Lei è Lisa, giovanissima expat che ha scelto di studiare all’università Danese affrontando le difficoltà della solitudine e una quotidianità nuova da costruire. Si racconta nel suo blog From dream to plan.
Sono Lisa, una neo 19enne Padovana che ha deciso di seguire quello che per me è da quasi sempre stato il mio sogno più grande: andare a vivere e studiare all’estero. Le motivazioni sono varie ma sopratutto a livello educativo, il sistema italiano mi stava un po’ stretto, volevo cambiare. Ora che è da quasi 5 mesi che vivo pienamente questo sogno, confesso che non è stato e non è ancora del tutto come me lo immaginavo qualche anno fa. Ma detto sinceramente neanche io forse sono la stessa.
Non vedevo l’ora di dire a me stessa “brava Lisa, ce l’hai fatta, nonostante tutte le difficoltà hai raggiunto il tuo obiettivo”. In effetti, così è stato. L’unica cosa è che non pensavo ce ne fossero altre o almeno, non così importanti. Il 2014 è stato un anno pieno di tutto: patente, maturità, esami di ammissione, il primo vero distacco da casa, la prima delusione d’amore, dubbi, pianti, soddisfazioni, felicità. E tra tutto questo è venuto fuori un lato di me che non avevo ancora conosciuto.
La mia vita da liceale era mooolto piena e indaffarata, ma sono sempre riuscita a incastrare tutto, specialmente a dedicare il tempo a ciò che mi importava veramente. Nonostante tutto, forse perchè alimentata dai miei genitori, la voglia di cambiare e scoprire mi è sempre rimasta. Una volta presa definitivamente questa decisione nel Marzo del 2014, la data della partenza mi sembrava così lontana. Sicuramente gli esami avevano la precedenza e poi c’erano ancora così tante faccende a cui pensare!
Poi all’improvviso era già Giugno e in un batter d’occhio Luglio. MENO DI UN MESE. Onestamente ho così tanta confusione di ciò che pensavo in quel periodo che, a ripensarci ora, quasi mi chiedo come ho fatto. Alla fine quell’aereo l’ho preso e la mia nuova vita è iniziata. Un appartamentino tutto per me, nuovi compagni, nuova lingua, nuova cultura, ma i miei pensieri erano ancora rivolti verso casa.
É stato un periodo davvero difficile, passare da una vita piena di tutto a non sapere letteralmente come passare le giornate, pensare ai miei amici e moroso che ancora erano in vacanza a godersi l’estate, ho avuto momenti di “crisi esistenzale”, come li chiamo io. E queste sensazioni sono continuate un bel po’, anche dopo il mio primo rientro a casa ad Ottobre. Iniziavo a darmi fastidio da sola. Specialmente perchè sono una persona che vuole avere tutto sottocontrollo, specialmente le mie emozioni ma… sì, diciamo che in questi mesi ho capito quanto velocemente può cambiare lo stato d’animo. E tra questi mille pensieri mi sono resa conto di quanto preziosa è l’esperienza che sto vivendo. Quante cose sto imparando su di me, a stare da sola ad esempio, ma anche della vita in generale come il fatto che le bollette non si pagano da sole!
E ho realizzato che ora che ci sono dentro devo prendere tutte le possibilità che questo percorso mi offre: fondamentalmente è per questo che ho deciso di intraprendere questa strada!
Così piano piano mi sto creando la vita che vorrei, in un ambiente in cui quando si organizza una cena ci sono almeno 3 piatti di nazionalità diverse, in cui realizzi che fuori da casa c’è un modo bellissimo ma che in fondo casa è sempre casa, in cui almeno 2 volte al giorno devi dire “sorry, could you repeat it in English please?” e quando scoprono che sei italiano l’argomento principale della situazione diventa il cibo.
Una vita nuova, in cui non posso pretendere di avere tutto subito, ma che anzi si costruisce un pò alla volta tramite nuove conoscenze e nuovi luoghi. Una vita in cui impari ad apprezzare e a realizzare che non a tutti capita di avere l’occasione di guardare le cose con nuovi punti di vista e quando lo capisci ti accorgi di quanto prezioso sia scoprire più lati di un’unica medaglia.
Inoltre, proprio ora come non mai, mi rendo conto di quanto sia stata fortunata ad avere dei genitori che in tutto questo ambaradan mi hanno SEMPRE sostenuta e incoraggiata. Una fortuna che spero un giorno di ripagare nei migliori dei modi.
Ho un ricordo bellissimo della danimarca…3 mesi di erasmus…hai fatto la cosa giusta. ..il cambiamento è difficile e a volte doloroso…ma vedrai il futuro ti regalera tante belle avventure. Brava!
Brava Lisa! Vedrai quanto ti regalerà questa esperienza!!
Che bello leggere questo racconto!! Io ho fatto la mia prima esperienza all’estero un po tardi rispetto a quello che avevo immaginato da ragazzina, per questo sono molto vicina al sogno che Lisa sta realizzando e le auguro il meglio 🙂
Sara