Ancora spiaggiata in Italia per una tragi(comi)ca mancanza della quadratura benedetta tra casa e scuole – non riusciamo a trovarne di vicine – questa prima parte di gravidanza (la terza) l’ho passata a Milano, seguita da un ginecologo italiano. Lui, lo amo: è affidabile, rassicurante, preparato, empatico, sempre raggiungibile via sms e disponibile. Certo rispetto alle gravidanze all’estero il grado di “precisione” (si sembra una barzelletta lo so) dei medici italici rispetto ai medici svizzeri a volte può pure spaventare, tanto sono bravi attenti e preparati . Davvero mi taglierei una mano pur di partorire con lui, mi sentirei davvero molto più sicura e garantita. Peccato che poi non saprei dove mettere gli altri due bambini, il marito non so se arriverebbe mai in tempo e dopo pochi giorni comunque dovrebbe ripartire e lasciarmi li con tre figli, cose che mi fanno decisamente propendere per il parto all’estero, vicino a mio marito, anche se la ricerca della casa non mi fa ancora capire dove esattamente (argh).
Tutto ciò mi ha riportata indietro nel tempo, e sono andata a rileggere dei vecchi commenti sui medici svizzeri su un mio vecchissimo blog, il primo, aperto quando ancora non ero mamma, quando i blog eran molto meno di ora, i socialcosi non esistevano e gli expat che scrivevano erano pochi pochetti e si conoscevano tutti tra loro e commentandosi con assiduità…
Ovvio che poi quello che conta è il singolo medico, la sua preparazione e la sua umanità, anche in Italia ho avuto esperienze da dimenticare, credo che ne potremmo raccontare tutti, però il problema secondo me sta nella sanità rallentata da una burocrazia elefantiaca (a catena ne discende che chi non ha voglia si tiene non si capisce bene perché comunque un posto ben pagato, cosa che mi manda ai matti!), che nella professionalità dei singoli medici, soprattutto gli specialisti. Invece devo dire che la preparazione medica italiana, mediamente batte quella svizzera, ve lo assicuro. E allora eccovi una carrellata sui medici svizzeri:
- La pazza scriteriata. Ovvero: la prima volta non si scorda mai. Ero arrivata da pochi mesi in Svizzera, nella bella e fredda Zurigo. Ho cominciato a studiare il tedesco il primo lunedì che ero lì, in maniera davvero intensiva, ma vista la difficoltà della lingua la mia preparazione era ancora traballante, per usare un eufemismo, senza considerare il fatto che la maggior parte delle persone e quindi anche dei medici parla in dialetto e quindi non capivo proprio una mazza. Fu così che decisi di rivolgermi a una dottoressa che indicasse tra le lingue parlate anche l’italiano. Io lamentavo dolori articolari e qualche difficoltà respiratoria, nulla di più. Dopo 3 minuti che avevo fatto il mio ingresso nello studio e una veloce auscultazione lei mi guarda con aria spaventata e si fa il segno della croce. No dico: il segno della croce. Io pensavo già di dover chiamar la mia famiglia dando loro la terribile notizia di una malattia gravissima. Insomma per farvela breve prima disse che forse avevo un enfisema polmonare, scongiurato quello mi diagnosticò su due piedi una nefrite per cui mi somministrò anche medicinali, per poi capire dagli esami che non l’avevo affatto. Alla fine era solo un problema muscolare, dovuto mi dissero allo stress da trasferimento e al cambio di clima. Me lo disse il fisioterapista. Non la dottoressa. Da cui, ovviamente, non tornai più.
- Il ginecologo svizzero, ovvero prendila così. Premetto che io lo adoro. Cioè come persona mi piace. E’ uno dei pochi medici svizzeri che ho trovato empatico, attento, carino, e che non parla dialetto (non con me perlomeno). Epperò. Gli esami della toxoplasmosi non li facciamo qui. Se vuoi farti un bagno nel Reno (perché mai, poi?) vai pure, al massimo poi prendi un antibiotico! Le dita del pupo dovrebbero essere 10 (come dovrebbero?). La circonferenza della testa di un neonato è circa 10 cm alla nascita, dottore? E lui: speriamo di no!! Tu sei piccola!! Dottore, per poter far l’epidurale devo far una visita con un anestesista? Ginecologo: No, perché mai? Sei sana, o no? (N. D. R.: ma non dovresti dirmelo tu??). Dottore, come si procede se il bambino si presenta podalico?Ginecologo: zac: si taglia! ( l’onomatopea è sua eh, mica mia). Da quanto tempo prima della data presunta è consigliabile smetter di far avanti e indietro tra Milano a Basel? Mah, quando vuoi, tanto tra Milano e Basel è pieno di ospedali in cui puoi andare tranquillamente a partorire, però ricordati: non rimanere mai bloccata nel traffico! (è così che ho imparato le strade alternative in caso di cosa).Insomma bisogna aver uno spiccato senso dell’humour (svizzero) e non essere apprensive per apprezzarlo in tutto il suo splendore !!
