Se nei primi giorni di dicembre, per la precisione il 6 dicembre, vi capitasse di incontrare per strada un uomo dall’aria maestosa, con uno scettro dorato, un copricapo rosso vermiglio, una barba bianca lunga fino al petto e con un sacco di dolcetti, mandarini e giochini da regalare ai bambini… no, non vi siete imbattuti in uno strano tipo di Babbo Natale un po’ troppo in anticipo, ma state facendo la conoscenza di Sankt Nikolaus!
Sono uno spiritello curioso e anche se non sono super tradizionalista in Patria, amo scoprire e sperimentare le tradizioni di altri Paesi; se ci vivo naturalmente ancora di più: dal cibo, alle feste, alle usanze locali alle caratteristiche socio-culturali; sarà la mia formazione, come sono cresciuta o forse una cosa innata, non lo so.
Il periodo di Natale poi lo amo, non certo per la corsa ai regali e tantomeno per le megariunioni familiari, ma perché in tutti i Paesi di lingua tedesca ho l’impressione che sia più sentito che da noi: si respira nel cibo, nei profumi speziati, nelle bevande bollenti bevute anche per strada per riscaldarsi, come il Glühwein, il vino caldo dolce e speziato (il nostro vin brulé) che si trova nei mille mercatini, se poi c’è anche la neve, per me, e soprattutto per i bambini, è il massimo!
Il 6 dicembre, ad esempio, si festeggia Sankt Nikolaus. Già dal 1500 il Santo era conosciuto come portatore di doni: le madri davano ai loro bimbi un bastoncino con incisa una tacca per ogni buona azione compiuta. La sera della vigilia i bimbi pulivano e lucidavano le loro scarpe e i loro stivali e li mettevano davanti alla porta di casa, o sul davanzale della finestra, insieme al cibo per le renne. La mattina dopo le trovavano piene di giochi e dolcetti: insomma un misto tra Babbo Natale e la nostra Befana! Sankt Nikolaus viene festeggiato ancora e a tutt’oggi i bimbi lasciano i loro stivali davanti alla porta di casa, o delle calze come succede da noi il 6 gennaio.
Come ogni festività che si rispetti anche questa ha il suo dolce tradizionale, che cambia un po’ il nome a seconda di dove lo incontrate. Io li ho assaggiati in Svizzera, dove si chiamano Grittibaenz. In Lussemburgo e probabilmente anche in Alsazia si chiamano Petit Bonhomme, in alcune regioni tedesche hanno un nome ancora diverso. In pratica sono degli omini di pane dolce. Ovviamente io ho anche provato a farli, ma ehm, anche se il risultato è stato goloso, non è riuscito altrettanto bello da vedere. Quindi vi propongo la ricetta di questa blogger svizzera che sul suo sito vi propone anche un video:
Grittibaenz (pane di San Nicolao)
Ingredienti:
500 gr di farina 00
60 gr di burro a temperatura ambiente
10 gr di sale
220 ml di latte
1 cubetto di lievito fresco
Come si prepara:
Intiepidite il latte e scioglieteci il lievito.
Versate la farina in una ciotola, mescolate zucchero e sale e 3/4 dell’uovo sbattuto (il resto va usato per spennelare il pane)
Aggiungete il late un po’ alla volta e amalgamate.
QUando il composto sarà omogeneo, aggiungete il burro ammorbidito.
Lavoratelo per almeno 10-15 minuti e non lasciatevi intimorire dalla consistenza appiccicosa.
L’impasto è pronto quando non appiccica più e si stacca dal piano di lavoro.
Mettetelo in una ciotola, copritelo, lasciatelo lievitare a temperatura ambiente per circa 1 ora e mezza.
Formate gli omini di pane e lasciate lievitare mentre si scalda il forno a 180 gradi.
Spennellate con l’uovo rimanente (allungato con un goccio di latte) e cuocete per circa 20-25 minuti.
Buon Sankt Nikolaus a tutti!!!
Valentina, Germania
credit photo principale: Frans de Wit @ Flickr
io ho provato a fare il grittibaenz quest’anno… allora non sono l’unica incapace di fare un omino decente! Alla fine ho optato per un più semplice pesce (poco Natalizio ma richiesto dal mio duenne), il sapore comunque molto buono!