Quando i nervi cedono, le lacrime scendono e le guance sbuffano, e’ giunta l’ora di trovare soluzioni pratiche ai noti problemi delle donne che si trasferiscono altrove e di colpo si ritrovano, in configurazioni diverse (con senza parter e/o con senza prole), sole.
Ecco a voi la cassetta degli attrezzi per la donna che non deve chiedere mai, soprattutto perche’ non ha nessuno a cui chiederlo!
1. La bolla, per mantenersi in equilibrio tra la vita di prima e la vita che verrà .
2. Il martello, per infilarsi in testa quelle frasi di sopravvivenza per fare i contratti di elettricita’, gas, acqua, internet, far la spesa e aprire un conto in banca, iscrivere i figli a scuola e farsi tagliare i capelli se il prossimo rientro in Italia e’ previsto non prima di sei mesi.
3. La brucola per avvitare le proprie sicurezze e svitare le proprie insicurezze.
4. Le punte di legno per far capire alla propria dolce metà i concetti semplici.
5. Le punte di metallo per far capire alla propria dolce metà gli altri concetti.
6. La chiave, per stringere e allentare i bulloni delle relazioni d’amore, amicizia e parentela.
7. La livella, per smussarsi e scivolare meglio nel nuovo contesto.
8. Il cacciavite, per avvitarsi al presente e non saltare via al primo colpo di intemperia emotiva.
9. Il metro, per prendere le misure di chi ci circonda.
10.La pinza, per estrarre quello che non si ottiene con le buone.
Valentina, Varsavia
Ha collaborato con Amiche di Fuso da luglio 2014 a giugno 2018
perfetto 😉
Bellissimo… avvitarsi al presente… geniale!
Avvitati che il ciel ti avvita!
… e un piccolo phon ,,, che mentre asciuga le lacrime ti può fare anche la “messimpiega”….
Apriamo il capitolo il beauty case della donna expat ehehhe
Bella metafora!
Giuro che me lo stampo!!!
Grazie, mi raccomando una calamita carina x tenermi appesa sul tuo frigo !
Da artigiano ti faccio i miei complimenti!
Ciao, ho scelto questo post per la mia rubrica Top of the post della settimana 🙂
http://www.damammaamamma.net/2014/11/top-of-the-post-3-novembre-2014.html
GRAZIE!
[…] diventati una famiglia. Ho imparato a cucinare, a tenere le fila di tutto, ho creato pure io la mia cassetta degli attrezzi. A portare in casa serenità e fiducia. Poi chi mi segue sul “mamme nel deserto” lo sa. […]