Preparare la pasta per la pizza o la focaccia in Kuwait era come preparare la pozione magica delle streghe per far innamorare il principe azzurro.
Farina, due bustine di lievito in polvere, acqua o latte tiepidi ma non bollenti, quattro cucchiai di olio, un pizzico di zucchero per aiutare la lievitazione, ma solo alla fine, sale. Ma attenzione perchè il sale “ammazza” i poteri magici del lievito. Coprire il tutto con panno umido e mettere nel forno tiepido, sempre per aiutare la lievitazione.
Non è detto che la pasta della pizza lievitasse correttamente, perchè poi entravano in gioco il fattore tempo, livello di umidità , fortuna e invitati. Si, perchè ogni volta che invitavo a cena amici stranieri che si aspettavano di mangiare una buona pizza italiana, rigorosamente la pozione magica falliva e la pizza sembrava un fresbee.
Preparare la pasta per la pizza in Italia è tutta un’altra storia! Qui non servono le pozioni magiche perchè la farina e il lievito buono sono ciò che basta per creare una pasta morbida, elastica, capace di lievitare senza l’uso di metodi da stregoneria. La pizza con facilità risulta soffice, croccante sui bordi e il sapore è quello della vera pizza.
Vogliamo parlare delle torte non lievitate a causa dell’errata dose di baking powder?! Che poi io non ho ancora capito se bastava un cucchiaino da caffè e di più! O dei sandwiches che non sanno di sandwiches perchè il prosciutto di tacchino è insapore?! O ancora del risotto che non è un vero risotto se non fai sfumare un po’ di vino bianco e usi il brodo vero?! L’elenco potrebbe essere infinito…
Rientrare in Italia mi ha restituito il piacere di mangiare, ma soprattutto cucinare.
Non sono di certo famosa per le mie doti culinarie, non ho un piatto forte che mi contraddistingue, arranco parecchio in cucina, ma da quando sono tornata in terra italica mi diverto un sacco. Il divertimento inizia dalla spesa. Entrare dal fornaio che sforna tanti tipi di pane, focacce croccanti, pizze unte, salatini e ogni genere di cose che tanto mi mancavano nel deserto. Prodotti dal profumo invitante, che ti regalano tanta soddisfazione mentre li addenti e ti lasciano pure qualche chilo in più!
Andare dal macellaio e poter comprare salsicce, lonza, prosciutto crudo, coppa, salame, mortadella e tutto ciò che per quattro anni mi è stato rigorosamente vietato.
Anche il supermercato è diventato un luogo magico, fare la spesa è uno spasso.
Mi aggiro per le corsie con il mio minicarrello (l’enormità dei carrelli kuwaitiani è senza eguali!) sorridendo soddisfatta, incuriosita e piacevolmente attratta da tutto ciò che mi circonda e mi stupisco del fatto che tutto mi sembra nuovo.
La corsia della pasta presenta almeno otto marche diverse di spaghetti e sei di mezze penne. Sulla mensola delle farine ci sono cinque tipi di farina diversi: kamut, grano tenero, grano saraceno, riso, mais, c’è pure la Manitoba quella farina sconosciuta ma tanto utilizzata dai giornaletti di cucina.
In questo mese sono riuscita ad acquistare quattro tipi di zucchero: Mascobado – zucchero di canna integrale da aglicoltura biologica dalla
Filippine, Dorada – zucchero integrale di canna da agricoltura biologica dalla Colombia, zucchero bruno di pura canna, zucchero di canna biologico dal Paraguay. E vi assicuro che ognuno di questi ha un sapore e un gusto diverso.
Finalmente posso comprare il mio adorato Bio shout per scacciare le macchie sulle t-shirt bianche della scuola, trovo con facilità il perborato e lo sbiancante.
Non devo più fare scorte di biscotti Balocco come se non ci fosse un domani perchè qui posso scegliere tra una vasta gamma di marche e gusti senza aver paura di rimanere senza tra una settimana.
La pizza surgelata nei frigo è una normale margherita o al massimo capricciosa, addio pizza pollo e anans!
Poi ci sono brioscine, biscotti, tortine di ogni genere per fare meranda coi bambini. Gli yougurt hanno decine di sapori e gusti diversi; i formaggi italiani sono infiniti e tutti buoni.
Finalmente riesco a comprare gli spinaci freschi ed una buona ricotta senza aprire un mutuo. Mentre i gnocchi alla romana che mi preparava sempre la mia amica Mimma li trovo già pronti nel banco del frigo, dove si trovano la pasta brisè e la sfoglia già pronta, quelle che devi sono srotolare per creare qualche sfiziosa torta salata o salatino faidate.
Insomma, dal punto di vista alimentare la nostra amata Italia è un Paradiso!
Finalmente mi diverto in cucina, provo soddisfazione e cucinare si è trasformato da obbligo a vero e proprio piacere. Mentre mangiare è puro godimento!!!
…io che per la disperazione mi sono trasformata in un artigiano della pasta e pane!! Adesso sto imparando a fare formaggi… Appena mia marito è più preso al lavoro ho in piano di far comparire un maiale :)… É bello scoprire che non sono l’unica ossessa con la bontà del cibo italiano!!
Impossibile resistere alla bontà del cibo italiano!!!
Ti sei accorta anche tu che le ricette italiane “veraci” devono essere per forza ritoccate?…io sto pensando di scriverci un libro!
A noi un amico del nord Italia, ogni tanto, porta buste di lievito madre. Fa spesso su e giù dall’Italia, forse spaccia, lievito. ..
ad ogni modo col lievito madre è tutta un’altra storia.
In assenza di questo si trova il classico cubetto di lievito di birra solo che io ho impiegato anni a trovarlo nel banco frigo, proprio cecata, non lo vedevo. Una volta ho chiesto in panificio se me lo vendevano e non potevano perché non sapevano che prezzo battere alla cassa :/ a Palermo lo compravo sempre al panificio. Vabbe qui sono crucchi
Riuscire a scoprire tutti i prodotti italiani all’estero ma soprattutto capire in quale supermercato li vendono, è veramente difficile. A me ci sono voluti più di 12 mesi per scoprire delle mozzarelle pseudo italiane e trovare una specie di olio extravergine decente. Per non parlare della bresaola non bresaola scoperta dopo due anni di permanenza…
Il lievito fresco in Olanda si deve comprare in un negozio turco o dal paneficio. La farina Manitoba non ho trovato ancora qui, ma ormai la farina 00, i fagioli borlotti, ricotta, mozzarella di buffola, stracchino, grana padano, taleggio, passata di cirio, pasta di de ceccho, mortadella, tartufo e prosciutto di parma e la bresaola si trovano. (sempre in città però, se abitassi in campagna, non troverai niente dei tuoi gusti)
Cara Lotje che grande fortuna! Avrei fatto la firma ad avere tutti quei prodotti a Kuwait City!!!!!
Vabbè, per fortuna sei creativa in cucina, mi pare che te la cavi abbastanza bene! Poi la soluzione migliore ovviamente è amare la cucina locale!
Noi diamo tutto per scontato, ma ogni volta che leggo un blog di donna expat, noto che avete delle vere difficoltà nel reperire alimenti basilari per la buona riuscita di una ricetta.
Noi siamo fortunate e nemmeno lo sappiamo.
Mi hai fatto venire Una fame…oggi c’era un po di tempesta di sabbia e cosi ho cucinato i passatelli in brodo…evviva la romagna!e brava Dru!!!!