Espatrio

La posta di ADF: Di nuovi inizi – Gennaio 2016

Written by Amiche di fuso

Pubblichiamo alcuni dei messaggi che abbiamo ricevuto nel mese di Gennaio: vi ricordiamo che potete scrivere a  info@amichedifuso.com,  contattarci tramite la nostra pagina fb o se avete spirito d’avventura, andarvi a cercare le Amiche di Fuso nelle loro forme associate e singole sparse nei meandri dei social network e del web 😀

Da Melbourne Ciao Serena, per caso ho visto il tuo video sull’università in Scozia e ho ascoltato la tua storia, io sono in una situazione simile alla tua: ho passato un anno a Melbourne, sono poi tornata da qualche mese con il cuore spezzato, ma tutta l’intenzione di tornare laggiù. Me la sogno di notte. Devo appunto finire l’università (..) E.

E. è solo una delle persone che hanno scritto con riferimento all’utilissimo video della nostra Serena che spiega come e perché ha scelto di iscriversi all’Università in Scozia: le Amiche di Fuso sono molto felici che l’esperienza di Serena abbia potuto essere di ispirazione e aiuto a molti!

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Dagli USA. Ciao ragazze, per la prima volta nella vita ricomincio da una casa foderata di carpet spesso e l’aspirapolvere sembra far poco… consigli di sopravvivenza per non essere travolte dagli acari e dalla polvere? A.
Carissima A., ci sono svariati metodi e poiché delle tre titolari attuali della Posta quella che campa nel carpet al momento sono io, a me l’onere di risponderti. Qui vanno per la maggiore:

– i Gosthbusters. Una squadra di uomini in tuta, armati di aggeggio aspirante collegato a una botte di liquido rosino da un lato e a un tubo lunghissimo che esce  
dall ‘appartamento e arriva fino ad un motore a diesel all’interno di camioncino parcheggiato all’esterno, che fa un rumore così assordante che la prima volta chiesi se stavano costruendo delle nuove fondamenta e mi fu risposto: no, no, puliscono il carpet al quarto piano. Tirare fuori i mostri dal carpet costa 1 dollaro per piede quadrato circa.
– il metodo Fabio Massimo (il Temporeggiatore). Aspettare, dal momento in cui prendi possesso della tua casa, dov’è appena stato messo il carpet prima che tu potessi impedirlo. Aspetti, fino a che te ne vai, e il carpet con tutto il suo contenuto verrà rimosso e buttato via, come il carpet dell’inquilino prima di te. Sicuramente economico, ma ogni volta che cammini scalza scegli consapevolmente l’autoimmunizzazione da tutti i mali dell’ecosistema in cui vivi.
– far felice il signor Dyson comprando un turboaspiratore per 500 dollari: funziona, ma ogni volta che aspiri devi prendere un maalox.
– cercare un finto Dyson che costi un bel po’ meno e funzioni quasi come: lanciati su coupon e amazon deals, E’ l’America baby :-).
Valentina Houston
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Dal Sudafrica. Ciao ragazze!!! Da quando ho cominciato a seguirvi mi fate un sacco di compagnia: frequento molti stranieri, soprattutto latini (mio marito è argentino) e pochissimi italiani… Grazie a voi e a Radiodeejay riesco ad assaporare un po’ di italianità: piccole cose che mi fanno sentire vicina al mio Paese! Detto questo avrei bisogno di un aiutino da parte vostra. Hanno confermato mio marito in Cape Town per altri 2/3 anni! Una nuova sfida professionale per lui e per noi una gioia pazzesca…poter rimanere ancora qui!!! Ora che sono settle down e i miei bimbi vanno a scuola (5 e 3 anni) vorrei però ricominciare a lavorare!!! Cosa non facile per una expat (voi potete capirmi). Ho una Visa di accompagnatrice (e con questa non posso avere un contratto di lavoro) e ho bisogno di orari flessibili. Al pomeriggio devo prendere i bimbi a scuola e occuparmi di loro, mio marito viaggia spesso per lavoro ed io devo essere il punto di riferimento della family! Lasciando da parte la mia laurea e master (che ahime’ con questi presupposti poco o niente servono) e le mie precedenti esperienze lavorative sto pensando a qualcosa di flessibile, qualcosa che magari abbia a che fare con la mia italianità, qualcosa che poi posso fare anche altrove (nel mio prossimo destino). Tra 2 mesi comincio un CORSO di PROFESSIONAL COACHING alla Business School di CT e se tutto va bene poi magari riesco a lavorare come CORPORATE COACH! Can’t wait!
Ho seguito il mio istinto e il mio cuore.Poi vi racconto come va. D.
Cara D, benvenuta in quella fase dell’espatrio (e della vita) in cui puoi aggiungere al lavoro da mamma quello fuori casa e ti reinventi, anche tra noi adieffine c’è chi ha studiato e sta studiando da coach! Qua ci sono sempre più valigie che bambini e presto ci saranno più bambini che mani sulla tastiera. Chiudo gli occhi e visualizzo il primo giorno che andrai a lavorare in un ufficio come Corporate Coach:  nessun ditino altrui nella tua tazza di caffé, passi felpati nei corridoi e persone che bussano prima di entrare a interromperti mentre stai parlando. Praticamente una vacanza. In bocca al lupo!
Valentina Germania.

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Dagli USA. Care ragazze siamo arrivati da poco nella nostra nuova location ed il capo americano di mio marito ci ha invitato ad una festa a casa sua: sull’invito c’e’ scritto alle 6 di sera del sabato, smart casual. Come mi devo aspettare? Ma soprattutto, che mi metto? G.

Cara G., smart casual  per l’uomo  significa camicia o polo  e pantaloni/jeans senza giacca e cravatta, se fa freddo un pullover. Per la donna invece c’è La Trappola: per forza ci sarà la madame overdressed stile tubino Audrey con il tacco Laboutin che farà sentire underdressed tutte le altre  in polo, jeans e sneakers. Visto che è la prima volta e non conosci gli altri partecipanti, fai una scelta classica (vestito semplice, non impegnativo, ballerine, un accessorio frou frou)  e dichiara di essere italiana ad ogni presentazione: la tua nazionalità nobilita ciò che indossi (e qualunque cosa cucini). Alla terza presentazione le prime due persone staranno già dicendo oh she’s italian, her outfit is just perfect. In ogni caso, per le 9 avrete già cenato e sarete stati rispediti a casa, cosiì potrai andare a mangiarti una pizza col marito, vestita come vuoi!
Nadia Peru’
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Amiche di fuso

Amiche di fuso è un progetto editoriale nato per dare voce alle storie di diverse donne, e non solo, alle prese con la vita all'estero. Vengono messi in luce gli aspetti pratici, reali ed emotivi che questa esperienza comporta e nei quali è facile identificarsi. I comuni denominatori sono la curiosità, l'amicizia e l'appoggio reciproco.

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