- La fisioterrorista. Ovvero macosatipagoafare!
Fisioterapista: non credo che il problema che genera i disturbi alla schiena si possa eliminare, anzi peggiorerà. Ah, e questo vuol dire che me lo devo tenere per 3 mesi? Sì! Della serie #Per la cronaca questo accadeva nella prima gravidanza, con la seconda son passata all’osteopata (italiano) che non dico eliminò il problema, ma lo rese assolutamente sopportabile. Un’altra vita. Eterna gratitudine. Ci tornerò. - Il medico di base. Ovvero non classificabile. Quando il mio primo figlio cominciò a pesare parecchio e visti i mille risvegli e sù e giù notturni, mi venne una fortissima tendinite, che solo più tardi scoprii esser detta, non a caso, la tendinite della puerpera. Andai dal medico che mi liquidò dicendo: ci vorrebbero delle punture o una operazione chirurgica, visto che le punture io non le faccio, la mando dal chirurgo. Memore di un’altra volta in cui un fisioterapista (il fisioterrorista, appunto) sosteneva che per riprendere la motilità di un dito avrei dovuto rispezzarlo (cosa poi risolta senza spezzare nulla, ma con tanta tanta fisioterapia, in Italia però) salutai e tornai a farmi visitare in Italia, ovviamente non dovetti operarmi (che poi vi immaginate la comodità con un bambino sotto l’anno) né far le famose punture, ma vabbè. Insomma se in Svizzera vi consigliano un’operazione chirurgica il mio consiglio spassionato è: aspettate e fatevi visitare da qualcun altro, possibilmente in un altro Stato.
- Il pediatra sfizzevo. Ammetto che lui un po l’ho rimosso. Me lo ricordo atletico, sempre in t-shirt, con quell’aria da non medico, leggermente maschilista senza darsi pena di non farlo vedere (è la svizzera Baby), che ci abituò a uscite bizzarre, tipo quella sullo svezzamento: Dottore, come lo devo svezzare? Mah, non saprei, prova con la banana, piace a tutti i bambini!! Ma tutto sommato lo risceglierei, il che significa che grosse cappellate non ne ha mai fatte.
Se le loro vi sembrano battute (vista la stranezza delle esternazioni) non tentate la tattica di rispondere con un’altra battuta, non la capiranno, e un gelo polare invaderà la stanza. Meglio annuire e abbozzare. Ricordate: annuite e abbozzate. Al limite cambiate studio medico.
Valentina, Germania (o Svizzera?? 🙂 )
Per me è stata una lettura divertente, ma non so tu quanto ti sia divertita! Rispezzare il dito?!? Io ho vissuto un’esperienza “particolare” con un medico di Singapore in Cina. Non sto a raccontare i particolari perchè non sono molto piacevoli, ma ad un certo punto sono io che gli ho indicato una possibile soluzione! E non sono un medico! Sono stati i due mesi più lunghi della mia vita…
Tema dolentisssssssimo!! Io ODIOi medici svizzeri perchè sono incompetenti e non hanno nemmeno quel savoir faire di nasconderlo bene!! fortunamente non mi ammalo mai, ma quelle poche volte che ci sono andata mi hanno fatto venire i nervi! L’anno scorso ho fatto un mese che mi mancava il respiro: visti due dottori, nessuno è stato capace di dirmi cosa fosse, o cosa potesse essere o cosa lontanamente potessero ipotizzare. Alla fine mi è passato da solo. Quest’anno a gennaio mi è tornato per pochi giorni: me lo sono tenuto!!
E poi hai sempre quella sensazione che ti prescrivano esami solo per far girare l’economia….O.D.I.O.!!!!
Gio-zurigo
Questa settimana sono andata da un medico di base a Losanna accusando sintomi influenzali, in particolare febbre e mal di gola. L’obiettivo era quello di farmi fare un certificato medico per il lavoro. La dottoressa svizzera non ha mai accennato alla possibilità che potesse trattarsi di una banale influenza e mi ha caldamente consigliato di fare il test dell’HIV di cui, ha detto, febbre e mal di gola sono i primi sintomi. Ora sono in via di guarigione dalla mia banale influenza. NO COMMENT.
