nativo la telefonata.
    Se poi chiama gente dall’altro estremo dell’Austria, allora ci sono grosse possibilità che non si capiscano neanche tra austriaci! Ero fiera di me quando ho capito quasi tutto da una signora che ha chiamato dal Vorarlberg, il Land vicino alla Svizzera! (e io invece sono vicina alla Slovenia!)

  • Poi ti dico lo accento della Luisiana. Avevo una amica che quando mi tel. parlava senza staccare le parole, cosi dovevo sempre chiedere di ripetere staccandole, Non so se sia normale cosi in Luisiana ma la mia esperienza con quella amica ……

  • Sembra la mia descrizione! Vivo nella Svizzera tedesca e lavoro in hotel, alla reception… dove c’è la centrale telefonica, ovviamente! L’unica cosa che odio del mio lavoro sono appunto le telefonate, e tutto lo stress che mi portano…

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