No, ma davvero?!? questo post devo farlo leggere a mio marito che, da quando lavora in Svizzera, non fa che osannarla!!!
Davvero divertentissimo!!! Ho le lacrime agli occhi! I miei cognati sono medici svizzeri, lei Gp e lui cardiologo. Ma vivendo lontani non li conosco da punto di vista professionale…
Ciao ragazze ho scoperto da poco il vostro blog e adesso vi seguo sempre perché mi piace un sacco e mi fa sentire una di voi! 🙂
Mi hai fatto morire con questo post e mi rassicura il fatto di non essere sola!!
Vivo a Parigi da 14 anni e ce ne ho messi 10 per trovare un medico di base che per fortuna adoro!
ma prima di lei mi sono dovuta beccare quello che invece di visitarmi mi parlava della sua depressione e di come voleva cambiare vita, il pazzo che mi ha visitata nel suo studio fumandomi un sigaro in faccia e il vecchio zoppo che mi ha accolta in uno studio impolverato con un lettino pieno di giornali e scartoffie della prima guerra mondiale!!!
Che vitaccia fare le emigrate! 😀
Ho mal di pancia dalle risate che mi son fatta!!! Forse tutto il mondo è paese. .. ho trovato imbecilli anche qui in Svezia! !! … ma non posso dirlo troppo forte perché molti tra i miei amici sono dottori/chirurghi loro sono normali però
Non ci posso credere… mi crolla un mito. La sanità svizzera è considerata una delle migliori al mondo, come è possibile?
Io sono medico e sono expat in Svizzera e questo post mi ha fatto morire dalle risate 🙂 Conosco molti colleghi poco affidabili, diciamo, ma avendo lavorato anche in Italia (dove tra l’altro mi sono laureata) ho sempre avuto l’impressione che qui sia tutto molto più “scientifico” che in Italia. Una cosa banale: per esempio la Toxoplasmosi qui non la fanno più perché semplicemente, se anche te la becchi in gravidanza, non esiste nessuna terapia che si sia dimostrata utile. Qui quindi le analisi le fai se c’è un sospetto (tipo qualcosa all’ecografia che non va), altrimenti a che serve? In Italia si prescrivono millemila analisi in più ed è il grande problema della sanità pubblica che fa acqua, si prescrive perché si ha paura di essere denunciati poi. In Svizzera questa paura della denuncia non c’è, quindi fanno le analisi che si sono dimostrate efficaci (e un analisi è efficace se serve a fare la diagnosi E a pianificare la terapia dopo).
Di sicuro la preparazione teorica dei neo-laureati italiani è più alta, è una delle più alte d’Europa, ma al contrario mancano totalmente di pratica. Un neo-laureato in medicina in Italia non sa fare una puntura, in Europa è probabile che abbiano già fatto piccole suture e cose del genere.
Ovviamente tutta questa è la teoria. Poi nella pratica è pieno di medici ultra competenti in Italia così come di capre anche in Svizzera. Ma in linea generale io rimarco di lavorare meglio qui in CH che a casa mia, ma sono contenta della mia preparazione teorica italiana 🙂
Anch’io medico italiano expat in Svizzera (però internista)!
Dico solo che sono incappata in questo articolo mentre cercavo esperienze di ginecologi sfizzeri che sanno fare i ginecologi. Al mio doc, ho richiesto io degli esami e sempre io glieli ho interpretati, mentre lui sfogliava il librettino “ginecologia dell’unispital” in cerca di risposte e concludeva dicendomi “beh, se lo dici tu, ci credo”.
L’idea che mi sono fatta dopo 6 (sigh!) anni in terra zucchina è che:
– la popolazione è numericamente inferiore e, in proporzione, ci sono più ospedali che da noi
– si tende a fare pochi esami rispetto all’Italia, certe volte ciò ha senso, altre volte trovo venga lasciato un po’ tutto al caso (o, per dirla gynäkologisch, alla natura) – una sana via di mezzo non sarebbe male!
– nessuno si lamenta (Sport nazionale italiano)
– troppi neo-laureati trovano posto di lavoro senza problemi, indipendentemente dalle proprie capacità, e messi a lavorare da soli (e questo probabilmente è andato anche a mio vantaggio quando mi sono trasferita – c’è una carenza di medici che fa paura!)
Quindi… quoto la mia collega qui sopra 😉
Condizioni di lavoro comunque migliori in CH, grata della mie ottime basi teoriche italiane e, per fortuna, nel caso in cui sia io la paziente in 3-4h Gottardo permettendo sono in Italia!